BARI - “Abbiamo preso atto della volontà di Emiliano di sedare gli animi dei malpancisti della sua maggioranza. Tuttavia, estrarre dal cilindro nomi di possibili assessori provenienti dal centrodestra è una conferma quotidiana della sua estrema e attuale fragilità politica”. Lo dichiarano i consiglieri del Gruppo di Forza Italia Nino Marmo, Giandiego Gatta, Domenico Damascelli e Francesca Franzoso.
“Perché - aggiungono - siamo certi che appartenga al suo nido l’uccellino che sta sussurrando all’orecchio dei giornalisti. E non è una bella figura. Siamo a metà legislatura ed Emiliano è molto diverso da quella immagine ormai lontana da gladiatore: ha deluso i suoi colleghi di centrosinistra ed anche i cittadini e pensare di calmare il fuoco amico minacciando l’ingresso in Giunta di esponenti di altre coalizioni è irrispettoso nei riguardi di tutti. A lui consigliamo di rientrare nel suo recinto politico e di smetterla di brutalizzare i suoi assessori, offrendo uno spettacolo indecente. Il presidente voleva fare una scalata politica che, invece, sta diventando una discesa rovinosa. Se non ha più una maggioranza - concludono i consiglieri di FI - anziché cercare inutilmente di mettere toppe qua e di là, si dimetta e vada a casa”.
“Perché - aggiungono - siamo certi che appartenga al suo nido l’uccellino che sta sussurrando all’orecchio dei giornalisti. E non è una bella figura. Siamo a metà legislatura ed Emiliano è molto diverso da quella immagine ormai lontana da gladiatore: ha deluso i suoi colleghi di centrosinistra ed anche i cittadini e pensare di calmare il fuoco amico minacciando l’ingresso in Giunta di esponenti di altre coalizioni è irrispettoso nei riguardi di tutti. A lui consigliamo di rientrare nel suo recinto politico e di smetterla di brutalizzare i suoi assessori, offrendo uno spettacolo indecente. Il presidente voleva fare una scalata politica che, invece, sta diventando una discesa rovinosa. Se non ha più una maggioranza - concludono i consiglieri di FI - anziché cercare inutilmente di mettere toppe qua e di là, si dimetta e vada a casa”.