BARI - È stato presentato nel pomeriggio di giovedì 17 maggio 2018, presso l’auditorium del comando della Polizia locale, il progetto che prevede l’impiego di droni da parte degli agenti municipali per incrementare le condizioni di sicurezza della città di Bari. All’incontro con la stampa sono intervenuti il comandante della Polizia locale Michele Palumbo, l’assessore l’Ambiente Pietro Petruzzelli e il comandante Pasquale Pichichero, e l'istruttore Michele Riglietti piloti di aerei ed elicotteri che si occuperanno della formazione.
Saranno due i droni (APR - aeromobili a pilotaggio remoto) a disposizione del corpo durante le attività formative che inzieranno nei primi giorni di giugno: uno verrà utilizzato durante il giorno e l’altro di notte. L’apparecchio, che può alzarsi in volo fino a 500 metri di altezza e spostarsi nel raggio di 7/8 chilometri, non ha compiti prestabiliti ma, sotto la guida di un operatore, può essere impiegato in molte situazioni che vanno dal controllo del traffico urbano ed extraurbano, al monitoraggio del territorio a contrasto del fenomeno dell’abbandono selvaggio di rifiuti su suolo pubblico, al supporto in attività di Protezione Civile fino alla sorveglianza in occasione di eventi che prevedono una massiccia affluenza di persone.
Per poter utilizzare i droni 4 agenti della Polizia locale parteciperanno a un corso di formazione per conseguire l’attestato di pilota APR VL/MC di massa superiore/uguale a 4 kg.
La formazione teorica prevede:
· un corso basico di 17 ore durante il quale saranno affrontate tematiche che spaziano dalla normativa aereonautica alla meteorologia, dalla circolazione aerea all’impiego dei dispositivi tecnologici; al termine di questo primo percorso i partecipanti saranno sottoposti a un test da svolgere con un esaminatore ENAC
· un corso per operazioni specializzate al quale saranno ammessi coloro i quali avranno superato il primo modulo di esame; si tratta di 12 ore su materie teoriche e di approccio strumentale all’utilizzo dei droni in caso di eventi anomali, al termine delle quali gli agenti saranno pronti ad affrontare delle vere e proprie missioni operative, prestazioni di volo, safety e gestione del rischio
Terminata l’attività formativa i partecipanti dovranno superare un test a risposta multipla.
Una volta superata la parte teorica, si potrà procedere all’addestramento pratico: tutti i partecipanti saranno valutati sulla base delle loro capacità oggettive di approccio ai droni al fine di determinare l’effettivo numero di missioni necessarie per il conseguimento dell’abilitazione. Quindi sarà avviata la parte pratica del corso che consiste in 36 missioni da dieci minuti ciascuna, organizzate in funzione di specifici scenari di addestramento, come il semplice volo su ambiente urbano, quello di precisione da effettuare in ambienti e contesti più ostili oppure operazioni connesse a segnalazioni e accertamenti in corso.
Al termine della formazione tutti gli idonei dovranno sostenere uno skill test finale al cospetto di un esaminatore ENAC.
Una volta formati gli agenti abilitati alle missioni con i droni, il Comando procederà all’acquisto delle due apparecchiature volanti.
“Si tratta di dotare il corpo di nuove abilità e nuovi strumenti a tutela della legalità e a contrasto di fenomeni quali l’abusivismo edilizio e i reati ambientali - ha dichiarato il comandante Palumbo -, ma anche di sfruttare questi dispositivi per effettuare rilievi e adottare le scelte migliori in caso di gravi incidenti stradali e assicurare il controllo del territorio in occasione di eventi che interessano la protezione civile e che coinvolgono le forze dell’ordine. Entro agosto riteniamo di poter concludere la fase formativa e di impiegare stabilmente i droni, che rappresentano uno strumento operativo di straordinaria efficacia anche per la rapidità di esecuzione che assicurano nel caso in cui sia impossibile raggiungere i luoghi con i mezzi ordinari in dotazione agli agenti. La nostra idea è quella di poter utilizzare questi dispositivi sfruttandone appieno le potenzialità , come se avessimo a disposizione un occhio amico a tutela della sicurezza dei cittadini. Inizialmente saranno 4 gli agenti da formare ma contiamo di aumentarne il numero nel tempo, in modo da disporre di più personale competente”.
“Oggi sono qui per testimoniare l’assoluta vicinanza e adesione dell’amministrazione comunale rispetto alle scelte della Polizia locale - ha detto Pietro Petruzzelli -. È anche un’occasione per ringraziare il comandante Palumbo e gli agenti della Polizia locale per il lavoro quotidiano che con grande impegno svolgono sull’intero territorio cittadino. Di sicuro i droni rappresentano un ulteriore strumento a loro disposizione, che consentirà di svolgere meglio e con accorgimenti più innovativi tutta l’attività del corpo. Questo può essere un mezzo utile a coadiuvare le azioni di presidio sulla nostra città in tanti settori, penso prima di tutto, ovviamente, agli illeciti ambientali o all’abbandono selvaggio dei rifiuti ma, allo stesso tempo, a tutti quei fenomeni rappresentativi della mancanza di decoro urbano”.
