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L'individuazione della sua persona, quale continuità di quel percorso di garanzia precedentemente tracciato da Pietro Grasso (anch'egli magistrato ed ex Procuratore nazionale Antimafia), è nata dopo una lunga notte di trattative e segnata da non poche frizioni all'interno della centrodestra e completata dai contatti fra questa coalizione ed il Movimento 5 Stelle.
Per Maria Elisabetta Alberti Casellati hanno fatto un passo indietro Paola Romani e Anna Maria Bernini, inizialmente proposti dal centrodestra quali candidati per lo scranno più alto di Palazzo Madama ma poco graditi ai Pentastellati.