LECCE - Arriva dal ministero della Salute l'allarme alimentare con cui ha dato comunicazione del richiamo di un lotto del Kaminwurzen insaccato crudo affumicato confezionato dal 6 al 24.04.2018 con marchio Sarnerspeck des Stauder Johann Stofnerhof. Il ritiro immediato dell' insaccato crudo, che viene affumicato e poi stagionato, è stato disposto dalla stessa azienda produttrice, in via precauzionale, dopo che i controlli a campione sulla carne trattata hanno segnalato la presenza fuori norma di alcuni idrocarburi.
Nel dettaglio, il motivo del richiamo è il superamento dei limiti di IPA (Idrocarburi policiclici aromatici) e benzoApirene, previsti dal regolamento CE 1881-2006. Si tratta delle confezioni sottovuoto con solo etichetta bilancia con data di scadenza minima 24-7-2018. L'annuncio è stato diffuso sul sito internet del sito del dicastero nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza".
Nell’ottica d’informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte alimentari, lo “Sportello dei Diritti” ricorda che la nota dei tecnici ministeriali segnala la "cessazione immediata della vendita al pubblico del solo lotto in questione". Secondo il ministero, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, c'è un rischio "chimico" che ne ha costretto il richiamo dal commercio che potrebbe procurare "gravi" reazioni allergiche.
Nel dettaglio, il motivo del richiamo è il superamento dei limiti di IPA (Idrocarburi policiclici aromatici) e benzoApirene, previsti dal regolamento CE 1881-2006. Si tratta delle confezioni sottovuoto con solo etichetta bilancia con data di scadenza minima 24-7-2018. L'annuncio è stato diffuso sul sito internet del sito del dicastero nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza".
Nell’ottica d’informazione quotidiana ai consumatori in materia di allerte alimentari, lo “Sportello dei Diritti” ricorda che la nota dei tecnici ministeriali segnala la "cessazione immediata della vendita al pubblico del solo lotto in questione". Secondo il ministero, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, c'è un rischio "chimico" che ne ha costretto il richiamo dal commercio che potrebbe procurare "gravi" reazioni allergiche.
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