FOGGIA - Individuato in Puglia, a Foggia, un affiliato alla Jihad. La Digos della Questura di Bari e di Foggia, in collaborazione con la Direzione centrale della Polizia di prevenzione, nell’ambito di un'indagine finalizzata al contrasto del terrorismo internazionale di matrice islamica riconducibile all’Isis coordinata dalla Procura distrettuale di Bari, ha arrestato nel capoluogo dauno un cittadino di origine egiziana, con la cittadinanza italiana, presidente dell’associazione culturale “Al Dawa”, nel capoluogo dauno, accusato di partecipazione all’associazione terroristica denominata Isis/Daesh e apologia di terrorismo aggravata dall’uso di mezzi informatici.
La Polizia di Stato ha inoltre eseguito tre perquisizioni personali e domiciliari. Il Gico della Guardia di Finanza di Bari ha proceduto all’esecuzione del decreto di sequestro preventivo urgente della sede dell’associazione oltre ai conti correnti dell’arrestato.
FITTO: PERCHE' IL CENTRO ISLAMICO ERA ANCORA APERTO? - Così il leader di Noi con l'Italia, Raffaele Fitto, sulla sua pagina Facebook. "L’egiziano arrestato oggi, presunto terrorista dell’Isis, insegnava religione ai bambini nel centro islamico 'Al Dawa' di Foggia dove otto mesi fa era stato arrestato imam, il ceceno Eli Bombataliev, che diffondeva messaggi di odio e di sostegno ai gruppi terroristici protagonisti di attentati: 'Gli italiani sono peggio degli animali... bisogna punire questi diavoli'. Quelli dell’egiziano non erano molto diversi!
E mi chiedo: ma perché il centro islamico è rimasto aperto? Perché nel luglio scorso non si è provveduto a chiuderlo?"