BARI - La quinta edizione di Bari del World Press Photo, l’esposizione delle migliori fotografie del mondo, è inaugurata dal premio Pulitzer nel fotogiornalismo Ryan M. Kelly nello Spazio Murat, in piazza del Ferrarese (la mostra resterà aperta al pubblico fino al 27 maggio). Il momento sarà accompagnato dalla voce di Paola Arnesano e dalla musica di Carlo Maria Barile (piano) che, sotto la direzione artistica musicale della docente Annamaria Sallustio del Conservatorio "N.Piccinni" di Bari, eseguiranno composizioni del repertorio jazz tradizionale americano di autori quali Duke Ellington, Sonny Rollins e George Gershwin.
Con Roma, Siviglia e Lisbona Bari rientra nelle prime quattro città al mondo che ospitano l’esposizione, dopo Amsterdam.
La fotografia di Kelly ritrae un’auto, guidata da un suprematista bianco che investe la folla a Charlottesville, in Virginia il 12 agosto del 2017. Il fotografo del Daily Progress, Ryan M. Kelly si trovava lì per documentare la protesta contro il grande raduno degli estremisti di destra a Charlottesville. Uno stridìo di ruote sull’asfalto: “Quella è stata l’unica indicazione che stava succedendo qualcosa fuori dall’ordinario – racconta il fotografo - Nel momento in cui l’auto mi ha superato, ho afferrato la macchina fotografica e l’ho seguita con l’obiettivo, scattando quante più foto possibile. È stato un puro riflesso. Anni di esperienza nel fotogiornalismo mi avevano preparato a lavorare d'istinto. Non è stato uno scatto studiato ma di reazione”.
La notizia della vittoria del Pulitzer è arrivata il 16 aprile scorso mentre Ryan M. Kelly si trovava sull’aereo di ritorno da Amsterdam, dove era andato a ritirare il premio World Press Photo.
La mostra si tiene in 100 città in 45 paesi diversi. Un appuntamento, quello con l'eccellenza del fotogiornalismo internazionale, diventato ormai una tappa fissa della primavera barese grazie all’impegno di Cime di Vito Cramarossa e al sostegno degli sponsor tecnici: Aeroporti di Puglia, Multicinema Galleria, Presìdi del Libro, Spazio eventi, Bigood catering biosolidale e Oscar. La realtà barese, specializzata in promozione e organizzazione di eventi culturali, è divenuta negli anni uno dei principali exhibition partner della Fondazione olandese con l'organizzazione di altre tre tappe della mostra: Palermo (14 settembre 2018), Torino (12 ottobre 2018) e Napoli (24 novembre 2018).
Nello Spazio Murat di Bari, scelto anche quest'anno per ospitare l'esposizione, gli spettatori potranno ammirare le 133 foto esposte, tra cui spicca naturalmente, per posizionamento, colori e costruzione l'immagine vincitrice del WPP 2018 di Rolando Schemidt che ritrae un ragazzo venezuelano avvolto dalle fiamme con una maschera antigas sul viso, una t-shirt bianca e sullo sfondo un muro di mattoni rossi con la piccola scritta nera “Paz” (Pace). Al momento dello scatto, Ronaldo Schemidt, fotografo dell’agenzia Afp, si trovava in Venezuela proprio per documentare le proteste contro il presidente Maduro.
Immagini potenti, iconiche che hanno mutato negli anni lo stile e le regole del fotogiornalismo dettandone i nuovi standard e scrivendo intere pagine di storia della fotografia. Immagini che raccontano le grandi notizie dell’anno passato: dalla crisi dei Rohingya all'orrore di Boko Haram, dal Venezuela di Maduro alla battaglia di Mosul fino alla strage di Londra.
Ben 73.044 le foto in lizza per il premio, presentate da 4.548 fotografi provenienti da 125 diversi Paesi. Dopo un intenso lavoro di analisi la giuria, presieduta da Magdalena Herrera, responsabile della sezione fotografica della rivista Geo in Francia, è arrivata a definire i 46 finalisti in lizza per le diverse categorie in gara. Nella capitale olandese lo scorso 12 aprile sono stati svelati i 150 scatti vincitori della 61esima edizione che saranno esposti a Bari dal 27 aprile al 27 maggio.
