Delrio, "Su molti temi le distanze tra il Pd, la Lega e il M5S sono sostanziali"
ROMA - "Ci possiamo sedere sempre, ma mi sembra impossibile che le differenze siano scomparse a venti giorni dal voto. Se siamo seri dobbiamo dire che le distanze programmatiche, tra noi e la Lega e tra noi e il M5S, su molti temi sono sostanziali. Non è questione di renziani o non renziani, ma di contenuti" ha dichiarato il capogruppo alla Camera del Pd, Graziano Delrio, in un'intervista al Corriere della Sera, sottolineando che non intende candidarsi alla segreteria del Partito.
"Il Pd ha intelligenze migliori e io, anche per ragioni familiari, non sono disponibile. Se per trovare convergenze propongono la flat tax per far pagare meno tasse ai ricchi togliendo risorse a scuole e sanità pubblica, l'argomento è chiuso. E se vogliono cancellare la legge Fornero io dico che è pericoloso, perché minando il sistema rischiamo di non pagare più le pensioni. La nostra linea è chiara, vogliamo rispettare il risultato del 4 marzo e su questo siamo d'accordo con Salvini e Di Maio. Non tifiamo per nessun governo con programmi che danneggiano l'Italia. Fa bene al Paese una minoranza ricca di proposte per il benessere di famiglie e imprese. Accusarci di immobilismo prima ancora che parta la legislatura è ingeneroso. Dobbiamo fare un'analisi profonda della sconfitta e mettere in campo la nostra agenda programmatica, non possiamo solo contrastare quella altrui. Sulle cose che interessano gli italiani non staremo a guardare, saremo protagonisti".
"Il Pd ha intelligenze migliori e io, anche per ragioni familiari, non sono disponibile. Se per trovare convergenze propongono la flat tax per far pagare meno tasse ai ricchi togliendo risorse a scuole e sanità pubblica, l'argomento è chiuso. E se vogliono cancellare la legge Fornero io dico che è pericoloso, perché minando il sistema rischiamo di non pagare più le pensioni. La nostra linea è chiara, vogliamo rispettare il risultato del 4 marzo e su questo siamo d'accordo con Salvini e Di Maio. Non tifiamo per nessun governo con programmi che danneggiano l'Italia. Fa bene al Paese una minoranza ricca di proposte per il benessere di famiglie e imprese. Accusarci di immobilismo prima ancora che parta la legislatura è ingeneroso. Dobbiamo fare un'analisi profonda della sconfitta e mettere in campo la nostra agenda programmatica, non possiamo solo contrastare quella altrui. Sulle cose che interessano gli italiani non staremo a guardare, saremo protagonisti".
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