BARI - Questa mattina l’assessore al Bilancio del Comune di Bari, Alessandro D’Adamo, insieme al direttore della Ripartizione Giuseppe Ninni, ha presentato i risultati contenuti nella bozza di rendiconto di gestione 2017 elaborato dalla Direzione di Ragioneria.
I dati illustrati confermano, anche per il 2017, un positivo cambio di passo, avviato all’indomani dell’avvio dell’armonizzazione contabile, che si prevede anche per il prossimo triennio 2018/2020.
La disponibilità di cassa complessivamente a disposizione dell’Ente al termine dell’esercizio si attesta nella misura di oltre 177 milioni con un incremento del 10% rispetto al 2016 e del 12% rispetto al 2015, e costituisce una componente essenziale del Risultato di Amministrazione al 31 dicembre comprovandone l’effettiva disponibilità .
Il risultato di amministrazione complessivo del 2017 registra un sensibile incremento ( +12%) rispetto all’analogo risultato rilevato al termine del 2016, tanto da consentire l’integrale recupero della rata annuale di disavanzo da riaccertamento straordinario, accertato con l’avvio dell’Armonizzazione Contabile, il prudente incremento delle dotazioni destinate alla copertura dei rischi futuri nonché l’avvio o prosecuzione di numerosi lavori pubblici e servizi finanziati con entrate a destinazione vincolata.
Aumento del saldo finale di cassa e miglioramento del risultato di amministrazione complessivo, sono ulteriormente avvalorati da un altro indicatore fondamentale della sostenibilità finanziaria di un Ente, ovvero la consistenza finale dei residui attivi ed in particolare di quelli correnti derivanti da entrate Tributarie.
Infatti la consistenza complessiva dei residui attivi finali 2017 non subisce incrementi rispetto al 2016 a dimostrazione di una rivitalizzata capacità dei dirigenti comunali, quotidianamente sensibilizzati dalla Direzione di Ragioneria, di gestire con maggiore responsabilità l’intero ciclo di vita dei rispettivi crediti.
Per quelli afferenti il Titolo I ovvero relativi a crediti di natura tributaria, la consistenza finale registra addirittura una significativa riduzione rispetto a quelli finali 2016 di circa il 4%. Si passa, infatti da residui attivi finali al 31/12/2016 di € 171 Milioni a residui attivi finali al 31/12/2017 di € 164 Milioni. Ciò significa che la fisiologica formazioni di crediti tributari di competenza dell’esercizio 2017 risulta completamente assorbita da maggior volume di riscossione registrata nel corso de 2017 dei residui attivi 2016 e precedenti
Dalla lotta all’evasione 2017 stanati contribuenti per un importo pari a circa 9 MILIONI, parte dei quali già incassati nel corso nel corso dello stesso esercizio in misura pari al 12%.
Con riferimento alle spese d’investimento, a dimostrazione della virtuosa inclinazione dell’ente alla conservazione e valorizzazione del patrimonio pubblico, al termine dell’esercizio finanziario 2017 gli impegni registrati al Titolo II spese in conto capitale ammontano ad € 67 MILIONI con un incremento di oltre il 60% rispetto al 2016 e del 38% rispetto al 2015.
“Il lavoro fatto dagli uffici è stato davvero importante – dichiara D’Adamo -. Abbiamo costituito un vero e proprio gruppo di lavoro che ci ha permesso di fare uno screening a 360 gradi e raggiungere questi risultati. Per i cittadini baresi ci sono altre buone notizia. Crescono gli investimenti e continua a ridursi il debito di finanziamento dell’Ente. La scelta di evitare il ricorso all’assunzione di nuovi prestiti a titolo oneroso, adottata con la programmazione 2016/2017 proseguita con quella 2017/2019 e confermata per il triennio 2018/2020, consente di assestare lo stock di debito a 92 milioni, con una correlata incidenza sui Bilanci in termini di quote annuali di rimborso capitale e interessi passivi tra le più basse in Italia. Al termine del 2020 lo stock si ridurrà di ulteriori 20 Milioni a liberando risorse da destinare ad una maggiore quantità e qualità di servizi da erogare alle famiglie. Nel corso del 2017 i Comuni più virtuosi su questo fronte in Italia sono proprio Bari, Bologna e Palermo. Tradotto in cifre, chi risiede in queste città e quindi anche a Bari è gravato di meno di 20 euro l’anno di interessi passivi”.
Infine, anche al termine del 2017 l’Ente ha rispettato il c.d. Saldo di Finanza Pubblica ovvero l’obiettivo da raggiungere ai fini del concorso agli obiettivi di finanza pubblica fissati con la Legge di Bilancio 2017. Via, quindi alle assunzioni di nuovo personale in sostituzione dei numerosi dipendenti cessati nel corso degli ultimi anni.