All’inaugurazione di venerdì 27 aprile (apertura al pubblico ore 20.00, chiusura ore 22.00), ospitata all'interno dello Spazio Murat (piazza del Ferrarese 1), interverranno Michele Emiliano, presidente Regione Puglia, Antonio Decaro, sindaco di Bari, Vito Cramarossa, organizzatore del World Press Photo Bari, e Ryan M. Kelly, premio Pulitzer per il fotogiornalismo 2018.
Come ogni anno, inoltre, durante l'esposizione, ci saranno incontri di approfondimento sul mondo del fotogiornalismo. Relatori sono fotoreporter di fama internazionale, per la maggior parte vincitori del WPP, ospitati nel capoluogo pugliese. Ogni Sabato alle ore 17.00 è in programma una public lecture. Si inizia domani, sabato 28 aprile con Kelly (di seguito il calendario completo degli eventi in programma per il 2018).
ITALIANI IN GARA
Cinque gli italiani in gara nelle diverse categorie, Giulio Di Sturco, Luca Locatelli, Francesco Pistilli, Fausto Podavini e Alessio Mamo. Tutti hanno ottenuto un riconoscimento durante la cerimonia entrando così a far parte del gruppo dei vincitori del World Press Photo 2018. Si tratta di Alessio Mamo, fotografo freelance siciliano, secondo nella categoria People. Laureato in chimica, al laboratorio ha preferito la macchina fotografica che l’ha portato in giro per il mondo. A luglio dello scorso anno ha realizzato un reportage sull’ospedale di chirurgia ricostruttiva di Medici Senza Frontiere ad Amman, in Giordania. Qui ha incontrato Manal, una bambina di 11 anni sfigurata dalle bombe in Iraq e ha scattato una sua fotografia mentre indossa la maschera che le protegge la pelle del viso. Luca Locatelli, fotografo, artista, documentarista di base a Milano, è specializzato nel ritrarre l’ambiente. La nomination e il secondo posto al Word Press Photo 2018 sono arrivate per lui proprio nella categoria Environment, dedicata all'impatto umano sull'ambiente. La sua foto Hunger Solutions immortala una casa tra le serre e documenta alcune innovative pratiche agricole olandesi che hanno ridotto la dipendenza dall'acqua riducendo anche la necessità di ricorrere a pesticidi e antibiotici per fertilizzare i campi. Fausto Podavini, fotografo romano che collabora con numerose ONG, soprattutto in Africa ha conquistato il secondo posto nella sezione Long-Term Projects. La sua fotografia, Omo Change, arriva dalle rive del fiume Omo, in Etiopia. L'italiano ritrae in questo scatto bambini che giocano nella sabbia sulle rive del fiume Omo, uno dei più importanti per la vita dei Karo, popolazione che dipende dalle acque del fiume per il cibo e la fertilità della terra. E ancora, Giulio di Sturco, romano di nascita vive tra Londra e l’Asia, in particolare la Thailandia. Qui ha scattato More Than a Woman, la fotografia che gli ha procurato il secondo premio Contemporary Issues. Lo scatto ritrae il dottor Suporn Watanyusakul mentre mostra alla paziente Olivia Thomas i suoi nuovi organi genitali, dopo l'intervento di cambio di sesso eseguito nell'ospedale di Chonburi, nei pressi di Bangkok, meta di turismo per la chirurgia a basso costo. L’ultimo italiano premiato è stato Francesco Pistilli, reporter freelance originario de L’Aquila impegnato per lo più nel lavoro di reportage politico, sociale e ambientale. A lui è andato il terzo posto nella sezione General News con la sua foto Lives in Limbo. Dalla Sierra Leone, all’Uruguay, all’Egitto Pistilli arriva in Serbia dove immortala il viaggio disperato dei migranti verso l’Europa, bloccati dalla chiusura della frontiera sulla rotta balcanica e costretti ad affrontare il gelido inverno di Belgrado. Queste “case” di fortuna lo hanno portato alla nomination e al premio.
