CAPURSO (BA) - I dipendenti del Presidio “Padre Pio” di Capurso iscritti alla FP Cgil Bari attivano un’iniziativa di solidarietà a sostegno dei colleghi con maggiori difficoltà economiche, quelli cioè che non possono contare sul sostegno di parenti o amici.
Da luglio ad oggi hanno percepito soltanto la retribuzione di novembre e dicembre e non tutti quella di gennaio per via di sospensioni dal lavoro operate dal datore di lavoro.
In attesa che la Asl BA paghi alcune mensilità per effetto di decreti ingiuntivi e di una ordinanza del giudice del lavoro, considerando la critica situazione, gli iscritti alla Cgil si sono battuti in questa vertenza seguendo un percorso di legalità per il bene di tutti i lavoratori. Essi vengono accusati da una minoranza di dipendenti di aver determinato con le loro denunce alle Istituzioni, il percorso di revoca dell’accreditamento istituzionale da parte della Regione.
Se denunciare un sopruso è un errore per alcuni dipendenti, si capisce anche il motivo del protrarsi per anni di questa incresciosa storia.
A sottolinearlo sono proprio i circa 70 dipendenti della “Padre Pio iscritti alla FP Cgil Bari.
I dipendenti hanno informato della situazione e della iniziativa di solidarietà il consigliere regionale Conca ed il Governatore Emiliano che hanno dato la propria disponibilità a sostegno delle situazioni più critiche segnalate dagli stessi colleghi.
Le tragedie non vanno soffocate nel silenzio e la solidarietà va pubblicizzata non per farsi belli, ma perché venga imitata.
Da luglio ad oggi hanno percepito soltanto la retribuzione di novembre e dicembre e non tutti quella di gennaio per via di sospensioni dal lavoro operate dal datore di lavoro.
In attesa che la Asl BA paghi alcune mensilità per effetto di decreti ingiuntivi e di una ordinanza del giudice del lavoro, considerando la critica situazione, gli iscritti alla Cgil si sono battuti in questa vertenza seguendo un percorso di legalità per il bene di tutti i lavoratori. Essi vengono accusati da una minoranza di dipendenti di aver determinato con le loro denunce alle Istituzioni, il percorso di revoca dell’accreditamento istituzionale da parte della Regione.
Se denunciare un sopruso è un errore per alcuni dipendenti, si capisce anche il motivo del protrarsi per anni di questa incresciosa storia.
A sottolinearlo sono proprio i circa 70 dipendenti della “Padre Pio iscritti alla FP Cgil Bari.
I dipendenti hanno informato della situazione e della iniziativa di solidarietà il consigliere regionale Conca ed il Governatore Emiliano che hanno dato la propria disponibilità a sostegno delle situazioni più critiche segnalate dagli stessi colleghi.
Le tragedie non vanno soffocate nel silenzio e la solidarietà va pubblicizzata non per farsi belli, ma perché venga imitata.