BARI - "Venerdì 18 maggio il Municipio 2 di Bari, con apposita delibera, ha deciso di stanziare 4.300€ per 4 eventi della durata di 90 minuti; nello specifico si tratta di 3 serate con una band di musica dal vivo ed una con un DJ set da svolgersi per 4 venerdì a partire dalle ore 20:00". Così in una nota Claudio Carone, portavoce M5S Municipio, membro della Commissione cultura.
"Questo - prosegue Carone - è tutto quello che verrà realizzato per l'intero anno 2018 per tutta la cittadinanza, gratuitamente all'aperto da parte del Municipio 2, per attuare le finalità di formazione culturale e di crescita civile e sociale dei cittadini che la Commissione Cultura dovrebbe perseguire. Questo è quello che una popolazione di oltre 100.000 abitanti (numero equiparabile alla città di Lecce) dei quartieri Poggiofranco, Carrassi, San Pasquale, Picone e Mungivacca deve aspettarsi da una amministrazione che ormai da tempo si distingue per la superficialità con cui gestisce i suoi presidi istituzionali sul territorio".
"C'è da domandarsi se dal lavoro di una commissione cultura non sarebbe più consono aspettarsi qualcosa di più di tre soli eventi dal vivo, molto poco differenziati tra loro e probabilmente non dissimili da spettacoli a cui spesso si può assistere in locali, pub, anche gratuitamente o al solo costo di una consumazione. Qui invece a pagare tutto sono i cittadini, cittadini beffati due volte perchè per realizzare un calendario di eventi di questa caratura sono serviti mesi di lavoro della onorata commissione cultura", conclude la nota del pentastellato.
"Questo - prosegue Carone - è tutto quello che verrà realizzato per l'intero anno 2018 per tutta la cittadinanza, gratuitamente all'aperto da parte del Municipio 2, per attuare le finalità di formazione culturale e di crescita civile e sociale dei cittadini che la Commissione Cultura dovrebbe perseguire. Questo è quello che una popolazione di oltre 100.000 abitanti (numero equiparabile alla città di Lecce) dei quartieri Poggiofranco, Carrassi, San Pasquale, Picone e Mungivacca deve aspettarsi da una amministrazione che ormai da tempo si distingue per la superficialità con cui gestisce i suoi presidi istituzionali sul territorio".
"C'è da domandarsi se dal lavoro di una commissione cultura non sarebbe più consono aspettarsi qualcosa di più di tre soli eventi dal vivo, molto poco differenziati tra loro e probabilmente non dissimili da spettacoli a cui spesso si può assistere in locali, pub, anche gratuitamente o al solo costo di una consumazione. Qui invece a pagare tutto sono i cittadini, cittadini beffati due volte perchè per realizzare un calendario di eventi di questa caratura sono serviti mesi di lavoro della onorata commissione cultura", conclude la nota del pentastellato.