LECCE - Sarà straordinaria la partecipazione del Salento alla XXIII Giornata della Memoria e dell'Impegno in Ricordo delle Vittime Innocenti delle Mafie che si svolgerà il 21 marzo prossimo a Foggia.
Più di 25 scuole e oltre 30 realtà coinvolte, 40 pullman di associazioni, gruppi, parrocchie, rappresentanze sindacali, studenti universitari, oltre duemila persone (tra studenti e non) che sfileranno insieme per il tema “Terra. Solchi di verità e giustizia”, titolo che Libera ha scelto quest'anno per la Giornata (dallo scorso anno riconosciuta dal Parlamento Italiano) e che sarà trasmessa dalla Rai a reti unificate la mattina dello stesso giorno a partire dalle 11.00.
“Libera” con i vari coordinamenti provinciali in Italia e in particolare di Puglia, è stata impegnata durante tutto l’anno per l’organizzazione di questa grande mobilitazione di uomini, donne, bambini, che vivranno nella Capitanata momenti di riflessione e di approfondimento, in una terra fortemente colpita dalle organizzazioni criminali, ma anche per marciare e dire “no!” ad ogni ingiustizia sociale e camminare accanto ai familiari delle ormai quasi 1.000 vittime innocenti che Libera ricorda il primo giorno di Primavera di ogni anno.
I nostri giovani studenti porteranno nella città dauna tre alberi simbolici per rappresentare la VERITA', la GIUSTIZIA e la PARTECIPAZIONE. Alberi realizzati dai Licei artistici “Ciardo-Pellegrino” di Lecce, “E. Giannelli” di Parabita (sede di Casarano) e “N. Della Notte” di Poggiardo. Su ogni albero, scritti su fiori e foglie, verranno posizionati dai piccoli delle scuole primarie i nomi delle vittime innocenti di tutte le mafie.
Un coinvolgimento importante quello avvenuto, in questi mesi, nelle scuole salentine anche grazie all’impegno della Consulta provinciale, animata dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Lecce. Sono stati organizzati incontri, seminari e assemblee con la partecipazione di studenti, insegnanti e genitori e gli interventi del Coordinamento provinciale di Libera, i familiari delle vittime di mafia, magistrati e rappresentanti delle forze dell’ordine.
“Don Tonino Bello, grande uomo e profeta del nostro tempo, come ha ricordato don Luigi Ciotti in visita pochi giorni fa in Salento, ha detto: «bisogna alzare la voce quando tutti scelgono un prudente silenzio». La voce – dichiara Emanuele Perlangèli, referente del coordinamento provinciale di Lecce - non è fatta solo di parole ma anche di gesti, di concretezza, di fatti che diventano storie a lieto fine da raccontare, da condividere e da moltiplicare”.
Ecco perché Libera ha scelto di tornare in Puglia, a Foggia – nel 2008 eravamo a Bari, nel 2000 a Casarano – per denunciare la potenza e la ferocia di una mafia solo apparentemente emergente, ma colpevolmente sottovalutata, responsabile di tanti omicidi - il più delle volte impuniti - a carico anche di innocenti. Saremo a Foggia - e in tutta Italia attraverso le circa 4.000 organizzazioni locali o zonali - per ricordare e incoraggiare un’Italia che resiste, fatta di gente perbene, delle associazioni, nelle cooperative, nelle realtà laiche e religiose, o anche di semplici cittadini, ma consapevoli e corresponsabili, che s’impegnano con coscienza per il bene della loro terra e del loro Paese. «È il noi che vince». Parola di don Ciotti.
Più di 25 scuole e oltre 30 realtà coinvolte, 40 pullman di associazioni, gruppi, parrocchie, rappresentanze sindacali, studenti universitari, oltre duemila persone (tra studenti e non) che sfileranno insieme per il tema “Terra. Solchi di verità e giustizia”, titolo che Libera ha scelto quest'anno per la Giornata (dallo scorso anno riconosciuta dal Parlamento Italiano) e che sarà trasmessa dalla Rai a reti unificate la mattina dello stesso giorno a partire dalle 11.00.
“Libera” con i vari coordinamenti provinciali in Italia e in particolare di Puglia, è stata impegnata durante tutto l’anno per l’organizzazione di questa grande mobilitazione di uomini, donne, bambini, che vivranno nella Capitanata momenti di riflessione e di approfondimento, in una terra fortemente colpita dalle organizzazioni criminali, ma anche per marciare e dire “no!” ad ogni ingiustizia sociale e camminare accanto ai familiari delle ormai quasi 1.000 vittime innocenti che Libera ricorda il primo giorno di Primavera di ogni anno.
I nostri giovani studenti porteranno nella città dauna tre alberi simbolici per rappresentare la VERITA', la GIUSTIZIA e la PARTECIPAZIONE. Alberi realizzati dai Licei artistici “Ciardo-Pellegrino” di Lecce, “E. Giannelli” di Parabita (sede di Casarano) e “N. Della Notte” di Poggiardo. Su ogni albero, scritti su fiori e foglie, verranno posizionati dai piccoli delle scuole primarie i nomi delle vittime innocenti di tutte le mafie.
Un coinvolgimento importante quello avvenuto, in questi mesi, nelle scuole salentine anche grazie all’impegno della Consulta provinciale, animata dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Lecce. Sono stati organizzati incontri, seminari e assemblee con la partecipazione di studenti, insegnanti e genitori e gli interventi del Coordinamento provinciale di Libera, i familiari delle vittime di mafia, magistrati e rappresentanti delle forze dell’ordine.
“Don Tonino Bello, grande uomo e profeta del nostro tempo, come ha ricordato don Luigi Ciotti in visita pochi giorni fa in Salento, ha detto: «bisogna alzare la voce quando tutti scelgono un prudente silenzio». La voce – dichiara Emanuele Perlangèli, referente del coordinamento provinciale di Lecce - non è fatta solo di parole ma anche di gesti, di concretezza, di fatti che diventano storie a lieto fine da raccontare, da condividere e da moltiplicare”.
Ecco perché Libera ha scelto di tornare in Puglia, a Foggia – nel 2008 eravamo a Bari, nel 2000 a Casarano – per denunciare la potenza e la ferocia di una mafia solo apparentemente emergente, ma colpevolmente sottovalutata, responsabile di tanti omicidi - il più delle volte impuniti - a carico anche di innocenti. Saremo a Foggia - e in tutta Italia attraverso le circa 4.000 organizzazioni locali o zonali - per ricordare e incoraggiare un’Italia che resiste, fatta di gente perbene, delle associazioni, nelle cooperative, nelle realtà laiche e religiose, o anche di semplici cittadini, ma consapevoli e corresponsabili, che s’impegnano con coscienza per il bene della loro terra e del loro Paese. «È il noi che vince». Parola di don Ciotti.