'La grande abbuffata' e il ritorno di Soderbergh per il terzo giorno di Bif&st

di FREDERIC PASCALI - Immune dal clima stantio del lunedì, il festival barese, dopo il successo fragoroso del cine-concerto dedicato a Trovajoli, magistralmente introdotto da Pippo Baudo,  incamerata la mattinata con la master class di Andrea Ferreol, attrice francese di grande valore che debuttò magnificamente con Ferreri ne “La grande abbuffata”, rilancia l’ItaliaFilmFest con quattro pellicole dedicate principalmente ai sentimenti.

“Amori che non sanno stare al mondo” di Francesca Comencini, con Lucia Mascino e Thomas Trabacchi, e “Dove non ho mai abitato” di Paolo Franchi, con Emmanuelle Devos e Fabrizio Gifuni, nel gruppo dedicato ai lungometraggi; “Gatta Cenerentola”, film d’animazione per adulti di Alessandro Rak,e “Cuori puri” di Roberto De Paolis, con Selene Caramazza e Simone Liberati, in quello riservato alle “Opere prime e seconde”.

Tutti programmati nel cinema Galleria a partire dalle 19 e 45, faranno “concorrenza” al palinsesto del Petruzzelli imperniato su “Une part d’ombre” di Samuel Tilman, thriller belga dagli spunti interessanti in gara nel “Panorama Internazionale”, e sul ritorno alla regia di Steven Soderbergh con “Unsane” un thriller dai contorni horror previsto nel prime time delle “Anteprime Internazionali”.

Nell’ambito dei classici imperdibili, la tarda serata del Galleria offre in materia robusti spunti: “Dillinger è morto” di Marco Ferreri, con Michel Piccoli e Annie Girardot, e “Salvatore Giuliano” di Francesco Rosi, con Frank Wolff e Salvo Randone.

Infine, merita una segnalazione a prescindere “Il consiglio d’Egitto”, la bella pellicola di Emidio Greco, originario del tarantino e scomparso nel 2012 a Roma, che affonda le sue origini nell’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia. Con Silvio Orlando, Tommaso Ragno e Renato Carpentieri s’incentra sulla vicenda di Giuseppe Vella, intellettuale del Settecento abile creatore di clamorosi falsi storici, e del rivoluzionario Francesco Paolo Di Biasi.