Gli 80 anni di Nino Benvenuti: dal successo con Griffith al crollo con Monzon


di PIERO CHIMENTI - Nino Benvenuti, con le sue ottantadue vittorie (35 per KO), un pareggio e sette sconfitte è tra i più vincenti pugili italiani, compie 80 anni. Prima della sua carriera professionistica conquista la medaglia d'oro alle Olimpiadi del 1960 disputate a Roma, per poi iniziare una accesa rivalità con Mazzinghi, all'epoca campione del mondo superwelter, che sfocerà nella doppia sfida, vinta tra le polemiche da Benvenuti, nel 1965 allo stadio San Siro e successivamente al Palazzo dello Sport a Roma.

Il pugile istriano vola poi in America a caccia dei titoli mondiali medi WBA e WBC, per sfidare Griffith al Madison Square Garden. Saranno circa 18 milioni gli italiani attaccati alla radiolina a seguire l'incontro che vedrà Benvenuti diventare il primo italiano a conquistare il titolo mondiale dei medi. Il return match, previsto dal contratto, vedrà vincere Griffith con l'italiano che resiste in piedi nonostante la costola fratturata.

Nel 1968 si ritorna allo Square Garden per la sfida decisiva, con i due pugili che si equivalgono, ma all'undicesima ripresa l'americano va al tappeto conquistando nettamente l'incontro ai punti e riconquistando le cinture.

L'epilogo della sua strepitosa carriera nella boxe si conclude nel 1971, dopo aver perso i due match per il titolo contro l'argentino Monzon, dove nella seconda sfida c'è l'intervento del manager Amaduzzi che getta la spugna per fermare l'incontro. Finisce amaramente la splendida carriera di Benvenuti, che qualche giorno più tardi deciderà di appendere i guantoni al chiodo e non salire più sul ring.