Per diventare World Press Photo of the Year lo scatto non deve essere solo una "buona fotografia" tecnicamente parlando, ma deve saper raccontare il mondo e le sue evoluzioni racchiuse in quell'istante immortalato e coinvolgendo l'osservatore e le sue emozioni. Una più bella dell'altra, le foto selezionate per questa mostra sono da sempre lo specchio del mondo. Una luce accesa sulla quotidianità , anche quella più lontana, con storie e protagonisti spesso difficile da raccontare in altro modo. Sono Immagini che restituiscono alla conoscenza eventi, momenti che altrimenti resterebbero nel silenzio.
EVENTI COLLATERALI
Sabato 28 aprile ore 17.00
Public Lecture con Ryan Kelly, vincitore WPP 2018 categorie e Premio Pulitzer fotogiornalismo 2018.
Ryan M. Kelly è stato un membro staff di fotoreporter al Daily Progress di Charlottesville per quattro anni, dal 2013 al 2017.
Il raduno di Unite the Right e le relative conseguenze hanno segnato il suo ultimo incarico al giornale, prima che lui e sua moglie si trasferissero a Richmond. Continua a occuparsi di notizie e sport sia a Richmond che a Charlottesville come libero professionista.
Ha vinto premi come Pictures of the Year International, National Press Photographers Association, College Photographer of the year, e Virginia News Photographers Association.
Giovedì 3 maggio ore 18.30
Reading letterario a cura dei Presidi del Libro
Sabato 5 maggio ore 17.00
Public Lecture con Pierpaolo Cito, finalista al Premio Pulizer 2007.
Nel 1997 inizia la sua collaborazione con l'agenzia internazionale Associated Press. Ha coperto i conflitti in Montenegro e Kosovo, Etiopia, Striscia di Gaza, Territori Occupati e Israele, Iraq, Libano, Afghanistan, Libia. Le sue foto, grazie alla Associated Press, sono state pubblicate dalle principali testate giornalistiche del mondo.
Ha ricevuto, tra gli altri premi, un riconoscimento dalla NPPA (National Press Photographers Association) negli USA per il suo lavoro sull'eruzione dell'Etna nel 2001. Lo stesso lavoro è poi stato pubblicato dalla rivista TIME tra le "Foto dell'anno 2001".
Nel 2007 è finalista al Premio Pulizer con una foto sul conflitto tra Israele e Hezbollah.
Sabato 12 maggio ore 17.00
Public Lecture con Francesco Pistilli, vincitore WPP 2018 per aver documentato l'inasprimento della cosiddetta rotta balcanica verso l'Unione europea, bloccando migliaia di rifugiati che tentavano di viaggiare attraverso la Serbia per cercare una nuova vita in Europa.
Attualmente Pistilli si occupa di reportage e ritrattistica editoriale trattando contenuti politici, sociali e ambientali. Ha lavorato in Sierra Leone, Repubblica Centrafricana, Sudan, Senegal, Filippine, India, Brasile, Palestina, Costa Rica, Uruguay, Egitto, Ungheria, Grecia, Argentina, Indonesia e Turchia.
Il lavoro di Pistilli è stato pubblicato e distribuito ampiamente su riviste internazionali e nazionali tra cui TIME, New York Times, BBC, M le magazine du Monde.
Giovedì 17 maggio ore 18.30
Reading letterario a cura dei Presidi del Libro
Venerdì 18 maggio ore 17.00
Public Lecture con Antonio Gibotta, vincitore WPP 2017 per la categoria Persone con il progetto “Enfarinat” e Sony Awards 2018.
Negli ultimi anni ha esposto a New York e a Bruxelles, e ancora, in Francia, Cina, e in Italia. Ha vinto numerosi premi, tra cui FIOF, Pictures of the Year International e World Press Photo. Nell'ottobre 2014, il National Geographic ha inserito una sua fotografia nel libro Stunning Photographs e due anni dopo, nel 2016, la sua storia è stata una delle 21 storie multimediali presentate al 5° Festival LUMIX per il fotogiornalismo giovanile in Germania.
Sabato 19 maggio ore 17.00
Public Lecture con Paul Lowe, quattro volte vincitore del World Press Photo Contest (1993 - 1995 - 1996 - 2001). Docente senior in fotografia e fotogiornalista pluripremiato, Paul Lowe è, dal 2004, direttore generale del corso di Master in fotogiornalismo e fotografia documentaria presso il London College of Communication.
