BARI - È stato inaugurato questa mattina, alla presenza del sindaco Antonio Decaro, dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico e del presidente del III Municipio Massimo Spizzico, il nuovo Centro Servizi per le famiglie di San Girolamo, con attività decentrate a Fesca, San Cataldo e Marconi, finanziato nell’ambito del fondo regionale per le Politiche della famiglia 2015 e nato dal lavoro condiviso tra Comune di Bari e Regione Puglia sui temi della famiglia. Il servizio lavorerà strettamente in rete con le agenzie educative territoriali, le parrocchie vicine, il ministero di Giustizia e il Tribunale per i minorenni.
Il progetto, gestito dall’ATI composta dalla fondazione Giovanni Paolo II onlus (capofila) e dalle cooperative sociali Progetto Città e Gea, è finalizzato alla promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, al miglioramento della relazionalità coniugale, genitoriale e familiare e sarà aperto alla partecipazione di singoli, coppie, famiglie, cittadini italiani e stranieri, minori e adulti, nonché portatori di handicap lievi. Il centro si trova nei locali adiacenti all’ Istituto comprensivo Duse.
L’individuazione delle attività da realizzare, dei target “innovativi” e delle modalità di organizzazione nasce da un’attenta analisi dei bisogni sociali del territorio che ha portato l’amministrazione a promuovere un nuovo centro servizi in un’area cittadina che ne era sprovvista.
“Aprire un nuovo spazio dove le famiglie sono accolte significa fare un gesto d’amore per la città – ha commentato il sindaco -. Con questo nuovo spazio di San Girolamo sono 10 i centri per le famiglie che si aggiungono ai 14 centri sociali per minori che sono diffusi in tutta la città, oltre la comunità Chiccolino. Negli ultimi anni ne abbiamo aperti tre, tutti in quartieri periferici per contrastare la devianza minorile, l’abbandono scolastico e per sostenere quelle famiglie che in tanti casi, da solo non ce la fanno. Attraverso questi presidi del welfare, riusciamo ad intercettare oltre 10.000 famiglie che hanno bisogno del nostro aiuto e che imparano a stare insieme attraverso i loro figli, per questo spesso gli operatori sociali e le attività sono maggiormente concentrate sui ragazzi nell’età dell’adolescenza e della pre - adolescenza, attraverso cui riusciamo a coinvolgere anche le famiglie e i loro bisogni. Ringrazio infine la Regione, per il sostegno che mette a disposizione delle politiche di welfare cittadino integrando i fondi e i servizi, che a nostra volta riusciamo a garantire ai cittadini. Oggi la voce di bilancio dedicata ai servizi sociali è quella più importante, perché acconto alle situazioni di povertà, emergono fenomeni di devianza e marginalità sociale che inevitabilmente sfociano in situazioni di grave disagio. Per questo l’apertura di queste porte oggi sono una scommessa sul futuro della comunità, ogni ragazzo che entrerà qui e non starà per strada, per noi sarà una scommessa vinta”.
“L’impegno dell’assessorato comunale al Welfare prosegue nella direzione di creare spazi educativi - commenta Francesca Bottalico - in particolar modo rivolti a minori e adolescenti nonché presidi di educazione alla legalità e accompagnamento alle famiglie in tutte le periferie, simboliche e fisiche, della città. Siamo convinti che sia necessario lavorare sulla prevenzione e sull’educazione per offrire opportunità concrete a quei ragazzi che sembrano “segnati” solo per essere nati e cresciuti in particolari contesti sociali e territoriali a rischio. Il progetto che inauguriamo oggi intende offrire una risposta qualificata e di ampio respiro ai bisogni espressi dal territorio. Il centro sarà inoltre accompagnato dalle attività del nuovo Segretariato sociale on the road, con la presenza di due assistenti sociali ogni giovedì mattina a bordo della struttura mobile del welfare. Questo centro nasce in un territorio che in precedenza ne era sprovvisto e che da alcuni anni ospita l’esperienza della comunità educativa Chiccolino per il reinserimento sociale e lavorativo dei minori coinvolti nei circuiti penali. Siamo di fronte a un sistema integrato di interventi avviato su una delle comunità territoriali baresi, che, seppur piccola, crediamo abbia grandi potenzialità grazie alla presenza di famiglie e cittadini attivi, di una rete di associazioni e parrocchie che lavorano quotidianamente con le istituzioni. Voglio ringraziare anche la Regione Puglia per la collaborazione e la Scuola Duse nella figura del preside che ringrazio per avere accolto, costruito e reso possibile questa una nuova opportunità per l intera comunità di San Girolamo Fesca e Marconi”.
