Vertice del centrodestra per evitare in extremis la rottura. Veti su Fraccaro, "torna" Fico

(ANSA)
ROMA - Si è svolto stamattina alle 9 un vertice a palazzo Grazioli tra Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Il tentativo è quello di evitare in extremis la spaccatura del centrodestra. Già nella serata di ieri la leader di FdI aveva chiesto un vertice per provare a superare le divisioni. Vertice anche dello "stato maggiore del M5S" all'Hotel Forum.

"Abbiamo proposto Riccardo Fraccaro. Loro hanno posto un veto su Fraccaro e lui ha deciso di fare un passo indietro per il bene del movimento. Con lui abbiamo tutti un debito". Lo afferma Luigi Di Maio all'assemblea del M5S che rilancia Roberto Fico.

Si riparte alle 10,30: quarta votazione a Montecitorio, al Senato la terza.

(Anna Maria Bernini. ANSA)
E' andata avanti per tutta la serata di ieri la trattativa per eleggere i presidenti delle Camere. Matteo Salvini ha annunciato al Senato lo strappo nel centrodestra: la Lega, già nella seconda votazione a Palazzo Madama, ha votato per l'azzurra Anna Maria Bernini e lo farà anche domani, alla terza votazione.

Una decisione, spiega, presa per 'senso di responsabilità', con l'obiettivo di 'uscire dal pantano' nel quale il nuovo Parlamento è finito già alla prima seduta. Silvio Berlusconi decide di convocare a Palazzo Grazioli lo stato maggiore del partito per fare il punto della situazione: 'Voti Lega a Bernini rompono coalizione. Smaschera progetto governo Lega - M5s', dice Silvio Berlusconi.

(ANSA)
Fumata nera nell'Aula della Camera anche alla seconda votazione per eleggere il presidente. Nessuno ha raggiunto il quorum dei due terzi dei votanti, contando anche le schede bianche, richiesto dal regolamento al secondo ed al terzo scrutinio. Servirà una nuova votazione, la terza. Il quorum rimarrà anche in questo nuovo scrutinio quello dei 2/3 dei votanti, contando anche le schede bianche.

Intanto si spacca il centrodestra con l'annuncio di Matteo Salvini: 'Votiamo Bernini per senso di responsabilità verso il centrodestra ed il paese'.

In mattinata si è registrata la prima fumata nera nell'Aula della Camera dei deputati alla prima votazione per eleggere il presidente. Nessuno dei nomi ha raggiunto la maggioranza dei due terzi dei componenti l'Assemblea, ovvero 420 voti, richiesta al primo scrutinio. Servirà una nuova votazione.

Dopo l'ingarbugliarsi della trattativa Pd, M5s, Fi e Lega hanno deciso di votare scheda bianca. Per il secondo e terzo scrutinio il regolamento abbassa il quorum ai 2/3 dei votanti, contando anche le schede bianche.

"Il M5s sbaglia a porre veti, ma sbaglia anche chi si arrocca su un solo nome: ognuno di noi, in questo momento deve parlare con tutti e mettersi di lato di qualche centimetro, noi della Lega ci siamo messi di lato di un chilometro...", dichiara Matteo Salvini.

In una nota di Forza Italia si conferma che gli azzurri al terzo scrutinio del Senato voteranno per Paolo Romani.

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