(ANSA) |
La manifestazione è stata animata da interventi di medici, tecnici ed imprenditori che invocano al sindaco di utilizzare tutti i mezzi a sua disposizione per la tutela della salute, anche attuando soluzioni estreme come lo spegnimento degli impianti.
LABRIOLA (FI): "IN PIAZZA A TARANTO RABBIA, DOLORE E PAURA" - “Le famiglie e le associazioni di cittadini che sono scese in piazza stamane a Taranto per manifestare contro il gravissimo rischio rappresentato dall’Ilva, hanno affermato un concetto sacrosanto: i valori sanciti dalla Costituzione devono essere tutelati e garantiti anche nel capoluogo ionico, cosa che da troppo tempo non accade. La città muore, insieme ai suoi abitanti, giorno dopo giorno. Ambiente, salute e diritti sono stati ripetutamente violati, sacrificati, da un governo che non é stato in grado di dirimere una situazione certamente complessa, ma superabile con impegno e buon senso. Chi ha sbagliato in passato deve pagare, così come l’immunita’ penale riservata ai futuri proprietari dell’acciaieria dovrà essere rimossa. Su Ilva non sia più consentito sbagliare, o a pagare saranno sempre i più deboli”, così l’onorevole Vincenza Labriola di Forza Italia.