PALAGIANO (TA) - Anche il Centro Diurno diversabili di Palagiano, come gli altri tre facenti parte dell’Ambito TA/2 e cioè quelli di Massafra, Statte e Mottola, è temporaneamente chiuso.
Nato nel 2000 come “Progetto di vita”, viene gestito dal Comune di Palagiano in accordo con l’Asl. Nel 2012, con la comparsa degli Ambiti territoriali, i centri passano sotto la gestione condivisa e con la compartecipazione economica di Ambito, Asl e Regione Puglia.
Dal 2013, questa la storia, sino al 31 marzo 2018 si sono succedute nella gestione le cooperative sociali Pam Service/La Vela e Consorzio Nestore. Dal 2000 sino al 31 marzo scorso il Centro di Palagiano ha sempre funzionato poiché i vari gestori si sono succeduti senza mai interrompere il servizio.
Lo scorso 27 luglio, però, il Coordinamento di Ambito, con i sindaci dei Comuni componenti hanno deliberato (delibera 11/2017) l’avvio della nuova procedura di gara per l’affidamento del servizio per i tre anni successivi. Ad aggiudicarselo, la cooperativa “Nuova Luce” che avrebbe dovuto erogare il servizio già dal 1° aprile scorso. Ma questo non è accaduto.
“Da giorni – ricorda il sindaco Lasigna - stiamo affrontando la questione con l’attenzione e l’urgenza che merita. Le prime difficoltà si sono presentate quando l’Asl di Taranto ha comunicato la mancanza di fondi per coprire la propria quota di partecipazione. Di conseguenza, lo scorso 29 marzo, abbiamo incontrato al tavolo di concertazione di Ambito il dottor Giovannetti dell’Asl di Taranto, raggiungendo un accordo temporaneo di convenzione per tre mesi (sino a giugno) con l’intesa di reperire, in questo tempo, i fondi necessari per i complessivi tre anni”.
Poi, dalla Regione, la segnalazione del mancato aggiornamento delle autorizzazioni al funzionamento delle strutture e, dunque, l’impossibilità per il nuovo gestore di avviare il servizio. Su sollecitazione del responsabile dell’Ufficio di Piano Ambito TA/2 e dei sindaci dei Comuni interessati, la Regione ha comunicato la disponibilità ad aprire una finestra straordinaria utile a far ripartire il servizio.
Tutto ciò, però, ha provocato dei ritardi e il centro ad oggi resta chiuso. “Ma non demordiamo. In giornata – ricorda Angela Liverano, assessore alle politiche sociali - saremo ricevuti dalla dottoressa Candela, dirigente Dipartimento Promozione della Salute Regione Puglia, con l’auspicio di risolvere definitivamente la questione". “Si pensi a riaprire il Centro – ammonisce il sindaco Lasigna -. Poi, valuteremo le responsabilità che hanno generato questo grave disservizio”. Intanto per domani è stato già convocato un incontro con le famiglie presso la stanza del sindaco per le ore 17.
Nato nel 2000 come “Progetto di vita”, viene gestito dal Comune di Palagiano in accordo con l’Asl. Nel 2012, con la comparsa degli Ambiti territoriali, i centri passano sotto la gestione condivisa e con la compartecipazione economica di Ambito, Asl e Regione Puglia.
Dal 2013, questa la storia, sino al 31 marzo 2018 si sono succedute nella gestione le cooperative sociali Pam Service/La Vela e Consorzio Nestore. Dal 2000 sino al 31 marzo scorso il Centro di Palagiano ha sempre funzionato poiché i vari gestori si sono succeduti senza mai interrompere il servizio.
Lo scorso 27 luglio, però, il Coordinamento di Ambito, con i sindaci dei Comuni componenti hanno deliberato (delibera 11/2017) l’avvio della nuova procedura di gara per l’affidamento del servizio per i tre anni successivi. Ad aggiudicarselo, la cooperativa “Nuova Luce” che avrebbe dovuto erogare il servizio già dal 1° aprile scorso. Ma questo non è accaduto.
“Da giorni – ricorda il sindaco Lasigna - stiamo affrontando la questione con l’attenzione e l’urgenza che merita. Le prime difficoltà si sono presentate quando l’Asl di Taranto ha comunicato la mancanza di fondi per coprire la propria quota di partecipazione. Di conseguenza, lo scorso 29 marzo, abbiamo incontrato al tavolo di concertazione di Ambito il dottor Giovannetti dell’Asl di Taranto, raggiungendo un accordo temporaneo di convenzione per tre mesi (sino a giugno) con l’intesa di reperire, in questo tempo, i fondi necessari per i complessivi tre anni”.
Poi, dalla Regione, la segnalazione del mancato aggiornamento delle autorizzazioni al funzionamento delle strutture e, dunque, l’impossibilità per il nuovo gestore di avviare il servizio. Su sollecitazione del responsabile dell’Ufficio di Piano Ambito TA/2 e dei sindaci dei Comuni interessati, la Regione ha comunicato la disponibilità ad aprire una finestra straordinaria utile a far ripartire il servizio.
Tutto ciò, però, ha provocato dei ritardi e il centro ad oggi resta chiuso. “Ma non demordiamo. In giornata – ricorda Angela Liverano, assessore alle politiche sociali - saremo ricevuti dalla dottoressa Candela, dirigente Dipartimento Promozione della Salute Regione Puglia, con l’auspicio di risolvere definitivamente la questione". “Si pensi a riaprire il Centro – ammonisce il sindaco Lasigna -. Poi, valuteremo le responsabilità che hanno generato questo grave disservizio”. Intanto per domani è stato già convocato un incontro con le famiglie presso la stanza del sindaco per le ore 17.