Saranno due i droni (APR - aeromobili a pilotaggio remoto) a disposizione del corpo durante le attività formative che inzieranno nei primi giorni di giugno: uno verrà utilizzato durante il giorno e l’altro di notte. L’apparecchio, che può alzarsi in volo fino a 500 metri di altezza e spostarsi nel raggio di 7/8 chilometri, non ha compiti prestabiliti ma, sotto la guida di un operatore, può essere impiegato in molte situazioni che vanno dal controllo del traffico urbano ed extraurbano, al monitoraggio del territorio a contrasto del fenomeno dell’abbandono selvaggio di rifiuti su suolo pubblico, al supporto in attività di Protezione Civile fino alla sorveglianza in occasione di eventi che prevedono una massiccia affluenza di persone.
Per poter utilizzare i droni 4 agenti della Polizia locale parteciperanno a un corso di formazione per conseguire l’attestato di pilota APR VL/MC di massa superiore/uguale a 4 kg.
La formazione teorica prevede:
· un corso basico di 17 ore durante il quale saranno affrontate tematiche che spaziano dalla normativa aereonautica alla meteorologia, dalla circolazione aerea all’impiego dei dispositivi tecnologici; al termine di questo primo percorso i partecipanti saranno sottoposti a un test da svolgere con un esaminatore ENAC
· un corso per operazioni specializzate al quale saranno ammessi coloro i quali avranno superato il primo modulo di esame; si tratta di 12 ore su materie teoriche e di approccio strumentale all’utilizzo dei droni in caso di eventi anomali, al termine delle quali gli agenti saranno pronti ad affrontare delle vere e proprie missioni operative, prestazioni di volo, safety e gestione del rischio
Terminata l’attività formativa i partecipanti dovranno superare un test a risposta multipla.
Una volta superata la parte teorica, si potrà procedere all’addestramento pratico: tutti i partecipanti saranno valutati sulla base delle loro capacità oggettive di approccio ai droni al fine di determinare l’effettivo numero di missioni necessarie per il conseguimento dell’abilitazione. Quindi sarà avviata la parte pratica del corso che consiste in 36 missioni da dieci minuti ciascuna, organizzate in funzione di specifici scenari di addestramento, come il semplice volo su ambiente urbano, quello di precisione da effettuare in ambienti e contesti più ostili oppure operazioni connesse a segnalazioni e accertamenti in corso.
Al termine della formazione tutti gli idonei dovranno sostenere uno skill test finale al cospetto di un esaminatore ENAC.
Una volta formati gli agenti abilitati alle missioni con i droni, il Comando procederà all’acquisto delle due apparecchiature volanti.
“Si tratta di dotare il corpo di nuove abilità e nuovi strumenti a tutela della legalità e a contrasto di fenomeni quali l’abusivismo edilizio e i reati ambientali - ha dichiarato il comandante Palumbo -, ma anche di sfruttare questi dispositivi per effettuare rilievi e adottare le scelte migliori in caso di gravi incidenti stradali e assicurare il controllo del territorio in occasione di eventi che interessano la protezione civile e che coinvolgono le forze dell’ordine. Entro agosto riteniamo di poter concludere la fase formativa e di impiegare stabilmente i droni, che rappresentano uno strumento operativo di straordinaria efficacia anche per la rapidità di esecuzione che assicurano nel caso in cui sia impossibile raggiungere i luoghi con i mezzi ordinari in dotazione agli agenti. La nostra idea è quella di poter utilizzare questi dispositivi sfruttandone appieno le potenzialità , come se avessimo a disposizione un occhio amico a tutela della sicurezza dei cittadini. Inizialmente saranno 4 gli agenti da formare ma contiamo di aumentarne il numero nel tempo, in modo da disporre di più personale competente”.
“Oggi sono qui per testimoniare l’assoluta vicinanza e adesione dell’amministrazione comunale rispetto alle scelte della Polizia locale - ha detto Pietro Petruzzelli -. È anche un’occasione per ringraziare il comandante Palumbo e gli agenti della Polizia locale per il lavoro quotidiano che con grande impegno svolgono sull’intero territorio cittadino. Di sicuro i droni rappresentano un ulteriore strumento a loro disposizione, che consentirà di svolgere meglio e con accorgimenti più innovativi tutta l’attività del corpo. Questo può essere un mezzo utile a coadiuvare le azioni di presidio sulla nostra città in tanti settori, penso prima di tutto, ovviamente, agli illeciti ambientali o all’abbandono selvaggio dei rifiuti ma, allo stesso tempo, a tutti quei fenomeni rappresentativi della mancanza di decoro urbano”.