LOS ANGELES - Facebook, dopo il crollo in Borsa, interviene con una nuova dichiarazione sullo scandalo dei dati personali venduti alla Cambridge Analytica e utilizzati per scopi politici. "L'intera società è indignata, siamo stati ingannati", si afferma, assicurando come sia Mark Zuckerberg sia Sheryl Sandberg stanno lavorando per appurare i fatti e prendere le misure più adeguate. "Siamo impegnati a rafforzare le nostre policy per proteggere le informazioni personali e prenderemo qualunque iniziativa perche' questo accada", prosegue a breve nota.
"Le apparenze possono ingannare": è la risposta con cui Alexander Nix, amministratore delegato di Cambridge Analytica, società anglo-americana di raccolta dati e consulenza politica finita nello scandalo Facebook, nega - a dispetto dei video carpiti da Channel 4 che sembrano incastrarlo con altri manager - l'uso di "trucchi sporchi" a favore dei propri clienti e contro gli avversari in campagne elettorali gestite in giro per il mondo.
"Le apparenze possono ingannare": è la risposta con cui Alexander Nix, amministratore delegato di Cambridge Analytica, società anglo-americana di raccolta dati e consulenza politica finita nello scandalo Facebook, nega - a dispetto dei video carpiti da Channel 4 che sembrano incastrarlo con altri manager - l'uso di "trucchi sporchi" a favore dei propri clienti e contro gli avversari in campagne elettorali gestite in giro per il mondo.
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