ROMA - Truffe sulle piste da sci in Piemonte. Il titolare di un centro medico e altre 28 persone sono state denunciate per truffa ai danni della compagnia assicurativa Reale Mutua, dalla quale avevano ottenuto risarcimenti a copertura dei costi per le prestazioni mediche, in seguito a infortuni in realtà mai avvenuti sulle piste da sci.
Era semplice il meccanismo della truffa: dopo l'incidente ci si recava al centro medico di Bardonecchia, ma dietro suggerimento del direttore sanitario l’utente o chi per lui acquistava dalla società che gestisce gli impianti di risalita uno skipass coperto da assicurazione, ottenendo l'apertura del sinistro.
Le indagini condotte dalla Guardia di finanza di Bardonecchia hanno confermato come non risultassero passaggi ai tornelli degli sciatori infortunati, mentre in altri casi l’infortunio era avvenuto tempo prima o addirittura era stato "creato" a insaputa delle stesse vittime. I militari hanno inoltre appurato che pur trattandosi per la maggior parte di infortuni reali, questi non erano coperti da assicurazione o addirittura non erano avvenuti sulle piste da sci.
I sinistri, una trentina quelli finora scoperti, senza alcun esame diagnostico (risonanze magnetica o radiografie), erano quindi inoltrati nel limite di 350 euro, chenome da contratto è l'importo utile per il rimborso, mentre l’infortunato pagava solamente 50 euro.
Era semplice il meccanismo della truffa: dopo l'incidente ci si recava al centro medico di Bardonecchia, ma dietro suggerimento del direttore sanitario l’utente o chi per lui acquistava dalla società che gestisce gli impianti di risalita uno skipass coperto da assicurazione, ottenendo l'apertura del sinistro.
Le indagini condotte dalla Guardia di finanza di Bardonecchia hanno confermato come non risultassero passaggi ai tornelli degli sciatori infortunati, mentre in altri casi l’infortunio era avvenuto tempo prima o addirittura era stato "creato" a insaputa delle stesse vittime. I militari hanno inoltre appurato che pur trattandosi per la maggior parte di infortuni reali, questi non erano coperti da assicurazione o addirittura non erano avvenuti sulle piste da sci.
I sinistri, una trentina quelli finora scoperti, senza alcun esame diagnostico (risonanze magnetica o radiografie), erano quindi inoltrati nel limite di 350 euro, chenome da contratto è l'importo utile per il rimborso, mentre l’infortunato pagava solamente 50 euro.
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