BARI - Un “omaggio elegante” per la giornata dedicata alla donna. È l’idea di Luigia Bressan, autrice della personale “La Carta Elegante” ospitata in questi giorni dal Museo Civico di Bari, che giovedì 8 marzo, alle 18.30 darà vita ad una dimostrazione sull’Arte della Cartapesta, protagonista indiscussa della sua esposizione di corsetti sette-ottocenteschi.
“Desidero omaggiare la festa della donna parlando di un’Arte antica che ho appreso nel mio paese, Putignano, dove questa antica tradizione è stata sempre rappresentata da figure maschili. – racconta l’artista – Io ho portato quest’arte nel mio mondo e nel mio essere donna e ne ho fatto qualcosa di nuovo.”
La carta elegante che si racconta attraverso la tecnica, dunque, incorniciata dalle opere che, dallo scorso 23 febbraio, richiamano nel Museo Civico di Bari un pubblico numeroso di amanti dell’arte e non solo.
La mostra, realizzata grazie alla sinergia tra Associazione Culturale Arte in Viaggio, Radicanto, Fondazione Nikolaos e Cooperativa Artisti Coar e patrocinata dal Comune di Bari e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Putignano, raccoglie disegni e sculture di cartapesta raffiguranti abiti e corsetti storici e li mescola in una sorta di danza dell’arte con le composizioni di Flumine, primo disco solista di Giuseppe De Trizio che propone, in un itinerario acustico, sonoro e strumentale quindici composizioni originali per chitarra classica e mandolino.
Ed è proprio il musicista e compositore barese ad accompagnare Luigia Bressan nella realizzazione della performance di musica e pittura che si terrà domenica 18 marzo alle 11 nello stesso Museo Civico.
Lo spettacolo, dal titolo Flumine, propone al pubblico un viaggio nella percezione sensoriale dai confini labili: un rendez-vous tra i due artisti che si compie
intorno all’esperienza di una visione d’autore, ad una tensione verso il linguaggio artistico che si fa forma: musiche, aporie, colori e al contempo improvvisazione totale, corpi sottili, sostanze che attraversando in senso diacronico il tempo, si distendono nelle venature della storia, come in quelle della tela.
Il percorso musicale venato d’intensa poeticità si sostiene su note e armonie, come un dono semplice tra colore e suono, come stagioni dell’anima che si susseguono e si muovono con intensità per accompagnare l’essere umano in un territorio senza delimitazioni.
"Un viaggio tra visioni e suoni, che esplora e porta alla luce le tracce profonde di una narrazione rivolta alle traversate di corpo ed anima – ci descrive Giuseppe De Trizio - sviluppando una proposta che si muove nel tempo e nello spazio in cui la musica è il viatico necessario per immagini possibili."
Orari di ingresso alla mostra:
Lunedì, mercoledì e giovedì: dalle 10 alle 18;
Venerdì e sabato: dalle 10 alle 19;
Domenica: dalle 10 alle 14;