Lecce, Andrea Guido si dimette dall'incarico di presidenza della IX Commissione consiliare

LECCE - Il consigliere comunale Andrea Guido si dimette dall'incarico di presidenza della IX Commissione consiliare. Di seguito la dichiarazione:

Rassegno le dimissioni da Presidente della Commissione Ambiente perché da ieri sera, di fatto, la maggioranza in Consiglio Comunale non appartiene più al centro destra leccese ma ad una nuova coalizione frutto della più imbarazzante operazione di trasformismo mai vista prima. Da ieri non si tratta più di un accordo di scopo sancito da un patto di indubbia moralità, ma di una vera e propria nuova maggioranza in Consiglio. Per questo motivo ritengo doveroso rinunciare all’incarico di presidenza della IX Commissione rimettendolo nella mani della nuova maggioranza. Così come è giusto che sia.

Il denominatore comune di ogni azione del governo cittadino leccese, finora, è stato l’istinto di conservazione della poltrona. E loro, Finamore, Gigante e Calò, che non sono stati da meno, meritano assolutamente un posto di diritto nella nuova maggioranza di Palazzo Carafa.

Il tre consiglieri del neo nato gruppo Prima Lecce, infatti, ieri sera, con i loro 3 voti permettevano, alla luce del patto sottoscritto con il Sindaco, che passasse il Bilancio, ma, nella stessa seduta, votavano anche a sfavore dell’unico emendamento che il centro destra leccese - formalmente ancora la loro coalizione - si era permesso di sottoporre all’attenzione della massima assise cittadina.

Lo “scopo” del patto, quindi, è andato a farsi benedire, lasciando il posto ad un’azione che non lascia dubbi in merito al loro nuovo posizionamento politico, a quanto pare definitivo.

Eppure si trattava di un’emendamento importantissimo e di cui avrebbero goduto tantissime famiglie leccesi: era in gioco il servizio pomeridiano degli asili nido comunali.

Grazie a loro, grazie ai 3 consiglieri, Finamore, Calò e Gigante, tutte le mamme lavoratrici leccesi che da tempo chiedevano a gran voce questo aiuto di vitale importanza da parte del Comune dovranno, a loro spese, ancora una volta, rivolgersi altrove. Le strutture municipali del Cerbiatto e del Piccolo Principe, infatti, non potranno più garantire la fascia oraria pomeridiana dal prossimo giugno, non appena ultimeranno le risorse avute dai fondi PAC. E non sarà possibile, inoltre, senza quell’emendamento, neanche l’istituzione delle ulteriori sezioni di asilo nido con fascia oraria 15-20.

Bel danno. Complimenti a tutti.

Io decido di rimanere seduto al mio posto. Nello stesso posto e nella stessa identica posizione in cui mi avete trovato all’indomani della mia elezione. È ovvio, scontato e doveroso, da parte mia, non appoggiare con il mio voto nessun provvedimento che promuoverà un programma che non mi appartiene e che mai ho prospettato a chi mi ha voluto eleggere a suo rappresentante. Questa mia posizione è indice del rispetto che nutro nei confronti dei cittadini che mi hanno votato.

Scelgo di essere affidabile. Scelgo di essere onesto e rispettoso del mandato. Scelgo di mettere innanzi le aspettative riposte in me da più di 1000 leccesi. Scelgo fedeltà all’unico vero Patto per la città che sia degno di questo nome. Quello che ho sottoscritto nell’esatto momento in cui mi sono presentato come candidato condividendo il programma di Mauro Giliberti.

Altri patti, a mio avviso, non possono esistere sotto l’egida della Città di Lecce.

Il vostro inciucio chiamatelo diversamente. Perché l’unica vera ed etica obbligazione che riconosco è quella che ho contratto con i miei elettori. E non quel foglietto volante fotocopiato, vuoto e privo di contenuti specifici, frutto di un imbarazzante copia e incolla di proposizioni mutuabili da qualsiasi anonimo programma di cui la rete è piena e che, tra le altre, non contempla neanche la realizzazione degli interventi chiesti da Finamore, Calò e Gigante. Essi sono, ad oggi, non realizzabili per mancanza di risorse. Ma il tempo solamente, probabilmente, mi potrà dare ragione.

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