Ha coperto le più importanti notizie in tutto il mondo, tra cui la caduta del muro di Berlino, l'uscita di Nelson Mandela, il conflitto nell'ex Jugoslavia e la distruzione di Grozny, 10 anni di guerra e situazione postbellica in Bosnia.
Understanding Photojournalism, la sua ultima pubblicazione che verrà presentata durante l'incontro di lunedì 21 maggio alle ore 17.30 presso Spazio Murat, esplora l'interfaccia tra teoria e pratica al centro del fotogiornalismo, mappando le domande critiche che i fotoreporter e gli editor di immagini si pongono nella loro pratica quotidiana.
Delineando la storia e la teoria del fotogiornalismo, questo libro spiega il suo sviluppo storico e contemporaneo; chi crea, seleziona e fa circolare le immagini e l'etica, l'estetica e la politica della pratica.
A cura di F.project Scuola di Fotografia e Cinematografia, Spazio Murat e Slideluck Editorial.
Giovedì 24 maggio ore 18.30
Reading letterario a cura dei Presidi del Libro
Sabato 26 maggio ore 17.00
Public Lecture con Alessio Mamo, vincitore WPP 2018 con il suo ritratto di Manal.
Alessio Mamo è un fotografo freelance siciliano di base a Catania. Con una laurea in chimica, nel 2007 si è nuovamente laureato in fotografia all'Istituto Europeo di Design di Roma. Nel 2008 ha iniziato la sua carriera nel fotogiornalismo concentrandosi su temi sociali, politici ed economici contemporanei. Alessio documenta le questioni relative allo spostamento e alla migrazione dei rifugiati a partire dalla Sicilia, estendendo di recente il proprio interesse anche al Medio Oriente.
Domenica 27 maggio ore 18.00
Serata conclusiva con la proiezione delle foto vincitrici di 63 anni di World Press Photo e la particepiazione del fotoreporter Alessio Mamo vincitore WPP 2018.
LA SCHEDA
World Press Photo 2018 - Bari
Dal 27 aprile al 27 maggio 2018 (Spazio Murat, Bari)
Orari
Lun - Gio 10.00 - 20.00
Ven - Sab 10.00 - 22.00
Dom: 10.00 - 20.00
27 aprile 2018
- Inaugurazione ore 18.30
- Apertura al pubblico dalle 20.00
EVENTI COLLATERALI
I Giovedì con i Presidi del Libro: Reading letterario a cura dei Presidi del Libro ore 18.30 (3 maggio, 17 maggio, 24 maggio).
Con Roma, Siviglia e Lisbona Bari rientra nelle prime quattro città al mondo che ospitano l’esposizione, dopo Amsterdam.
La fotografia di Kelly ritrae un’auto, guidata da un suprematista bianco che investe la folla a Charlottesville, in Virginia il 12 agosto del 2017. Il fotografo del Daily Progress, Ryan M. Kelly si trovava lì per documentare la protesta contro il grande raduno degli estremisti di destra a Charlottesville. Uno stridìo di ruote sull’asfalto: “Quella è stata l’unica indicazione che stava succedendo qualcosa fuori dall’ordinario – racconta il fotografo - Nel momento in cui l’auto mi ha superato, ho afferrato la macchina fotografica e l’ho seguita con l’obiettivo, scattando quante più foto possibile. È stato un puro riflesso. Anni di esperienza nel fotogiornalismo mi avevano preparato a lavorare d'istinto. Non è stato uno scatto studiato ma di reazione”.
La notizia della vittoria del Pulitzer è arrivata il 16 aprile scorso mentre Ryan M. Kelly si trovava sull’aereo di ritorno da Amsterdam, dove era andato a ritirare il premio World Press Photo.
La mostra si tiene in 100 città in 45 paesi diversi. Un appuntamento, quello con l'eccellenza del fotogiornalismo internazionale, diventato ormai una tappa fissa della primavera barese grazie all’impegno di Cime di Vito Cramarossa e al sostegno degli sponsor tecnici: Aeroporti di Puglia, Multicinema Galleria, Presìdi del Libro, Spazio eventi, Bigood catering biosolidale e Oscar. La realtà barese, specializzata in promozione e organizzazione di eventi culturali, è divenuta negli anni uno dei principali exhibition partner della Fondazione olandese con l'organizzazione di altre tre tappe della mostra: Palermo (14 settembre 2018), Torino (12 ottobre 2018) e Napoli (24 novembre 2018).
