Furlan a Bari: "preoccupati da divario Nord-Sud"

BARI - “La crisi ci ha insegnato che l'Italia o cresce tutta o non ce la fa, quindi dobbiamo innanzitutto puntare sugli investimenti per far crescere questo territorio, per renderlo importante anche economicamente, per garantire lo sviluppo economico di tutto il Paese e per dare sbocchi occupazionali ai tanti giovani che il lavoro al Sud non lo trovano e sono costretti ad emigrare, portando in altri paesi la loro intelligenza, la loro voglia di fare, i tanti sacrifici che le famiglie hanno fatto per dare loro la possibilità di studiare”. Così Annamaria Furlan ha analizzato a Bari, nel corso del Consiglio generale della Cisl Puglia, la situazione economica italiana a due velocità e del divario Nord-Sud all’indomani dai dati dell’Istat sul lavoro. I numeri della disoccupazione al Sud Italia – ha aggiunto il Segretario generale della Cisl – continuano a preoccupare: la questione del Mezzogiorno, dell'occupazione, della crescita, dello sviluppo deve essere al centro della ripresa economica del nostro paese”.

Tutti temi trattati nella relazione introduttiva del Segretario pugliese della Cisl, Daniela Fumarola, la quale ha anche parlato di “metodo e merito da cui vogliamo ripartire proponendo alla Regione, agli altri sindacati ed al Partenariato economico sociale un Patto per lo sviluppo, il lavoro e l'occupazione in Puglia, attraverso il quale recuperare tutto il tempo che si è perso, visto che l'interlocuzione con la Regione è stata pressoché vicina allo zero. Ci sono tantissime risorse che possiamo utilizzare e noi – ha aggiunto Fumarola – vogliamo metterle a frutto, capitalizzandole in un progetto su sviluppo ed occupazione aggiuntiva. È inutile fare tanti protocolli, che sono comunque importanti, quando unendo le forze si possono finalizzare le risorse con un'unica voce, la più corposa possibile. Si tratta – ha spiegato – di fare un percorso tutti assieme, perché le opportunità ci sono, le persone chiedono lavoro e per svilupparlo bisogna aprire cantieri e concretizzare gli investimenti pubblici e privati. Con la Regione Puglia – ha concluso Fumarola – abbiamo riaperto i temi del confronto sulla sanità dopo 10 mesi di silenzio, ma stiamo aspettando di essere convocati per la problematica del caporalato, molto presente nel nostro territorio. Poi aziende partecipate, infrastrutture, trasporti e tutto il resto delle attività che noi dobbiamo necessariamente affrontare con la Regione".