Servizio mense ospedaliere, Perrini: "Ma che fine fanno i 1.200 lavoratori e le cucine ristrutturate spendendo 4 milioni?"
BARI - Il vicepresidente della seconda Commissione e consigliere regionale di Direzione Italia-Noi con l’Italia, Renato Perrini, ha da sempre molte perplessità sulla nuova gara. "Oggi a Bari in II Commissione abbiamo ascoltato chi rappresenta i lavoratori delle mense ospedaliere delle Asl pugliesi, ma avremmo voluto che a sentirli fossero anche il presidente Emiliano e la struttura dirigenziale che sta gestendo le procedure, anche perché qui parliamo in totale di 1.200 lavoratori che non conoscono quale sarà il loro futuro".
"La Regione Puglia - prosegue Perrini - sta spingendo verso una gestione unica del servizio che onestamente non mi ha mai convinto. Più volte infatti ho chiesto trasparenza in merito all'affidamento del servizio in esclusiva. Ma le mie perplessità dipendono anche dal fatto che negli ultimi anni sono stati spesi in totale 4 milioni di euro per ammodernizzare e rendere perfettamente funzionanti le cucine degli ospedali di Martina Franca, Castellaneta e Massafra. In pratica alla luce delle scelte che oggi vuole fare la Regione Puglia si tratterebbe di soldi buttati?".
"Aggiungo anche che proprio per il particolare tipo di utenza a cui il sevizio è rivolto, è necessario mantenere alto lo standard di qualità. Per me quindi restano due le priorità, sulle quali non accetterò compromessi: tutelare i dipendenti dei centri di cottura e i loro contratti, e mantenere un servizio di ristorazione che garantisca pasti fatti al momento e cotti in strutture vicine all'utenza", conclude.
"La Regione Puglia - prosegue Perrini - sta spingendo verso una gestione unica del servizio che onestamente non mi ha mai convinto. Più volte infatti ho chiesto trasparenza in merito all'affidamento del servizio in esclusiva. Ma le mie perplessità dipendono anche dal fatto che negli ultimi anni sono stati spesi in totale 4 milioni di euro per ammodernizzare e rendere perfettamente funzionanti le cucine degli ospedali di Martina Franca, Castellaneta e Massafra. In pratica alla luce delle scelte che oggi vuole fare la Regione Puglia si tratterebbe di soldi buttati?".
"Aggiungo anche che proprio per il particolare tipo di utenza a cui il sevizio è rivolto, è necessario mantenere alto lo standard di qualità. Per me quindi restano due le priorità, sulle quali non accetterò compromessi: tutelare i dipendenti dei centri di cottura e i loro contratti, e mantenere un servizio di ristorazione che garantisca pasti fatti al momento e cotti in strutture vicine all'utenza", conclude.