La processione dei fantasmi a Modugno

di MARIO CONTINO - Modugno è un centro urbano sito in provincia di Bari che conta ben 38.515 abitanti, un paese abbastanza movimentato nel quale non potrebbero mancare leggende urbane di notevole spessore.

La più popolare riguarda una presunta “processione bianca”, o processione spettrale, che avrebbe luogo presso la Chiesa detta “Le Monacelle”. Secondo la leggenda, alcuni fortunati o sfortunati testimoni, avrebbero assistito ad un vero e proprio corteo composto da “fantasmi” di monache di clausura.

La testimonianza, o per meglio dire le testimonianze (sarebbero più di una ma, come sempre, difficilmente verificabili), descriverebbe il corteo intento ad uscire dalla chiesa, e contemporaneamente il tempo risulterebbe trascorrere più velocemente rispetto a chi si trova al di fuori del raggio del fenomeno.

Il pratica gli orologi dei testimoni segnerebbero un tempo trascorso maggiore rispetto agli orologi di amici o parenti con i quali si sarebbero successivamente confrontati.

La Chiesa di San Giuseppe è un edificio cinquecentesco eretto a supporto ed ampliamento della preesistente chiesa di Sant’Eligio. Nel 1519 venne edificato, adiacente a questa chiesa, un ospedale dei poveri che successivamente venne trasformato in Convento delle Clarisse. Particolarità di questo Convento era la giovanissima età delle fanciulle che vi accedevano, ossia solo le figlie piccole delle famiglie meno abbienti, costrette a prendere il velo per poter sopravvivere alla povertà, prassi non rara in quegli anni. Proprio per tale motivo quel fabbricato venne ribattezzato dal popolo con il nomignolo di: “Convento delle Monachelle” (monacelle in dialetto).

(credits: Telebari)
Il Convento venne soppresso nel 1866 e lentamente subì un devastante degrado. Nel 1941 la struttura del monastero venne abbattuta per lasciare spazio a un mercato ittico.

Il caso di Modugno non è l'unico simile in Italia e soprattutto in Puglia. Il folklore pugliese identifica altri luoghi in cui avverrebbero queste processioni: in molti comuni del sud Salento e a Giovinazzo (presso il cimitero comunale).

Lo studioso del folklore Mario Contino
Il fenomeno sembrerebbe essersi ripetuto nel corso degli anni e aver coinvolto diversi testimoni, il che lascia poco spazio all'ipotesi dell'allucinazione di massa o all'autosuggestione.

Come studioso del folklore e ricercatore indipendente, ho voluto ricordare questa leggenda, che potrebbe celare una verità affascinante, da studiare con rispetto e privi del dannoso pregiudizio.


Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto