RAGUSA - Sono tre gli scafisti fermati dalla polizia di Stato a seguito dello sbarco, due giorni fa a Pozzallo, di 86 connazionali soccorsi dal pattugliatore "Monte Cimone", nell’ambito dell’operazione Frontex "Themis 2018" Frontex. I tre sono accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. I migranti sono partiti dalla Tunisia e hanno pagato circa 1.500 euro a testa per raggiungere l’Italia.
Dalle indagini è emerso che i tre membri dell’equipaggio erano in accordo con gli organizzatori tunisini tanto da non averli visti nelle cosiddette connection house, ma solo quando saliti a bordo del barcone.
Grazie alle testimonianze è emerso che una volta giunti in acque internazionali, l'equipaggio ha chiesto aiuto con un telefono satellitare e atteso i soccorritori. I tre sono stati condotti nel carcere di Ragusa.
Dalle indagini è emerso che i tre membri dell’equipaggio erano in accordo con gli organizzatori tunisini tanto da non averli visti nelle cosiddette connection house, ma solo quando saliti a bordo del barcone.
Grazie alle testimonianze è emerso che una volta giunti in acque internazionali, l'equipaggio ha chiesto aiuto con un telefono satellitare e atteso i soccorritori. I tre sono stati condotti nel carcere di Ragusa.
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