LECCE - Il laboratorio analisi del «Fazzi» è il riferimento unico per le due Asl di Lecce e Brindisi per eseguire in qualsiasi ora del giorno e della notte le analisi sui campioni di sangue prelevati ai conducenti dei veicoli coinvolti in incidenti stradali gravi, gravissimi o mortali. L’esclusività delle analisi affidate al laboratorio del «Fazzi» è dovuta ad un protocollo di intesa del 2016 fra la Procura della repubblica e la Asl di Lecce. La Asl di Brindisi si è associata perché non dispone dell’attrezzatura necessaria.
La legge sull’omicidio stradale (n. 41 del 23 marzo 2016) prevede che i prelievi vengano fatti con modalità particolari. I campioni di sangue (e non di urine) devono essere raccolti in tre provette (vedi foto), sigillati da striscette firmate e controfirmate dagli operatori per assicurare la cosiddetta “Catena di custodia” e devono garantire l’inviolabilità.
«Non si fanno sulle urine, ma sul sangue – spiega il dr. Giovambattista Lobreglio, direttore dell’unità di Anatomia patologica del “Vito Fazzi” – perché nelle urine si possono trovare tracce di stupefacenti assunti la settimana prima. Mentre la presenza nel sangue vuol dire che sono stati assunti al momento».
Al laboratorio del «Fazzi», dove sono previsti turni H24 di operatori e tecnici di laboratorio, arrivano i campioni da ogni parte della provincia di Lecce e Brindisi. Di giorno e di notte.
«Ogni giorno mediamente, analizziamo 7-8 campioni di sangue provenienti anche dai Pronto soccorso di Copertino, Gallipoli. – fa sapere il dr. Lobreglio - D’estate, con le discoteche in piena attività e i flussi turistici aumentati ne arrivano molti di più». I risultati delle analisi sono immediati. Anche di notte, gli organi di polizia che hanno portato il campione sigillato, attendono il tempo necessario alla centrifugazione del campione e nel giro di poco tempo sono in grado di conoscere il risultato. E quindi possono procedere all’adozione di ulteriori provvedimenti che l’autorità giudiziaria adotterà.
La legge sull’omicidio stradale (n. 41 del 23 marzo 2016) prevede che i prelievi vengano fatti con modalità particolari. I campioni di sangue (e non di urine) devono essere raccolti in tre provette (vedi foto), sigillati da striscette firmate e controfirmate dagli operatori per assicurare la cosiddetta “Catena di custodia” e devono garantire l’inviolabilità.
«Non si fanno sulle urine, ma sul sangue – spiega il dr. Giovambattista Lobreglio, direttore dell’unità di Anatomia patologica del “Vito Fazzi” – perché nelle urine si possono trovare tracce di stupefacenti assunti la settimana prima. Mentre la presenza nel sangue vuol dire che sono stati assunti al momento».
Al laboratorio del «Fazzi», dove sono previsti turni H24 di operatori e tecnici di laboratorio, arrivano i campioni da ogni parte della provincia di Lecce e Brindisi. Di giorno e di notte.
«Ogni giorno mediamente, analizziamo 7-8 campioni di sangue provenienti anche dai Pronto soccorso di Copertino, Gallipoli. – fa sapere il dr. Lobreglio - D’estate, con le discoteche in piena attività e i flussi turistici aumentati ne arrivano molti di più». I risultati delle analisi sono immediati. Anche di notte, gli organi di polizia che hanno portato il campione sigillato, attendono il tempo necessario alla centrifugazione del campione e nel giro di poco tempo sono in grado di conoscere il risultato. E quindi possono procedere all’adozione di ulteriori provvedimenti che l’autorità giudiziaria adotterà.