(ph: Daloiso) |
A fare gli onori di casa sarà il cantautore di origini tarantine Diodato, una delle più belle realtà della nuova canzone italiana, come ha certificato la performance dell’artista all’ultimo Festival di Sanremo in coppia con Roy Paci. L’appuntamento con Diodato è in programma giovedì 7 giugno, alle ore 17, nella Villa Peripato, dove si terranno anche tutti gli altri «Incontri d’autore», eccezion fatta per il rendez-vous con Michael Lavine e Charles Peterson, in calendario sempre giovedì 7, alle ore 20, nel museo MarTa, dove i due fotografi americani esporranno gli scatti della mostra «Kurt Cobain & Il Grunge» dall’8 giugno al 1° luglio.
La programmazione degli «Incontri d’autore» proseguirà venerdì 8 giugno con cinque esponenti di punta della canzone italiana d’autore. Si parte, alle ore 11.30, con Max Gazzè, chiamato a raccontare il suo originale percorso artistico, fatto di ricerca del nuovo, e la sua odierna avventura musicale e personale, quella dell’opera «Alchemaya» e della canzone «La leggenda di Cristalda e Pizzomunno». Si prosegue con Emma Marrone, che incontrerà il pubblico alle ore 15.30. Testarda, decisa, caparbia, la cantante salentina negli anni ha imparato a governare l’istinto, crescendo come artista e come donna sino a diventare una delle cantanti italiane più conosciute e amate. E senza mai considerare l’ultimo album un punto d’arrivo, ma un nuovo punto di partenza.
E salentino doc è Giuliano Sangiorgi, che alle 18.30 parlerà dell’esperienza con i “fratelli” della band i Negramaro, che, dalle cantine agli stadi, sono riusciti a coniugare rock e canzone, come pochissimi erano riusciti a fare prima. Negli anni ha, invece, saputo calibrare il suo modo di proporsi, scrivendo belle canzoni, tra jazz, pop e blues, Raphael Gualazzi, atteso alle ore 20 per parlare del suo ruolo di musicista, ma anche di entertainer, cioè della propria capacità di fare musica e divertire il pubblico. E sembra quasi destino che a chiudere la giornata, alle ore 21.30, sia Ultimo, all’anagrafe Niccolò Moriconi, da considerare soprattutto “ultimo”, data la sua giovane età, come esponente della nuova schiera di cantautori italiani, quelli che mescolano hip hop e canzone, melodia e rime, pop e rock, raccontando storie nelle quali i propri coetanei si riconoscono.
Quando si parla di scena hip hop in Italia non si può fare a meno di pensare a Ghemon, che aprirà gli «Incontri d’autore» di sabato 9 giugno, alle ore 11.30. Giovanni Luca Picariello, questo il vero nome del rapper e cantautore irpino, racconterà com’è cambiata la scena hip hop italiana negli ultimi anni. Ma anche com’è cambiato il proprio percorso artistico. Mentre di Renzo Rubino, atteso alle ore 15.30, sarà interessante scoprire come le storie si trasformano in canzoni, per poi diventare spettacolo, sempre in bilico tra teatralità e cantautorato.
Una scarica di adrenalina sarà l’incontro delle ore 18 con Paul Cook, batterista dei Sex Pistols, la band che alla fine degli anni Settanta cambiò per sempre la storia del rock facendo esplodere il punk, un fenomeno capace di influenzare le generazioni successive. Dal canto suo, Mirkoeilcane, che si racconterà in Villa Peripato, alle ore 20, per l’ultimo appuntamento della giornata, ha provato a cambiare le regole del gioco del cantautore e della canzone d’autore, mescolando generi e stili, senza dimenticare i grandi padri. Non a caso al Festival di Sanremo gli hanno assegnato il Premio della Critica Mia Martini per la sezione Nuove Proposte.
E tra le nuove proposte della scena hip hop c’è Nitro, chiamato non solo ad esibirsi per il Raffo Fest sabato 9 giugno sulla Rotonda del Lungomare, ma anche a chiudere gli «Incontri d’autore», domenica 10 giugno, alle ore 12. Eppure Nitro non ha l’aria del rapper, piuttosto del cantante di un gruppo metal. Poco importa, perché Nitro, esplosivo come il nome che si è scelto, si è ritagliato uno spazio molto originale, salendo la scala della fama gradino dopo gradino, arrivando ad essere uno dei personaggi di spicco del rap italiano.
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