Nello Spazio Murat di Bari, scelto anche quest'anno per ospitare l'esposizione, gli spettatori potranno ammirare le 133 foto esposte, tra cui spicca naturalmente, per posizionamento, colori e costruzione l'immagine vincitrice del WPP 2018 di Rolando Schemidt che ritrae un ragazzo venezuelano avvolto dalle fiamme con una maschera antigas sul viso, una t-shirt bianca e sullo sfondo un muro di mattoni rossi con la piccola scritta nera “Paz” (Pace). Al momento dello scatto, Ronaldo Schemidt, fotografo dell’agenzia Afp, si trovava in Venezuela proprio per documentare le proteste contro il presidente Maduro.
Immagini potenti, iconiche che hanno mutato negli anni lo stile e le regole del fotogiornalismo dettandone i nuovi standard e scrivendo intere pagine di storia della fotografia. Immagini che raccontano le grandi notizie dell’anno passato: dalla crisi dei Rohingya all'orrore di Boko Haram, dal Venezuela di Maduro alla battaglia di Mosul fino alla strage di Londra.
Ben 73.044 le foto in lizza per il premio, presentate da 4.548 fotografi provenienti da 125 diversi Paesi. Dopo un intenso lavoro di analisi la giuria, presieduta da Magdalena Herrera, responsabile della sezione fotografica della rivista Geo in Francia, è arrivata a definire i 46 finalisti in lizza per le diverse categorie in gara. Nella capitale olandese lo scorso 12 aprile sono stati svelati i 150 scatti vincitori della 61esima edizione che saranno esposti a Bari dal 27 aprile al 27 maggio.
All’inaugurazione di venerdì 27 aprile (apertura al pubblico ore 20.00, chiusura ore 22.00), ospitata all'interno dello Spazio Murat (piazza del Ferrarese 1), interverranno Michele Emiliano, presidente Regione Puglia, Antonio Decaro, sindaco di Bari, Vito Cramarossa, organizzatore del World Press Photo Bari, e Ryan M. Kelly, premio Pulitzer per il fotogiornalismo 2018.
Come ogni anno, inoltre, durante l'esposizione, ci saranno incontri di approfondimento sul mondo del fotogiornalismo. Relatori sono fotoreporter di fama internazionale, per la maggior parte vincitori del WPP, ospitati nel capoluogo pugliese. Ogni Sabato alle ore 17.00 è in programma una public lecture. Si inizia domani, sabato 28 aprile con Kelly (di seguito il calendario completo degli eventi in programma per il 2018).
ITALIANI IN GARA
Cinque gli italiani in gara nelle diverse categorie, Giulio Di Sturco, Luca Locatelli, Francesco Pistilli, Fausto Podavini e Alessio Mamo. Tutti hanno ottenuto un riconoscimento durante la cerimonia entrando così a far parte del gruppo dei vincitori del World Press Photo 2018. Si tratta di Alessio Mamo, fotografo freelance siciliano, secondo nella categoria People. Laureato in chimica, al laboratorio ha preferito la macchina fotografica che l’ha portato in giro per il mondo. A luglio dello scorso anno ha realizzato un reportage sull’ospedale di chirurgia ricostruttiva di Medici Senza Frontiere ad Amman, in Giordania. Qui ha incontrato Manal, una bambina di 11 anni sfigurata dalle bombe in Iraq e ha scattato una sua fotografia mentre indossa la maschera che le protegge la pelle del viso. Luca Locatelli, fotografo, artista, documentarista di base a Milano, è specializzato nel ritrarre l’ambiente. La nomination e il secondo posto al Word Press Photo 2018 sono arrivate per lui proprio nella categoria Environment, dedicata all'impatto umano sull'ambiente. La sua foto Hunger Solutions immortala una casa tra le serre e documenta alcune innovative pratiche agricole olandesi che hanno ridotto la dipendenza dall'acqua riducendo anche la necessità di ricorrere a pesticidi e antibiotici per fertilizzare i campi. Fausto Podavini, fotografo romano che collabora con numerose ONG, soprattutto in Africa ha conquistato il secondo posto nella sezione Long-Term Projects. La sua fotografia, Omo Change, arriva