Oggi avviamo insieme un importante progetto pilota che mi auspico possa diventare una buona prassi regionale nell’ambito delle politiche per la famiglia.
All’inaugurazione non è potuto intervenire l’assessore al Welfare regionale Salvatore Ruggieri: “Tra gli obiettivi della Regione Puglia c'è quello di migliorare la qualità della vita delle famiglie pugliesi. A partire dal 2011 la Regione Puglia ha avviato percorsi, anche in forma sperimentale, per la promozione e l'aumento della partecipazione attiva delle donne al mercato del lavoro e le pari opportunità, che sono priorità anche nel nuovo ciclo di programmazione europea 2014-2020. In particolare, gli interventi realizzati e quelli programmati perseguono l’obiettivo di favorire la crescita dell’occupazione femminile, l'uguaglianza tra uomini e donne in tutti i settori, incluso l'accesso all'occupazione e alla progressione delle carriere, la conciliazione della vita professionale con la vita privata e la promozione della parità di retribuzione.
Tutte le iniziative realizzate e in fase di realizzazione si pongono l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle Famiglie di Puglia.
In particolare - continua l'assessore al Welfare - il finanziamento di questa prima sperimentazione di un Centro Servizi Famiglie, nasce di raccordo con il Comune, per creare un luogo unico dove erogare tutti i servizi rivolti alle famiglie. Il CSF è infatti un sistema di interventi educativi volto ad assicurare ai minori e alle famiglie protezione e prevenzione dai fattori di rischio e a fornire risposte a bisogni differenziati. E' per noi un motivo di orgoglio contribuire a realizzare tale sperimentazione con l’obiettivo di valutarne la replicabilita’ su tutto il territorio regionale".”
Il programma annuale del Centro Servizi per le famiglie di San Girolamo è stato progettato per coinvolgere adulti, famiglie e minori, promuovendo una cultura dell’accoglienza e della solidarietà attraverso azioni di ascolto, accoglienza, prevenzione e sostegno, nonché mediante l’attivazione di “reti sociali” e “solidali” ed esperienze di mutuo aiuto e di valorizzazione delle differenze. Per genitori e adulti saranno realizzati interventi di sostegno e accompagnamento, attivati sportelli di orientamento, consulenze legali, sociali, psicologiche, pedagogiche ed educative, percorsi formativi sulla genitorialità e di accompagnamento alla maternità, uno sportello per la disabilità, una scuola per genitori, gruppi di mutuo aiuto, counselling di coppia, mediazione familiare e spazio neutro, spazi intergenerazionali e di socializzazione per adulti e anziani. Saranno attivati sportelli di ascolto familiare su tematiche specifiche, iniziative realizzate in autogestione dagli stessi destinatari del servizio Welfare e a beneficio dell’intera comunità.
Le attività rivolte ai minori mirano a sostenere l’integrazione sociale e a prevenire e contrastare la dispersione scolastica: molta attenzione sarà dedicata agli adolescenti e preadolescenti con azioni di orientamento, sostegno didattico e tutoring minori e minori con disabilità, percorsi di prevenzione e sensibilizzazione, gruppi di parola tra pari, spazi di aggregazione, animazione, percorsi di educazione alla legalità, attività ludico-ricreative, sportive, socio- culturali e di integrazione di minoranze linguistiche.
Il centro attiverà, inoltre, dei percorsi sperimentali tra cui quelli cinematografici e di progettazione partecipata, oltre ad iniziative di educazione all’affettività e ad azioni di contrasto alle dipendenze non da sostanze.
Tra le novità “E dirsi ciao”, un percorso rivolto a bambini e genitori che hanno subito un lutto significativo, e “Nessun grado di separazione”, l’accompagnamento rivolto ai minori durante il periodo di separazione e divorzio dei genitori. Sarà, infine, creata la mediateca “Fuori dalla media” accessibile a tutti i cittadini. Durante l’anno particolare attenzione sarà rivolta alla promozione di percorsi partecipativi di educazione al risparmio.
