BARI - Nel programma elettorale di Antonio Decaro per le elezioni amministrative del 2014, i cittadini hanno potuto leggere una specifica sezione dedicata alle periferie ed in particolare all’intenzione di affrontare i nodi storici del sottosviluppo come la scarsità dei servizi. Veniva garantito ai cittadini “il dialogo con il tessuto urbano ma anche la vivibilità più piena presso i luoghi dell’abitare”.
Ormai, però, stanno per concludersi almeno 4 dei 5 anni totali di mandato a disposizione del Sindaco Decaro, ed in molte periferie purtroppo sembrano non esserci sostanziali cambiamenti. In questa città infatti solo le grandi opere pubbliche ci sono tutte (il Ponte, il Parco del Catello, l’annunciato Porto Turistico, il Water Front, il restyling di via Sparano, ecc...) ma la qualità della vita per gli abitanti non vede grossi miglioramenti, anzi, proprio nel 2017 se non ricordo male fu il SOLE24ORE nella sua indagine a declassare la città di Bari. Così in una nota Davide De Lucia, consigliere e portavoce del Movimento 5 Stelle Città di Bari, Municipio 3.
Viviamo dunque in una città che si espande - prosegue De Lucia - , che ha tanto materiale in cantiere, ma che necessita di maggior controllo e manutenzione per tutto l’arredo urbano ed il suolo pubblico già esistente. Se non invertiamo la rotta, Bari nei prossimi anni, indipendentemente dalle forze politiche che la governeranno, sarà sì una città con tanti luoghi nuovi ma che non vedrà mai la giusta cura e manutenzione di quanto costruito.
Analizziamo ad esempio - spiega - il quartiere San Paolo: le foto scattate in queste settimane documentano proprio una serie di inconvenienti, tra cui marciapiedi danneggiati (tra via Lonero e via Bonomo), cumuli di rifiuti a cielo aperto (in via De Blasi), pensiline spoglie, senza plastiche, senza sedute sulle panchine e senza targhe con i dettagli sui mezzi pubblici (in via Bonomo). Agli abitanti del San Paolo interessa relativamente un nuovo ponte o un logo turistico della città di Bari se poi quando escono dalla loro abitazione trovano marciapiedi rotti e cumuli di immondizia. La colpa dei rifiuti, se vogliamo, diamola sempre a quei pochi cittadini incivili, ma rimane il fatto che i bravi cittadini vivono quotidianamente una serie di disagi che in un capoluogo come Bari non dovrebbero esistere e che l’amministrazione dovrebbe essere in grado di sanare quanto prima.
Chiedo al Sindaco sempre maggiore attenzione per le periferie e per la qualità della vita, come scritto nel suo stesso programma oltre che nello Statuto Comunale, oltre le belle parole servono i fatti. Non bastano le opere pubbliche per vivere bene, anzi, il waterfront sta creando non pochi disagi e dubito che sarà pronto entro l’estate 2018 si spera, conclude il Cinquestelle.
Ormai, però, stanno per concludersi almeno 4 dei 5 anni totali di mandato a disposizione del Sindaco Decaro, ed in molte periferie purtroppo sembrano non esserci sostanziali cambiamenti. In questa città infatti solo le grandi opere pubbliche ci sono tutte (il Ponte, il Parco del Catello, l’annunciato Porto Turistico, il Water Front, il restyling di via Sparano, ecc...) ma la qualità della vita per gli abitanti non vede grossi miglioramenti, anzi, proprio nel 2017 se non ricordo male fu il SOLE24ORE nella sua indagine a declassare la città di Bari. Così in una nota Davide De Lucia, consigliere e portavoce del Movimento 5 Stelle Città di Bari, Municipio 3.
Viviamo dunque in una città che si espande - prosegue De Lucia - , che ha tanto materiale in cantiere, ma che necessita di maggior controllo e manutenzione per tutto l’arredo urbano ed il suolo pubblico già esistente. Se non invertiamo la rotta, Bari nei prossimi anni, indipendentemente dalle forze politiche che la governeranno, sarà sì una città con tanti luoghi nuovi ma che non vedrà mai la giusta cura e manutenzione di quanto costruito.
Analizziamo ad esempio - spiega - il quartiere San Paolo: le foto scattate in queste settimane documentano proprio una serie di inconvenienti, tra cui marciapiedi danneggiati (tra via Lonero e via Bonomo), cumuli di rifiuti a cielo aperto (in via De Blasi), pensiline spoglie, senza plastiche, senza sedute sulle panchine e senza targhe con i dettagli sui mezzi pubblici (in via Bonomo). Agli abitanti del San Paolo interessa relativamente un nuovo ponte o un logo turistico della città di Bari se poi quando escono dalla loro abitazione trovano marciapiedi rotti e cumuli di immondizia. La colpa dei rifiuti, se vogliamo, diamola sempre a quei pochi cittadini incivili, ma rimane il fatto che i bravi cittadini vivono quotidianamente una serie di disagi che in un capoluogo come Bari non dovrebbero esistere e che l’amministrazione dovrebbe essere in grado di sanare quanto prima.
Chiedo al Sindaco sempre maggiore attenzione per le periferie e per la qualità della vita, come scritto nel suo stesso programma oltre che nello Statuto Comunale, oltre le belle parole servono i fatti. Non bastano le opere pubbliche per vivere bene, anzi, il waterfront sta creando non pochi disagi e dubito che sarà pronto entro l’estate 2018 si spera, conclude il Cinquestelle.