dalle rive del fiume Omo, in Etiopia. L'italiano ritrae in questo scatto bambini che giocano nella sabbia sulle rive del fiume Omo, uno dei più importanti per la vita dei Karo, popolazione che dipende dalle acque del fiume per il cibo e la fertilità della terra. E ancora, Giulio di Sturco, romano di nascita vive tra Londra e l’Asia, in particolare la Thailandia. Qui ha scattato More Than a Woman, la fotografia che gli ha procurato il secondo premio Contemporary Issues. Lo scatto ritrae il dottor Suporn Watanyusakul mentre mostra alla paziente Olivia Thomas i suoi nuovi organi genitali, dopo l'intervento di cambio di sesso eseguito nell'ospedale di Chonburi, nei pressi di Bangkok, meta di turismo per la chirurgia a basso costo. L’ultimo italiano premiato è stato Francesco Pistilli, reporter freelance originario de L’Aquila impegnato per lo più nel lavoro di reportage politico, sociale e ambientale. A lui è andato il terzo posto nella sezione General News con la sua foto Lives in Limbo. Dalla Sierra Leone, all’Uruguay, all’Egitto Pistilli arriva in Serbia dove immortala il viaggio disperato dei migranti verso l’Europa, bloccati dalla chiusura della frontiera sulla rotta balcanica e costretti ad affrontare il gelido inverno di Belgrado. Queste “case” di fortuna lo hanno portato alla nomination e al premio.
Per diventare World Press Photo of the Year lo scatto non deve essere solo una "buona fotografia" tecnicamente parlando, ma deve saper raccontare il mondo e le sue evoluzioni racchiuse in quell'istante immortalato e coinvolgendo l'osservatore e le sue emozioni. Una più bella dell'altra, le foto selezionate per questa mostra sono da sempre lo specchio del mondo. Una luce accesa sulla quotidianità , anche quella più lontana, con storie e protagonisti spesso difficile da raccontare in altro modo. Sono Immagini che restituiscono alla conoscenza eventi, momenti che altrimenti resterebbero nel silenzio.
EVENTI COLLATERALI
Sabato 28 aprile ore 17.00
Public Lecture con Ryan Kelly, vincitore WPP 2018 categorie e Premio Pulitzer fotogiornalismo 2018.
Ryan M. Kelly è stato un membro staff di fotoreporter al Daily Progress di Charlottesville per quattro anni, dal 2013 al 2017.
Il raduno di Unite the Right e le relative conseguenze hanno segnato il suo ultimo incarico al giornale, prima che lui e sua moglie si trasferissero a Richmond. Continua a occuparsi di notizie e sport sia a Richmond che a Charlottesville come libero professionista.
Ha vinto premi come Pictures of the Year International, National Press Photographers Association, College Photographer of the year, e Virginia News Photographers Association.
Giovedì 3 maggio ore 18.30
Reading letterario a cura dei Presidi del Libro
Sabato 5 maggio ore 17.00
Public Lecture con Pierpaolo Cito, finalista al Premio Pulizer 2007.
Nel 1997 inizia la sua collaborazione con l'agenzia internazionale Associated Press. Ha coperto i conflitti in Montenegro e Kosovo, Etiopia, Striscia di Gaza, Territori Occupati e Israele, Iraq, Libano, Afghanistan, Libia. Le sue foto, grazie alla Associated Press, sono state pubblicate dalle principali testate giornalistiche del mondo.
Ha ricevuto, tra gli altri premi, un riconoscimento dalla NPPA (National Press Photographers Association) negli USA per il suo lavoro sull'eruzione dell'Etna nel 2001. Lo stesso lavoro è poi stato pubblicato dalla rivista TIME tra le "Foto dell'anno 2001".
Nel 2007 è finalista al Premio Pulizer con una foto sul conflitto tra Israele e Hezbollah.
Sabato 12 maggio ore 17.00
Public Lecture con Francesco Pistilli, vincitore WPP 2018 per aver documentato l'inasprimento della cosiddetta rotta balcanica verso l'Unione europea, bloccando migliaia di rifugiati che tentavano di viaggiare attraverso la Serbia per cercare una nuova vita in Europa.