L’equipe socio-educativa è composta da 17 professionisti: 2 psicologi, 1 mediatore culturale, 1 legale, 1 mediatore familiare, 4 assistenti sociali, 8 educatori sociali e animatori territoriali.
Il Centro servizi per le Famiglie di San Girolamo sarà aperto il lunedì e il mercoledì, dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 15 alle 18, e il venerdì, dalle ore 9 alle 13.
Il progetto, gestito dall’ATI composta dalla fondazione Giovanni Paolo II onlus (capofila) e dalle cooperative sociali Progetto Città e Gea, è finalizzato alla promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, al miglioramento della relazionalità coniugale, genitoriale e familiare e sarà aperto alla partecipazione di singoli, coppie, famiglie, cittadini italiani e stranieri, minori e adulti, nonché portatori di handicap lievi. Il centro si trova nei locali adiacenti all’ Istituto comprensivo Duse.
L’individuazione delle attività da realizzare, dei target “innovativi” e delle modalità di organizzazione nasce da un’attenta analisi dei bisogni sociali del territorio che ha portato l’amministrazione a promuovere un nuovo centro servizi in un’area cittadina che ne era sprovvista.
“Aprire un nuovo spazio dove le famiglie sono accolte significa fare un gesto d’amore per la città – ha commentato il sindaco -. Con questo nuovo spazio di San Girolamo sono 10 i centri per le famiglie che si aggiungono ai 14 centri sociali per minori che sono diffusi in tutta la città, oltre la comunità Chiccolino. Negli ultimi anni ne abbiamo aperti tre, tutti in quartieri periferici per contrastare la devianza minorile, l’abbandono scolastico e per sostenere quelle famiglie che in tanti casi, da solo non ce la fanno. Attraverso questi presidi del welfare, riusciamo ad intercettare oltre 10.000 famiglie che hanno bisogno del nostro aiuto e che imparano a stare insieme attraverso i loro figli, per questo spesso gli operatori sociali e le attività sono maggiormente concentrate sui ragazzi nell’età dell’adolescenza e della pre - adolescenza, attraverso cui riusciamo a coinvolgere anche le famiglie e i loro bisogni. Ringrazio infine la Regione, per il sostegno che mette a disposizione delle politiche di welfare cittadino integrando i fondi e i servizi, che a nostra volta riusciamo a garantire ai cittadini. Oggi la voce di bilancio dedicata ai servizi sociali è quella più importante, perché acconto alle situazioni di povertà, emergono fenomeni di devianza e marginalità sociale che inevitabilmente sfociano in situazioni di grave disagio. Per questo l’apertura di queste porte oggi sono una scommessa sul futuro della comunità, ogni ragazzo che entrerà qui e non starà per strada, per noi sarà una scommessa vinta”.
“L’impegno dell’assessorato comunale al Welfare prosegue nella direzione di creare spazi educativi - commenta Francesca Bottalico - in particolar modo rivolti a minori e adolescenti nonché presidi di educazione alla legalità e accompagnamento alle famiglie in tutte le periferie, simboliche e fisiche, della città. Siamo convinti che sia necessario lavorare sulla prevenzione e sull’educazione per offrire opportunità concrete a quei ragazzi che sembrano “segnati” solo per essere nati e cresciuti in particolari contesti sociali e territoriali a rischio. Il progetto che inauguriamo oggi intende offrire una risposta qualificata e di ampio respiro ai bisogni espressi dal territorio. Il centro sarà inoltre accompagnato dalle attività del nuovo Segretariato sociale on the road, con la presenza di due assistenti sociali ogni giovedì mattina a bordo della struttura mobile del welfare. Questo centro nasce in un territorio che in precedenza ne era sprovvisto e che da alcuni anni ospita l’esperienza della comunità educativa Chiccolino per il reinserimento sociale e lavorativo dei minori coinvolti nei circuiti penali. Siamo di fronte a un sistema integrato di interventi avviato su una delle comunità territoriali baresi, che, seppur piccola, crediamo abbia grandi potenzialità grazie alla presenza di famiglie e cittadini attivi, di una rete di associazioni e parrocchie che lavorano quotidianamente con le istituzioni. Voglio ringraziare anche la Regione Puglia per la collaborazione e la Scuola Duse nella figura del preside che ringrazio per avere accolto, costruito e reso possibile questa una nuova opportunità per l intera comunità di San Girolamo Fesca e Marconi”.
