Sammarco (Dvm): "Educazione, una tradizione millenaria da rigenerare guardando alle sfide del futuro"
BARI - Cosimo Sammarco, candidato nel collegio di Taranto, presenta uno dei punti principali del Programma di Dieci Volte Meglio.
L’onda tecnologica che travolgerà a medio termine la nostra società, avrà un risvolto importante e non trascurabile anche sul piano dell’educazione e istruzione. Chi oggi ha vent’anni prima di compierne quaranta avrà fatto diciotto lavori diversi di nove ancora non esistono. Nonostante l’eccellenza della tradizione culturale del nostro Paese, oggi la scuola e l’università non riescono a garantire agli studenti una preparazione adatta ad affrontare le sfide del mondo del lavoro e de futuro.
Noi proponiamo una completa rivisitazione del modello educativo adattandolo alle nuove tecnologie che in apparenza spostano il focus sulle macchine ma in realtà richiedono capacità critica, flessibilità, curiosità e resilienza. Rafforzeremo lo studio dell’inglese, introducendo il bilinguismo in tutte le scuole a partire dalla scuola materna, oltre all’esercizio della filosofia, intesa come propedeutica allo sviluppo del pensiero critico, fin dalla scuola elementare. Uniformeremo, in maniera effettiva e sul piano delle risorse, i programmi attuali puntando ad una apertura prolungata delle scuole, in collegamento con il territorio.
L’innovazione in corso offrirà grandi opportunità per i giovani con l’adeguata preparazione: obbiettivo del programma è quello di incrementare le competenze dei nostri studenti negli asset STEM e Coding fin dalla scuola primaria. Ciò ci consentirà di raggiungere la media europea nei prossimi cinque anni oltre che di eliminare il divario di genere che vede le ragazze meno stimolate e meno orientate verso queste materie a causa di un retaggio socio-culturale colmabile con iniziative a loro dedicate. Area tematica sviluppabile grazie ad un approccio didattico inclusivo come la didattica capovolta.
Infine, è necessario restituire alle Università il ruolo strategico nella formazione e nella ricerca, elementi fondamentali per una ripresa economica, sociale e politica del Paese. Per questo è necessario un approccio fortemente meritocratico che permetta l’accesso ai corsi di studio indipendentemente dalle risorse economiche dello studente. Ci impegniamo ad aumentare i fondi destinati alla ricerca di base e alla valorizzazione del titolo di dottorato nel mondo accademico e imprenditoriale.
L’onda tecnologica che travolgerà a medio termine la nostra società, avrà un risvolto importante e non trascurabile anche sul piano dell’educazione e istruzione. Chi oggi ha vent’anni prima di compierne quaranta avrà fatto diciotto lavori diversi di nove ancora non esistono. Nonostante l’eccellenza della tradizione culturale del nostro Paese, oggi la scuola e l’università non riescono a garantire agli studenti una preparazione adatta ad affrontare le sfide del mondo del lavoro e de futuro.
Noi proponiamo una completa rivisitazione del modello educativo adattandolo alle nuove tecnologie che in apparenza spostano il focus sulle macchine ma in realtà richiedono capacità critica, flessibilità, curiosità e resilienza. Rafforzeremo lo studio dell’inglese, introducendo il bilinguismo in tutte le scuole a partire dalla scuola materna, oltre all’esercizio della filosofia, intesa come propedeutica allo sviluppo del pensiero critico, fin dalla scuola elementare. Uniformeremo, in maniera effettiva e sul piano delle risorse, i programmi attuali puntando ad una apertura prolungata delle scuole, in collegamento con il territorio.
L’innovazione in corso offrirà grandi opportunità per i giovani con l’adeguata preparazione: obbiettivo del programma è quello di incrementare le competenze dei nostri studenti negli asset STEM e Coding fin dalla scuola primaria. Ciò ci consentirà di raggiungere la media europea nei prossimi cinque anni oltre che di eliminare il divario di genere che vede le ragazze meno stimolate e meno orientate verso queste materie a causa di un retaggio socio-culturale colmabile con iniziative a loro dedicate. Area tematica sviluppabile grazie ad un approccio didattico inclusivo come la didattica capovolta.
Infine, è necessario restituire alle Università il ruolo strategico nella formazione e nella ricerca, elementi fondamentali per una ripresa economica, sociale e politica del Paese. Per questo è necessario un approccio fortemente meritocratico che permetta l’accesso ai corsi di studio indipendentemente dalle risorse economiche dello studente. Ci impegniamo ad aumentare i fondi destinati alla ricerca di base e alla valorizzazione del titolo di dottorato nel mondo accademico e imprenditoriale.