di VITTORIO POLITO – Leggo sulla “Gazzetta” del 18 marzo scorso la nota di Antonella Fanizzi con l’assurda proposta del “Soroptimist Club International” di Bari finalizzata a trasformare l’ex “Goccia di Latte” di Piazza Umberto, oggi sede della FIDAS (Federazione Italiana Donatori Sangue), presieduta dalla prof. Rosita Orlandi, che da vari decenni occupa la storica sede, in una ludoteca,
Orbene non si può in nome dei bambini proporre iniziative fuori di ogni logica, “sfrattare” i donatori di sangue che espletano volontariamente un servizio di altissimo valore sociale in una ludoteca. La ludoteca è presente già in Largo 2 giugno, mentre Piazza Umberto dispone di giochi nel giardino per cui diventerebbe solo un doppione.
Il Soroptimist International è una organizzazione per donne di oggi, impegnate in attività professionali e manageriali il cui scopo è quello di creare nel mondo pari opportunità e forti comunità specifiche. Non si capisce bene questa “trasformazione” a favore delle ludoteche.
I donatori di sangue svolgono, come detto, una meritevole azione a favore di tutta la potenziale popolazione che ha bisogno della “goccia di sangue”, per cui trasformare la sede della FIDAS in ludoteca rappresenta solo una soluzione che soddisfa le esigenze di uno sparuto numero di persone.
Il 21 marzo la “Gazzetta del Mezzogiorno” di Bari pubblicava una nota, a firma di Santa Fizzarotti Selvaggi, che faceva un po’ la storia della Palazzina della ex “Goccia di Latte” e della sua fondatrice Ave Fornari Clerici, ma alla fine della nota sposta l’ago della bilancia verso la proposta del Soroptimist Club intesa «…a riportare “La Goccia di Latte” alle sue effettive origini: aiutare a crescere nei valori veri della vita i bambini, germogli del futuro”.
Per quanto riguarda i ‘germogli di vita’, citati dalla stessa Santa Fizzarotti Selvaggi, bisogna ammettere che oggi sono molto pochi, mentre coloro che hanno bisogno della “GOCCIA DI SANGUE” sono tanti, quindi la precedenza spetta alla vita e non al gioco o a qualche bar, come è stato anche proposto da una consigliera comunale. Il primo non dà la vita, il secondo produce solo vizi.
Evidentemente l’autrice della nota non ha considerato che la Palazzina, attualmente è data in locazione, dal Comune di Bari, alla FIDAS (Federazione Italiana Donatori di Sangue), che rappresenta ben 20.000 donatori volontari, i quali con il loro sangue salvano la vita a migliaia di persone senza alcun compenso. Nel 2017, le donazioni hanno prodotto 18.590 unità di sangue, le ludoteche ed i bar nulla.
Alla luce di quanto sopra ritengo che non si può in nome dei bambini proporre iniziative fuori di ogni logica, finalizzate, nel nostro caso, a “sfrattare” i donatori di sangue che espletano volontariamente, come detto, un servizio di altissimo valore sociale, in una ludoteca.
Infine, il giardino di Piazza Umberto è frequentatissimo di extracomunitari nullafacenti che sono lì solo a bighellonare, per non parlare di altri dubbi personaggi che frequentano la zona che certamente non invitano a transitare per quei luoghi, per cui la trasformazione della “Goccia di Latte” in ludoteca sembra proprio una proposta assurda e pretestuosa.
La mia proposta? Bando alle chiacchiere e cambiamo il nome alla Palazzina in “Goccia di Sangue”, che salva la vita.
Orbene non si può in nome dei bambini proporre iniziative fuori di ogni logica, “sfrattare” i donatori di sangue che espletano volontariamente un servizio di altissimo valore sociale in una ludoteca. La ludoteca è presente già in Largo 2 giugno, mentre Piazza Umberto dispone di giochi nel giardino per cui diventerebbe solo un doppione.
Il Soroptimist International è una organizzazione per donne di oggi, impegnate in attività professionali e manageriali il cui scopo è quello di creare nel mondo pari opportunità e forti comunità specifiche. Non si capisce bene questa “trasformazione” a favore delle ludoteche.
I donatori di sangue svolgono, come detto, una meritevole azione a favore di tutta la potenziale popolazione che ha bisogno della “goccia di sangue”, per cui trasformare la sede della FIDAS in ludoteca rappresenta solo una soluzione che soddisfa le esigenze di uno sparuto numero di persone.
Il 21 marzo la “Gazzetta del Mezzogiorno” di Bari pubblicava una nota, a firma di Santa Fizzarotti Selvaggi, che faceva un po’ la storia della Palazzina della ex “Goccia di Latte” e della sua fondatrice Ave Fornari Clerici, ma alla fine della nota sposta l’ago della bilancia verso la proposta del Soroptimist Club intesa «…a riportare “La Goccia di Latte” alle sue effettive origini: aiutare a crescere nei valori veri della vita i bambini, germogli del futuro”.
Per quanto riguarda i ‘germogli di vita’, citati dalla stessa Santa Fizzarotti Selvaggi, bisogna ammettere che oggi sono molto pochi, mentre coloro che hanno bisogno della “GOCCIA DI SANGUE” sono tanti, quindi la precedenza spetta alla vita e non al gioco o a qualche bar, come è stato anche proposto da una consigliera comunale. Il primo non dà la vita, il secondo produce solo vizi.
Evidentemente l’autrice della nota non ha considerato che la Palazzina, attualmente è data in locazione, dal Comune di Bari, alla FIDAS (Federazione Italiana Donatori di Sangue), che rappresenta ben 20.000 donatori volontari, i quali con il loro sangue salvano la vita a migliaia di persone senza alcun compenso. Nel 2017, le donazioni hanno prodotto 18.590 unità di sangue, le ludoteche ed i bar nulla.
Alla luce di quanto sopra ritengo che non si può in nome dei bambini proporre iniziative fuori di ogni logica, finalizzate, nel nostro caso, a “sfrattare” i donatori di sangue che espletano volontariamente, come detto, un servizio di altissimo valore sociale, in una ludoteca.
Infine, il giardino di Piazza Umberto è frequentatissimo di extracomunitari nullafacenti che sono lì solo a bighellonare, per non parlare di altri dubbi personaggi che frequentano la zona che certamente non invitano a transitare per quei luoghi, per cui la trasformazione della “Goccia di Latte” in ludoteca sembra proprio una proposta assurda e pretestuosa.
La mia proposta? Bando alle chiacchiere e cambiamo il nome alla Palazzina in “Goccia di Sangue”, che salva la vita.