FOGGIA - “La tragedia di ieri notte a Troia, con un altro atroce femminicidio consumato tra le mura domestiche, è l’ennesimo grido d’allarme sulla violenza crescente che colpisce i più deboli. Si sta parlando di tutto in campagna elettorale, fuorché di questo ‘cancro’ che divora le nostre società ”. Maria Emilia De Martinis, candidata al Senato alle elezioni del prossimo 4 marzo con INSIEME, ha commentato quanto accaduto ieri notte a Troia, dove una donna e madre di 40 anni è stata brutalmente assassinata dal marito. Maria Emilia De Martinis, prima che candidata, è una avvocata che lavora da anni con diversi centri anti-violenza sulle donne a Foggia e in tutta la Capitanata. “Non è mai abbastanza, non è mai sufficiente”, aggiunge Maria Emilia De Martinis.
“Abbiamo organizzato decine di iniziative educative e di prevenzione contro la violenza di genere, ma il problema è enorme, lo evidenziano i dati, e bisogna che la politica, le istituzioni, le forze dell’ordine e la magistratura prendano ancora più coscienza di tutto questo, dedicando più risorse e attenzioni a un dramma devastante che ha ripercussioni sulle famiglie, sui bambini, e distrugge la vita di migliaia di donne”. “Per le donne vittime di violenza, sono stati attivati percorsi d’inserimento professionale e di indipendenza economica. E’ ciò che dobbiamo continuare a fare”.
“Servono una presa di coscienza collettiva più profonda e un preciso, vasto e pervasivo piano nazionale capace di mettere in campo risorse e azioni per contrastare la violenza, non solo quella commessa contro le donne, ma anche il bullismo, il razzismo e la solitudine che accompagna tanti, troppi anziani abbandonati a loro stessi. Ricostruiamo la fibra umana e solidale che fortifica il tessuto sociale. Siamo all’imbarbarimento, e tutto questo non è accettabile”, ha detto Maria Emilia De Martinis. Proprio in questi giorni, è entrata in vigore la Legge 11 gennaio 2018 n.4 recante “Modifiche al codice civile, al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni” a tutela delle donne vittime di violenza e degli orfani per crimini domestici.
“La nuova legge è un primo passo, ma il lavoro da fare è enorme e nessuno deve sottovalutare un impegno necessario e fondamentale per affrontare con forza il problema”, ha concluso Maria Emilia De Martinis.
Info: https://www.facebook.com/mariaemiliademartinis/
“Abbiamo organizzato decine di iniziative educative e di prevenzione contro la violenza di genere, ma il problema è enorme, lo evidenziano i dati, e bisogna che la politica, le istituzioni, le forze dell’ordine e la magistratura prendano ancora più coscienza di tutto questo, dedicando più risorse e attenzioni a un dramma devastante che ha ripercussioni sulle famiglie, sui bambini, e distrugge la vita di migliaia di donne”. “Per le donne vittime di violenza, sono stati attivati percorsi d’inserimento professionale e di indipendenza economica. E’ ciò che dobbiamo continuare a fare”.
“Servono una presa di coscienza collettiva più profonda e un preciso, vasto e pervasivo piano nazionale capace di mettere in campo risorse e azioni per contrastare la violenza, non solo quella commessa contro le donne, ma anche il bullismo, il razzismo e la solitudine che accompagna tanti, troppi anziani abbandonati a loro stessi. Ricostruiamo la fibra umana e solidale che fortifica il tessuto sociale. Siamo all’imbarbarimento, e tutto questo non è accettabile”, ha detto Maria Emilia De Martinis. Proprio in questi giorni, è entrata in vigore la Legge 11 gennaio 2018 n.4 recante “Modifiche al codice civile, al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni” a tutela delle donne vittime di violenza e degli orfani per crimini domestici.
“La nuova legge è un primo passo, ma il lavoro da fare è enorme e nessuno deve sottovalutare un impegno necessario e fondamentale per affrontare con forza il problema”, ha concluso Maria Emilia De Martinis.
Info: https://www.facebook.com/mariaemiliademartinis/