Attualmente Pistilli si occupa di reportage e ritrattistica editoriale trattando contenuti politici, sociali e ambientali. Ha lavorato in Sierra Leone, Repubblica Centrafricana, Sudan, Senegal, Filippine, India, Brasile, Palestina, Costa Rica, Uruguay, Egitto, Ungheria, Grecia, Argentina, Indonesia e Turchia.
Il lavoro di Pistilli è stato pubblicato e distribuito ampiamente su riviste internazionali e nazionali tra cui TIME, New York Times, BBC, M le magazine du Monde.
Giovedì 17 maggio ore 18.30
Reading letterario a cura dei Presidi del Libro
Venerdì 18 maggio ore 17.00
Public Lecture con Antonio Gibotta, vincitore WPP 2017 per la categoria Persone con il progetto “Enfarinat” e Sony Awards 2018.
Negli ultimi anni ha esposto a New York e a Bruxelles, e ancora, in Francia, Cina, e in Italia. Ha vinto numerosi premi, tra cui FIOF, Pictures of the Year International e World Press Photo. Nell'ottobre 2014, il National Geographic ha inserito una sua fotografia nel libro Stunning Photographs e due anni dopo, nel 2016, la sua storia è stata una delle 21 storie multimediali presentate al 5° Festival LUMIX per il fotogiornalismo giovanile in Germania.
Sabato 19 maggio ore 17.00
Public Lecture con Paul Lowe, quattro volte vincitore del World Press Photo Contest (1993 - 1995 - 1996 - 2001). Docente senior in fotografia e fotogiornalista pluripremiato, Paul Lowe è, dal 2004, direttore generale del corso di Master in fotogiornalismo e fotografia documentaria presso il London College of Communication.
Ha coperto le più importanti notizie in tutto il mondo, tra cui la caduta del muro di Berlino, l'uscita di Nelson Mandela, il conflitto nell'ex Jugoslavia e la distruzione di Grozny, 10 anni di guerra e situazione postbellica in Bosnia.
Understanding Photojournalism, la sua ultima pubblicazione che verrà presentata durante l'incontro di lunedì 21 maggio alle ore 17.30 presso Spazio Murat, esplora l'interfaccia tra teoria e pratica al centro del fotogiornalismo, mappando le domande critiche che i fotoreporter e gli editor di immagini si pongono nella loro pratica quotidiana.
Delineando la storia e la teoria del fotogiornalismo, questo libro spiega il suo sviluppo storico e contemporaneo; chi crea, seleziona e fa circolare le immagini e l'etica, l'estetica e la politica della pratica.
A cura di F.project Scuola di Fotografia e Cinematografia, Spazio Murat e Slideluck Editorial.
Giovedì 24 maggio ore 18.30
Reading letterario a cura dei Presidi del Libro
Sabato 26 maggio ore 17.00
Public Lecture con Alessio Mamo, vincitore WPP 2018 con il suo ritratto di Manal.
Alessio Mamo è un fotografo freelance siciliano di base a Catania. Con una laurea in chimica, nel 2007 si è nuovamente laureato in fotografia all'Istituto Europeo di Design di Roma. Nel 2008 ha iniziato la sua carriera nel fotogiornalismo concentrandosi su temi sociali, politici ed economici contemporanei. Alessio documenta le questioni relative allo spostamento e alla migrazione dei rifugiati a partire dalla Sicilia, estendendo di recente il proprio interesse anche al Medio Oriente.
Domenica 27 maggio ore 18.00
Serata conclusiva con la proiezione delle foto vincitrici di 63 anni di World Press Photo e la particepiazione del fotoreporter Alessio Mamo vincitore WPP 2018.
LA SCHEDA
World Press Photo 2018 - Bari
Dal 27 aprile al 27 maggio 2018 (Spazio Murat, Bari)
Orari
Lun - Gio 10.00 - 20.00
Ven - Sab 10.00 - 22.00
Dom: 10.00 - 20.00
27 aprile 2018
- Inaugurazione ore 18.30
- Apertura al pubblico dalle 20.00
EVENTI COLLATERALI
I Giovedì con i Presidi del Libro: Reading letterario a cura dei Presidi del Libro ore 18.30 (3 maggio, 17 maggio, 24 maggio).