I dati illustrati confermano, anche per il 2017, un positivo cambio di passo, avviato all’indomani dell’avvio dell’armonizzazione contabile, che si prevede anche per il prossimo triennio 2018/2020.
La disponibilità di cassa complessivamente a disposizione dell’Ente al termine dell’esercizio si attesta nella misura di oltre 177 milioni con un incremento del 10% rispetto al 2016 e del 12% rispetto al 2015, e costituisce una componente essenziale del Risultato di Amministrazione al 31 dicembre comprovandone l’effettiva disponibilità .
Il risultato di amministrazione complessivo del 2017 registra un sensibile incremento ( +12%) rispetto all’analogo risultato rilevato al termine del 2016, tanto da consentire l’integrale recupero della rata annuale di disavanzo da riaccertamento straordinario, accertato con l’avvio dell’Armonizzazione Contabile, il prudente incremento delle dotazioni destinate alla copertura dei rischi futuri nonché l’avvio o prosecuzione di numerosi lavori pubblici e servizi finanziati con entrate a destinazione vincolata.
Aumento del saldo finale di cassa e miglioramento del risultato di amministrazione complessivo, sono ulteriormente avvalorati da un altro indicatore fondamentale della sostenibilità finanziaria di un Ente, ovvero la consistenza finale dei residui attivi ed in particolare di quelli correnti derivanti da entrate Tributarie.
Infatti la consistenza complessiva dei residui attivi finali 2017 non subisce incrementi rispetto al 2016 a dimostrazione di una rivitalizzata capacità dei dirigenti comunali, quotidianamente sensibilizzati dalla Direzione di Ragioneria, di gestire con maggiore responsabilità l’intero ciclo di vita dei rispettivi crediti.
Per quelli afferenti il Titolo I ovvero relativi a crediti di natura tributaria, la consistenza finale registra addirittura una significativa riduzione rispetto a quelli finali 2016 di circa il 4%. Si passa, infatti da residui attivi finali al 31/12/2016 di € 171 Milioni a residui attivi finali al 31/12/2017 di € 164 Milioni. Ciò significa che la fisiologica formazioni di crediti tributari di competenza dell’esercizio 2017 risulta completamente assorbita da maggior volume di riscossione registrata nel corso de 2017 dei residui attivi 2016 e precedenti
Dalla lotta all’evasione 2017 stanati contribuenti per un importo pari a circa 9 MILIONI, parte dei quali già incassati nel corso nel corso dello stesso esercizio in misura pari al 12%.
Con riferimento alle spese d’investimento, a dimostrazione della virtuosa inclinazione dell’ente alla conservazione e valorizzazione del patrimonio pubblico, al termine dell’esercizio finanziario 2017 gli impegni registrati al Titolo II spese in conto capitale ammontano ad € 67 MILIONI con un incremento di oltre il 60% rispetto al 2016 e del 38% rispetto al 2015.
“Il lavoro fatto dagli uffici è stato davvero importante – dichiara D’Adamo -. Abbiamo costituito un vero e proprio gruppo di lavoro che ci ha permesso di fare uno screening a 360 gradi e raggiungere questi risultati. Per i cittadini baresi ci sono altre buone notizia. Crescono gli investimenti e continua a ridursi il debito di finanziamento dell’Ente. La scelta di evitare il ricorso all’assunzione di nuovi prestiti a titolo oneroso, adottata con la programmazione 2016/2017 proseguita con quella 2017/2019 e confermata per il triennio 2018/2020, consente di assestare lo stock di debito a 92 milioni, con una correlata incidenza sui Bilanci in termini di quote annuali di rimborso capitale e interessi passivi tra le più basse in Italia. Al termine del 2020 lo stock si ridurrà di ulteriori 20 Milioni a liberando risorse da destinare ad una maggiore quantità e qualità di servizi da erogare alle famiglie. Nel corso del 2017 i Comuni più virtuosi su questo fronte in Italia sono proprio Bari, Bologna e Palermo. Tradotto in cifre, chi risiede in queste città e quindi anche a Bari è gravato di meno di 20 euro l’anno di interessi passivi”.
Infine, anche al termine del 2017 l’Ente ha rispettato il c.d. Saldo di Finanza Pubblica ovvero l’obiettivo da raggiungere ai fini del concorso agli obiettivi di finanza pubblica fissati con la Legge di Bilancio 2017. Via, quindi alle assunzioni di nuovo personale in sostituzione dei numerosi dipendenti cessati nel corso degli ultimi anni.