di VITTORIO POLITO - È stato pubblicato da Aletti editore il volume di Angela Campanella “Vlad III di Valacchia – Il Principe e l’Ordine del Drago”.
Il romanzo fa un po’ la storia tra miti e leggende medievali. Vlad è un antieroe cattivo, che soffre e fa soffrire. È un Gilgamesh, il re di Uruk, semidio bellissimo, coraggioso, ma arrogante e prepotente che, quando si accorge che un serpente ha mangiato l’erba della sua immortalità, piange a lungo, sconsolato, deluso perché sa non c’è più niente da fare. Vlad è un antieroe tragico, dai ragionamenti contorti e spesso oscuri che nell’eterna lotta fra il bene e il male, pur volendolo, non riesce a scegliere il bene.
Vlad è un antieroe tragico, dai ragionamenti contorti e spesso oscuri che nell'eterna lotta fra il bene e il male, pur volendolo, non riesce a scegliere il bene. È un antieroe che vive sospeso fra l'umano e il divino, credendosi semidio, unico, vendicatore, giudice. Incapace, però, di sollevarsi dalle umane miserie, di non soccombere al tragico destino di figlio di un traditore, sul cui capo piovono i più nefasti sortilegi e le alchimie di una imperatrice-maga e gli anatemi biblici, quelli che puniscono per l’iniquità dei padri generazioni di figli.
Il romanzo, risulta ben fatto, scorrevole e curato nei contenuti. Dipinge una terra, quella della Valacchia, tormentata da guerre e ben raccontata da Campanella.
Angela Campanella è una naturalista ed insegnante di materie scientifiche, è scrittrice, storiografa e documentarista. Ha curato i testi, il montaggio e la regia di programmi didattici e divulgativi della Rai, dell'Irssae, dell’Unicef e di tanti altri Enti turistici e culturali. Ha divulgato studi e saggi e ha organizzato eventi su Beni paesaggistici e culturali, riguardanti in particolare Federico II e i suoi castelli. Ha pubblicato romanzi e saggi dedicati a “Donne della Storia” quali Sibylla d’Altavilla, contessa normanna di Conversano e duchessa di Normandia, Bona Sforza, duchessa di Bari e regina di Polonia, e ancora a Donne nella Storia del Principato di Taranto, tutte figure femminili simbolo della storia medievale e rinascimentale. Più volte premiata, è entrata poi in giuria nell' International TourFilm Festival e in altre rassegne video. Ha pubblicato tra gli altri “I volti della Luna”, una biografia-autobiografia con la prefazione di Carmen Lasorella: una storia moderna, di donne di oggi, dedicata a esperienze di vita, lavoro e arte vissute con Santa Fizzarotti Selvaggi, originale poetessa contemporanea e come lei impegnata in molteplici campi della cultura e del sociale.
Non si può che complimentarsi con la instancabile e poliedrica storiografa e documentarista che scrive, con estrema semplicità, argomenti molto complessi ma chiari ed accessibili al comune lettore,
Il volume è disponibile sia nelle librerie che in E-book.
Il romanzo fa un po’ la storia tra miti e leggende medievali. Vlad è un antieroe cattivo, che soffre e fa soffrire. È un Gilgamesh, il re di Uruk, semidio bellissimo, coraggioso, ma arrogante e prepotente che, quando si accorge che un serpente ha mangiato l’erba della sua immortalità, piange a lungo, sconsolato, deluso perché sa non c’è più niente da fare. Vlad è un antieroe tragico, dai ragionamenti contorti e spesso oscuri che nell’eterna lotta fra il bene e il male, pur volendolo, non riesce a scegliere il bene.
Vlad è un antieroe tragico, dai ragionamenti contorti e spesso oscuri che nell'eterna lotta fra il bene e il male, pur volendolo, non riesce a scegliere il bene. È un antieroe che vive sospeso fra l'umano e il divino, credendosi semidio, unico, vendicatore, giudice. Incapace, però, di sollevarsi dalle umane miserie, di non soccombere al tragico destino di figlio di un traditore, sul cui capo piovono i più nefasti sortilegi e le alchimie di una imperatrice-maga e gli anatemi biblici, quelli che puniscono per l’iniquità dei padri generazioni di figli.
Il romanzo, risulta ben fatto, scorrevole e curato nei contenuti. Dipinge una terra, quella della Valacchia, tormentata da guerre e ben raccontata da Campanella.
Angela Campanella è una naturalista ed insegnante di materie scientifiche, è scrittrice, storiografa e documentarista. Ha curato i testi, il montaggio e la regia di programmi didattici e divulgativi della Rai, dell'Irssae, dell’Unicef e di tanti altri Enti turistici e culturali. Ha divulgato studi e saggi e ha organizzato eventi su Beni paesaggistici e culturali, riguardanti in particolare Federico II e i suoi castelli. Ha pubblicato romanzi e saggi dedicati a “Donne della Storia” quali Sibylla d’Altavilla, contessa normanna di Conversano e duchessa di Normandia, Bona Sforza, duchessa di Bari e regina di Polonia, e ancora a Donne nella Storia del Principato di Taranto, tutte figure femminili simbolo della storia medievale e rinascimentale. Più volte premiata, è entrata poi in giuria nell' International TourFilm Festival e in altre rassegne video. Ha pubblicato tra gli altri “I volti della Luna”, una biografia-autobiografia con la prefazione di Carmen Lasorella: una storia moderna, di donne di oggi, dedicata a esperienze di vita, lavoro e arte vissute con Santa Fizzarotti Selvaggi, originale poetessa contemporanea e come lei impegnata in molteplici campi della cultura e del sociale.
Non si può che complimentarsi con la instancabile e poliedrica storiografa e documentarista che scrive, con estrema semplicità, argomenti molto complessi ma chiari ed accessibili al comune lettore,
Il volume è disponibile sia nelle librerie che in E-book.