Oggi avviamo insieme un importante progetto pilota che mi auspico possa diventare una buona prassi regionale nell’ambito delle politiche per la famiglia.
All’inaugurazione non è potuto intervenire l’assessore al Welfare regionale Salvatore Ruggieri: “Tra gli obiettivi della Regione Puglia c'è quello di migliorare la qualità della vita delle famiglie pugliesi. A partire dal 2011 la Regione Puglia ha avviato percorsi, anche in forma sperimentale, per la promozione e l'aumento della partecipazione attiva delle donne al mercato del lavoro e le pari opportunità, che sono priorità anche nel nuovo ciclo di programmazione europea 2014-2020. In particolare, gli interventi realizzati e quelli programmati perseguono l’obiettivo di favorire la crescita dell’occupazione femminile, l'uguaglianza tra uomini e donne in tutti i settori, incluso l'accesso all'occupazione e alla progressione delle carriere, la conciliazione della vita professionale con la vita privata e la promozione della parità di retribuzione.
Tutte le iniziative realizzate e in fase di realizzazione si pongono l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle Famiglie di Puglia.
In particolare - continua l'assessore al Welfare - il finanziamento di questa prima sperimentazione di un Centro Servizi Famiglie, nasce di raccordo con il Comune, per creare un luogo unico dove erogare tutti i servizi rivolti alle famiglie. Il CSF è infatti un sistema di interventi educativi volto ad assicurare ai minori e alle famiglie protezione e prevenzione dai fattori di rischio e a fornire risposte a bisogni differenziati. E' per noi un motivo di orgoglio contribuire a realizzare tale sperimentazione con l’obiettivo di valutarne la replicabilita’ su tutto il territorio regionale".”
Il programma annuale del Centro Servizi per le famiglie di San Girolamo è stato progettato per coinvolgere adulti, famiglie e minori, promuovendo una cultura dell’accoglienza e della solidarietà attraverso azioni di ascolto, accoglienza, prevenzione e sostegno, nonché mediante l’attivazione di “reti sociali” e “solidali” ed esperienze di mutuo aiuto e di valorizzazione delle differenze. Per genitori e adulti saranno realizzati interventi di sostegno e accompagnamento, attivati sportelli di orientamento, consulenze legali, sociali, psicologiche, pedagogiche ed educative, percorsi formativi sulla genitorialità e di accompagnamento alla maternità, uno sportello per la disabilità, una scuola per genitori, gruppi di mutuo aiuto, counselling di coppia, mediazione familiare e spazio neutro, spazi intergenerazionali e di socializzazione per adulti e anziani. Saranno attivati sportelli di ascolto familiare su tematiche specifiche, iniziative realizzate in autogestione dagli stessi destinatari del servizio Welfare e a beneficio dell’intera comunità.
Le attività rivolte ai minori mirano a sostenere l’integrazione sociale e a prevenire e contrastare la dispersione scolastica: molta attenzione sarà dedicata agli adolescenti e preadolescenti con azioni di orientamento, sostegno didattico e tutoring minori e minori con disabilità, percorsi di prevenzione e sensibilizzazione, gruppi di parola tra pari, spazi di aggregazione, animazione, percorsi di educazione alla legalità, attività ludico-ricreative, sportive, socio- culturali e di integrazione di minoranze linguistiche.
Il centro attiverà, inoltre, dei percorsi sperimentali tra cui quelli cinematografici e di progettazione partecipata, oltre ad iniziative di educazione all’affettività e ad azioni di contrasto alle dipendenze non da sostanze.
Tra le novità “E dirsi ciao”, un percorso rivolto a bambini e genitori che hanno subito un lutto significativo, e “Nessun grado di separazione”, l’accompagnamento rivolto ai minori durante il periodo di separazione e divorzio dei genitori. Sarà, infine, creata la mediateca “Fuori dalla media” accessibile a tutti i cittadini. Durante l’anno particolare attenzione sarà rivolta alla promozione di percorsi partecipativi di educazione al risparmio.
L’equipe socio-educativa è composta da 17 professionisti: 2 psicologi, 1 mediatore culturale, 1 legale, 1 mediatore familiare, 4 assistenti sociali, 8 educatori sociali e animatori territoriali.
Il Centro servizi per le Famiglie di San Girolamo sarà aperto il lunedì e il mercoledì, dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 15 alle 18, e il venerdì, dalle ore 9 alle 13.