Il Festival di Cannes si è concluso alla grande per
l’Italia, che quest’anno è riuscita a riscattarsi e portare a casa due
premi, per entrambi i film in concorso. Se quindi la scorsa edizione era stata
poco sentita nel nostro Paese, perché non c’era stata nemmeno una pellicola
italiana candidata, in questa occasione le cose sono andate decisamente meglio. "Dogman”di Matteo
Garrone e“Lazzaro
Felice”di Alice
Rohrwacher hanno riscosso il successo che meritavano, aggiudicandosi il
premio l’uno per il miglior attore e l’altro per la miglior sceneggiatura. Due
risultati che forse in Italia non ci si aspettava, ma che rappresentano senza
dubbio motivo di orgoglio per il nostro Paese. Ma l’Italia non esce vincitrice
solamente per i premi ottenuti con queste due pellicole: a coronare il tutto
è intervenuta Asia Argento, che ha ribadito ed espresso con forza la sua
condanna a Weinstein, il regista accusato di stupro e molestie.
Il premio per il
miglior attore a Marcello Fonte
Il premio per il miglior attore è andato a Marcello
Fonte, protagonista del film “Dogman” di Matteo Garrone. Sembra
che siano stati i suoi occhi a colpire la giuria del festival: il suo sguardo
pieno di umanità, segnato probabilmente dalla sua vita non facile. A
consegnare la Palma d’Oro a Marcello Fonte è stato proprio un nostro
connazionale: Roberto Benigni, fiero di annunciare che la miglior
interpretazione maschile è stata aggiudicata a un attore tutto italiano.
Il premio per la
miglior sceneggiatura alla Rohrwacher
Inatteso è stato anche il premio vinto dalla
Rohrwacher, che in questo Festival di Cannes 2018 si è
aggiudicata il riconoscimento per la miglior sceneggiatura. Un’altra
soddisfazione italiana, che ci ha resi orgogliosi della partecipazione di
quest’anno e che ci fa ben sperare in un futuro ricco di altri premi
importanti. La vittoria, in questo caso, è stata ex aequo con Nader Saeivar,
che con “Three Faces” è riuscito a conquistare una buona fetta dei voti
della giuria.
Il discorso di Asia
Argento
Quando ha preso la parola Asia Argento al Festival di
Cannes sapevamo già dove sarebbe andata a parare, ma senza dubbio erano in
pochi coloro che potevano prevedere un discorso così deciso e toccante al tempo
stesso. Divenuta ormai una delle testimonial più famose del caso Weinstein,
l’attrice italiana ha raccontato ancora per una volta la propria esperienza,
senza vergogna e senza paura. Si potrebbe dire che il suo non è stato
proprio un racconto, quanto piuttosto un messaggio chiaro e diretto, rivolto a
tutte quelle donne che ancora non hanno trovato il coraggio di denunciare gli
abusi da parte dell’altro sesso. Ma Asia Argento non si è limitata a citare
Weinstein: il suo coraggio è uscito allo scoperto quando ha affermato,
chiaramente e senza troppi giri di parole, che nel pubblico c’erano molti
altri personaggi colpevoli. Ha concluso così l’attrice italiana, con un
messaggio non solo di forza e incoraggiamento per le donne, ma anche di allerta
per tutti coloro che forse pensano ancora di riuscire a farla franca, senza
pagare per i reati e gli abusi commessi.
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Cultura e Spettacoli