LECCE - Niente più code e caos agli sportelli. Il Distretto di Lecce invia ai medici di famiglia i nuovi codici dell’esenzione ticket per l’ipertensione. L’ Ipertensione è una patologia molto diffusa che può portare all’ictus, all’infarto, all’aneurisma e a malattie renali croniche. I vecchi Lea (i livelli essenziali di assistenza) non prevedevano nessuna distinzione fra ipertensione con danno di organo e ipertensione senza danno di organo. Oggi invece, l’introduzione dei nuovi Lea attribuisce codici diversi a seconda dello stato della patologia.
«Il danno d’organo in un paziente iperteso – spiega il dr. Rodolfo Rollo, direttore del Distretto socio-sanitario di Lecce – interessa la retina (e quindi la testa e il cervello), i reni e il cuore. Questi assistiti hanno perciò diritto alle prestazioni di laboratorio e alle visite ed esami strumentali. Se non c’è alcun danno di organo il codice di esenzione cambia».
Nei giorni scorsi è accaduto che, recandosi allo sportello Cup con il vecchio codice apposto dal medico di famiglia sulla ricetta dematerializzata, si è creato un corto circuito e il sistema informatico attuale ha bloccato il diritto all’esenzione di migliaia di assistiti.
«Molte persone, inviate dai medici di famiglia, sono venute qui al Distretto per chiarimenti e modifiche da apportare – fa sapere il dr. Rollo – Per aggiornare l’esenzione per ipertensione con l’applicazione della nuova codifica».
Sul punto, dalla regione Puglia è stato precisato che le esenzioni con i vecchi codici non possono usufruire del diritto all’esenzione. E il sistema informatico effettua i dovuti controlli già in fase di prescrizione su ricetta dematerializzata, impedendo l’utilizzo di tali codici esenzione.
A riportare chiarezza nella compilazione dei codici ci ha pensato una circolare inviata ai medici di famiglia dal direttore del Distretto di Lecce. In questo modo l’assistito non dovrà fare la coda agli sportelli.
Nel Distretto di Lecce, che conta 170mila assistiti e che comprende i comuni di Arnesano - Cavallino -Lecce - Lequile - Lizzanello - Monteroni – San Cesario - San Donato - San Pietro in Lama – Surbo, gli «assistiti» ipertesi sono 23mila 122, di cui 14mila 266 sono con danno d’organo.
In tutta la provincia di Lecce si contano circa 100mila ipertesi.
«Il danno d’organo in un paziente iperteso – spiega il dr. Rodolfo Rollo, direttore del Distretto socio-sanitario di Lecce – interessa la retina (e quindi la testa e il cervello), i reni e il cuore. Questi assistiti hanno perciò diritto alle prestazioni di laboratorio e alle visite ed esami strumentali. Se non c’è alcun danno di organo il codice di esenzione cambia».
Nei giorni scorsi è accaduto che, recandosi allo sportello Cup con il vecchio codice apposto dal medico di famiglia sulla ricetta dematerializzata, si è creato un corto circuito e il sistema informatico attuale ha bloccato il diritto all’esenzione di migliaia di assistiti.
«Molte persone, inviate dai medici di famiglia, sono venute qui al Distretto per chiarimenti e modifiche da apportare – fa sapere il dr. Rollo – Per aggiornare l’esenzione per ipertensione con l’applicazione della nuova codifica».
Sul punto, dalla regione Puglia è stato precisato che le esenzioni con i vecchi codici non possono usufruire del diritto all’esenzione. E il sistema informatico effettua i dovuti controlli già in fase di prescrizione su ricetta dematerializzata, impedendo l’utilizzo di tali codici esenzione.
A riportare chiarezza nella compilazione dei codici ci ha pensato una circolare inviata ai medici di famiglia dal direttore del Distretto di Lecce. In questo modo l’assistito non dovrà fare la coda agli sportelli.
Nel Distretto di Lecce, che conta 170mila assistiti e che comprende i comuni di Arnesano - Cavallino -Lecce - Lequile - Lizzanello - Monteroni – San Cesario - San Donato - San Pietro in Lama – Surbo, gli «assistiti» ipertesi sono 23mila 122, di cui 14mila 266 sono con danno d’organo.
In tutta la provincia di Lecce si contano circa 100mila ipertesi.