LECCE - In relazione alla notizia apparsa ieri su alcuni organi di stampa, relativa all’esclusione del Comune di Lecce dai finanziamenti POR Puglia FESR 2014-2020 inerenti la bonifica di aree inquinate, l’assessore all’Ambiente del Comune di Lecce, Carlo Mignone smentisce: “Secondo quanto riportato ieri da alcuni organi di stampa, il Comune di Lecce avrebbe perduto i finanziamenti per le bonifiche - nel caso specifico per l’area antistante l’ex inceneritore SASPI - a causa di disattenzione e imprecisione degli Uffici che non avrebbero consegnato parte della documentazione (CD-Rom del progetto e carta d’identità del sindaco) richiesta dalla Regione Puglia. Tutto falso. L’ufficio Ambiente ha partecipato alla misura che ci permette di fare la caratterizzazione del sito per poi accedere ai fondi di bonifica. Ebbene, si è proceduto al deposito anche del CD del progetto che però la Commissione non ha “ritrovato” tra gli allegati. Trattandosi di atti non fondamentali e che possono quindi essere regolarizzati, la Regione Puglia ha aperto per tutti i comuni una finestra di 20 giorni, che si chiuderà il prossimo 2 maggio, durante la quale si potranno presentare carte d’identità dei sindaci, il nostro cd scomparso - ma da noi consegnato - insomma quella parte di documentazione dei comuni necessaria a colmare mancanze puramente formali e non sostanziali. Il Dirigente del settore Ambiente si è recato a Bari lo scorso giovedì per consegnare la nostra integrazione, vale a dire esclusivamente il CD-ROM, con la raccomandazione che questa volta lo stesso non si perdesse.
Non riesco a capire chi e per quale ragione fornisca informazioni errate alla stampa, con il risultato evidente di disinformare e diffondere allarmi ingiustificati”.