di LUIGI LAGUARAGNELLA - I tre punti vendita Trony di Bari sono a rischio chiusura. I circa 30 lavoratori da dicembre stanno percependo il 20% del loro stipendio, pur recandosi sul posto di lavoro regolarmente. Non possono vendere perché la merce sta per terminare e di conseguenza la clientela diminuisce; inoltre sono sospese le consegne da parte dei fornitori causa di mancanza di credito.
E’ questa la situazione del gruppo Trony, la catena specializzata in elettrodomestici che dallo scorso anno è a rischio fallimento. In tutta Italia potrebbero chiudere i battenti quaranta punti vendita e circa 800 persone potrebbero ritrovarsi senza lavoro. Una trentina sono quelle che compongono il team dei Trony di Bari che, come i colleghi in rete nazionale, stanno vivendo mesi di incertezze.
Al termine del 2017 la società detentrice di Trony, la EDON Spa, ha dichiarato il fallimento. Ora la DPS group, la società che controlla la catena di elettrodomestici, è alla ricerca di un soggetto acquirente, dopo l’ammissione di un concordato preventivo con il Tribunale di Milano, attraverso cui il debitore, in un arco di tempo, si impegna a trovare rimedi.
Sarà una primavera calda per centinaia di lavoratori.
E’ questa la situazione del gruppo Trony, la catena specializzata in elettrodomestici che dallo scorso anno è a rischio fallimento. In tutta Italia potrebbero chiudere i battenti quaranta punti vendita e circa 800 persone potrebbero ritrovarsi senza lavoro. Una trentina sono quelle che compongono il team dei Trony di Bari che, come i colleghi in rete nazionale, stanno vivendo mesi di incertezze.
Al termine del 2017 la società detentrice di Trony, la EDON Spa, ha dichiarato il fallimento. Ora la DPS group, la società che controlla la catena di elettrodomestici, è alla ricerca di un soggetto acquirente, dopo l’ammissione di un concordato preventivo con il Tribunale di Milano, attraverso cui il debitore, in un arco di tempo, si impegna a trovare rimedi.
Sarà una primavera calda per centinaia di lavoratori.