Col passare degli anni le nostre esigenze possono cambiare, soprattutto per quanto riguarda la nostra auto usata che potrebbe essere non più abbastanza capiente, o abbastanza comoda per affrontare i lunghi viaggi di lavoro che dobbiamo effettuare ogni settimana.
Arriva, perciò, il momento di dire addio alla nostra cara auto usata, ma farlo non è cosa semplice. Bisogna, innanzitutto, capire quali documenti servono, a chi venderla, come venderla. Il primo passo da fare è informarsi su quanto vale realmente la propria auto usata, in modo da non essere impreparati di fronte ad eventuali offerte e da non correre il rischio di intascare una somma molto più bassa rispetto al reale valore della vettura.
Per informarsi sulla valutazione effettiva dell’auto prima di metterla in vendita ci si può affidare ad alcuni siti internet, come ad esempio Soluzione Auto che si occupa di acquistare auto usate a Bari da privati e che valuta gratuitamente le auto senza costi. Dopo aver scoperto quanto vale la nostra auto le strade per la vendita sono piuttosto semplici da individuare. Oltre al già citato compro auto ci sono tanti altri canali che possono essere più o meno sicuri. si può affidare, ad esempio, ai servizi online che permettono, in pochi passaggi, di mettere un annuncio riguardante l’auto in questione. In questo caso non bisognerà far altro che attendere l’offerta giusta. Nel frattempo è bene verificare di essere in regola con i documenti come bollo, tagliando e libretto. Il potenziale acquirente, infatti, si sentirà sollevato nel trovare tutta la documentazione auto in ordine. E, ovviamente, visto che anche l’occhio vuole la sua parte è sempre consigliabile pulire bene la propria auto, riparando eventuali graffi o ammaccature della carrozzeria. Meglio, dunque, tirare a lucido la propria auto prima di iniziare il processo di vendita.
Ma quali sono i documenti utili per vendere la propria auto usata? Il certificato di proprietà, la carta di circolazione e la carta di identità. Il primo, rilasciato dall’ACI, contiene sul retro una dichiarazione unilaterale per chi vende.
La carta di circolazione è rilasciata dalla Motorizzazione Civile e contiene tutti i dati necessari per far rendere idoneo il veicolo alla circolazione. Come il certificato di proprietà, andrà consegnata all’acquirente.
Per vendere l’auto usata si deve redigere un atto di vendita a favore del compratore. Un contratto scritto, validato con firme autentiche, è un necessario affinché si possa stabilire, in qualsiasi momento, tutti gli atti della compravendita. Per avere una firma autenticata è necessario apporre sul certificato di proprietà la marca da bollo di 16 euro. In caso di vendita ad un cittadino extracomunitario, serve una copia del permesso di soggiorno.
Per vendere l’auto usata, poi, serve pagare alcune pratiche burocratiche come gli Emolumenti ACI (circa 27 euro), la Registrazione al PRA (32 euro), i diritti DTT (9 euro), l’aggiornamento della carta di circolazione (16 euro), l’imposta provinciale di trascrizione che dipende dai Kw dell’auto.
Per quanto riguarda il pagamento il consiglio è quello di affidarsi sempre e solo all’assegno circolare. Rispetto a quello bancario, con l’assegno circolare hai la sicurezza che i soldi siano presenti nel conto e, inoltre, non può essere emesso “al portatore”.
Arriva, perciò, il momento di dire addio alla nostra cara auto usata, ma farlo non è cosa semplice. Bisogna, innanzitutto, capire quali documenti servono, a chi venderla, come venderla. Il primo passo da fare è informarsi su quanto vale realmente la propria auto usata, in modo da non essere impreparati di fronte ad eventuali offerte e da non correre il rischio di intascare una somma molto più bassa rispetto al reale valore della vettura.
Per informarsi sulla valutazione effettiva dell’auto prima di metterla in vendita ci si può affidare ad alcuni siti internet, come ad esempio Soluzione Auto che si occupa di acquistare auto usate a Bari da privati e che valuta gratuitamente le auto senza costi. Dopo aver scoperto quanto vale la nostra auto le strade per la vendita sono piuttosto semplici da individuare. Oltre al già citato compro auto ci sono tanti altri canali che possono essere più o meno sicuri. si può affidare, ad esempio, ai servizi online che permettono, in pochi passaggi, di mettere un annuncio riguardante l’auto in questione. In questo caso non bisognerà far altro che attendere l’offerta giusta. Nel frattempo è bene verificare di essere in regola con i documenti come bollo, tagliando e libretto. Il potenziale acquirente, infatti, si sentirà sollevato nel trovare tutta la documentazione auto in ordine. E, ovviamente, visto che anche l’occhio vuole la sua parte è sempre consigliabile pulire bene la propria auto, riparando eventuali graffi o ammaccature della carrozzeria. Meglio, dunque, tirare a lucido la propria auto prima di iniziare il processo di vendita.
Ma quali sono i documenti utili per vendere la propria auto usata? Il certificato di proprietà, la carta di circolazione e la carta di identità. Il primo, rilasciato dall’ACI, contiene sul retro una dichiarazione unilaterale per chi vende.
La carta di circolazione è rilasciata dalla Motorizzazione Civile e contiene tutti i dati necessari per far rendere idoneo il veicolo alla circolazione. Come il certificato di proprietà, andrà consegnata all’acquirente.
Per vendere l’auto usata si deve redigere un atto di vendita a favore del compratore. Un contratto scritto, validato con firme autentiche, è un necessario affinché si possa stabilire, in qualsiasi momento, tutti gli atti della compravendita. Per avere una firma autenticata è necessario apporre sul certificato di proprietà la marca da bollo di 16 euro. In caso di vendita ad un cittadino extracomunitario, serve una copia del permesso di soggiorno.
Per vendere l’auto usata, poi, serve pagare alcune pratiche burocratiche come gli Emolumenti ACI (circa 27 euro), la Registrazione al PRA (32 euro), i diritti DTT (9 euro), l’aggiornamento della carta di circolazione (16 euro), l’imposta provinciale di trascrizione che dipende dai Kw dell’auto.
Per quanto riguarda il pagamento il consiglio è quello di affidarsi sempre e solo all’assegno circolare. Rispetto a quello bancario, con l’assegno circolare hai la sicurezza che i soldi siano presenti nel conto e, inoltre, non può essere emesso “al portatore”.
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