Politiche: M5s a valanga (32%), centrodestra al 37%, Pd sotto il 20%

Grande exploit del M5S, primo partito, con il centrodestra prima coalizione in questa tornata elettorale che consegna all'Italia la conferma delle previsioni della vigilia, comprese quelle sui timori di una prevedibile ingovernabilità. Con due corollari: un Pd marginale e una guerra all'ultimo voto tra Matteo Salvini, al momento vincente, e Silvio Berlusconi.

DI MAIO: "AL VIA TERZA REPUBBLICA" - Stando agli ultimi dati ufficiali per la Camera i 5 Stelle toccano il 32%, Salvini arriva ad un punto percentuale dai dem (19% il Pd, 18% la Lega), Forza Italia è al 13,9% e Fdi al 4,3% (con un 36,2% che fa del centrodestra la coalizione vincente ma lontana dalla maggioranza di governo), Leu è al 3,3% e la Bonino al 2,6%, ad un passo dalla soglia dell'autonomia del 3%. Dati che sostanzialmente si replicano al Senato, dove devono essere scrutinate ancora 5 mila sezioni su 61.401.

(ANSA)
"E' una bella giornata, nonostante la pioggia": così Luigi Di Maio poco essere uscito dalla sua abitazione a Roma. "E' un dato storico ed è stata un'emozione indescrivibile", ha aggiunto salendo sull'auto bianca venuta a prenderlo.

"Oggi inizia la Terza Repubblica e sarà una Repubblica dei cittadini italiani", ha aggiunto Di Maio. "Questo è un risultato post-ideologico, che va al di là degli schemi di destra e sinistra: riguarda i grandi temi irrisolti della nazione. Insomma - ripete - temi, non ideologie".


In attesa che la parola passi al Colle, oggi a parlare saranno i big. Grillo si precipita a Roma per condividere con Di Maio il trionfo direttamente nella capitale; Salvini è invece atteso alle 11 a via Bellerio per una conferenza stampa dove sarà importante soppesare ogni singola parola per capire se sterzerà verso l'M5S dopo aver reclamato la leadership del centrodestra. Sempre dal fronte del centrodestra, si dovrà attendere questo pomeriggio (alle 15) la lettura del voto di Giorgia Meloni.

I DATI FINALI - Alla Camera, dove lo scrutinio ha raggiunto il 55%, il centrodestra segna un 36,91% con la Lega primo partito della coalizione (18,58%), seguito da Forza Italia (13,48%), FdI (4,26%) e Noi con l'Italia-Udc (1,22%). M5S è al 31,12%, mentre il centrosinistra è al 24,23% (Pd 19,73%, +Europa 2,77%, Italia Europa Insieme 0,57%, Svp 0,54% e Civica Popolare 0,47%). LeU 3,55%. Al Senato, dove lo spoglio ha raggiunto il 73%, centrodestra al 37,47% (Lega 18,42%, Fi 14,17%, FdI 4,24%, Noi con l'Italia-Udc 1,17%), M5S al 31,23%, centrosinistra al 23,85% (Pd 19,78%, +Europa 2,47%, Italia Europa Insieme 0,54%, Svp e Civica Popolare 0,49%). LeU è al 3,36%.

M5S ESULTA: NOI PILASTRO PROSSIMA LEGISLATURA - "Chiaramente i primi dati dobbiamo prenderli con la giusta cautela ma se i risultati fossero confermati ci ritroveremmo di fronte ad un dato straordinario, anzi storico. C'è un elemento certo che emerge da questi dati, ovvero che il M5S sarà il pilastro della prossima legislatura". A dichiararlo Alfonso Bonafede, deputato uscente e candidato ministro alla Giustizia del M5S.

MEDIA STRANIERI: ITALIA SENZA MAGGIORANZA - Gli exit poll delle politiche italiane tengono banco sui siti dei media, da El Pais a Sky News, da Le Monde al Guardian. Tutti riportano la vittoria della coalizione di centrodestra nel suo insieme sottolineando tuttavia che il Movimento 5 Stelle è il primo partito. Tuttavia è diffusa la lettura di un "hung parliament", ovvero di un 'Parlamento appeso' senza una maggioranza per governare. "Le elezioni italiane consegnano un parlamento appeso", twitta anche la Reuters.

Dà una lettura identica della situazione la Bbc, che parla di "parlamento appeso con gli anti-establishment del M5S primo partito e la coalizione di centrodestra in testa". "La coalizione di centrodestra in testa nel voto italiano, ma la maggioranza è incerta secondo gli exit poll", cinguetta l'Afp, mentre il quotidiano spagnolo El Pais evidenzia che "la coalizione di Berlusconi è in testa ai sondaggi che segnalano il Movimento 5 Stelle come il partito più votato".
(ANSA)
SICILIA: M5S VOLA AL 50%, CDX AL 30% - La Sicilia si conferma come la roccaforte del M5S. Mentre lo scrutinio va a rilento (metà dei seggi nella circoscrizione Sicilia 1 alla Camera e un terzo in quella Sicilia 2), nell'isola i pentastellati si avvicinano addirittura alla maggioranza assoluta, con il 48% dei voti ed è prevedibile che farà il pieno di seggi anche nell'uninominale.

La coalizione di centrodestra si attesta invece attorno al 30%, con Forza Italia al 20%-21% e la Lega che ottiene comunque un buon risultato tra il 5-6%. In caduta libera invece il centrosinistra, con un risultato tra il 14 e il 15%, mentre Leu supera a fatica la soglia del 3%.

(ANSA)
PD, RENZI SI DIMETTE: "AL VIA NUOVA FASE" - Renzi dopo la debacle delle politiche lascia. "Come sapete e come è doveroso, mi pare che abbiamo riconosciuto con chiarezza che si tratta di una sconfitta netta, una sconfitta che ci impone di aprire una pagina nuova all'interno del Pd". A dichiararlo il segretario Pd al Nazareno che annuncia, come anticipato dal Giornale di Puglia, le dimissioni da segretario del Partito Democratico. "E' ovvio che io debba lasciare la guida del partito democratico", ha aggiunto l'ex premier.

"Avevamo detto no a un governo con gli estremisti, non abbiamo cambiato idea". "Non c'è nessuna fuga. Terminata la fase dell'insediamento del Parlamento - ha detto ancora - e della formazione del governo, io farò un lavoro che mi affascina: il senatore semplice, il senatore di Firenze, Scandicci, Insigna e Impruneta".  Serve "un congresso che a un certo punto permetta alla leadership di fare ciò per cui è stato eletto. Non un reggente scelto da un 'caminetto', ma un segretario scelto dalle primarie", ha aggiunto.

"Diciamo tre no: no agli inciuci, no ai caminetti: l'elemento costitutivo del Pd sono le primarie, no agli estremisti'.

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