di NICOLA RICCHITELLI – Dalla veterinaria passando per la biologa marina fino ad arrivare alla cameriera sui pattini, sognava tutto questa Samantha de Grenet da bambina: « sognavo di diventare veterinaria, biologa marina, cameriera sui pattini, insomma lo spettacolo non era nei miei piani ma è entrato nella mia vita in modo casuale e naturale ed è forse per questo che lo affronto come un qualsiasi altro mestiere…», ma è facendo la modella che prende il là la carriera della bella showgirl romana. Tutto inizia con la vittoria del concorso “Fotomodella dell'Anno” nel 1985 – premio che non gli può esserle riconosciuto a causa del mancato compimento del quindicesimo anno d'età – poi arrivano le svariate partecipazioni a tutte le edizioni di “Donna sotto le stelle”.
Nei primi anni '90 Samantha de Grenet inizia a raccogliere le prime soddisfazioni in ambito televisivo divenendo inviata nella trasmissione di Italia 1 “Modapolis” – senza dimenticare l’apparizione nella sigla di apertura del programma “Svalutation” di Celentano nel 1992 – per poi proseguire la sua carriera con programmi di successo quali Jammin, 8 mm assieme a Paolo Calissano e tanti altri, non disdegnando il cinema – nel 1995 è tra i Ragazzi della notte di Jerry Calà – e quindi la televisione al fianco di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello con cui nel 1997 gira “I misteri di Cascina Vianello” e che la stessa de Grenet ricorda così:« di Sandra e Raimondo ho un ricordo meraviglioso perché così come li vedete in tv erano nella realtà. Una coppia bellissima e tenerissima, due signori...mancano tanto!».
Samantha, innanzitutto permettimi di ringraziarti per questa chiacchierata e di chiederti come stai?
R:«Ma figurati grazie a te! Sto bene e cerco di fare sempre del mio meglio per godere di ogni giorno... certo i problemi e le piccole difficoltà ci sono, ma cerco sempre di affrontarli con positività...il bicchiere per me è sempre mezzo pieno».
Il mondo dello spettacolo e della televisione sono stati da sempre e sin da subito i tuoi habitat professionali. Cosa significa fare spettacolo e stare in un tubo catodico?
R:«In realtà il mondo della moda prima e quello della televisione dopo sono mondi ai quali non ho mai pensato quando ero piccola. Da bambina sognavo di diventare veterinaria, biologa marina, cameriera sui pattini, insomma lo spettacolo non era nei miei piani ma è entrato nella mia vita in modo casuale e naturale ed è forse per questo che lo affronto come un qualsiasi altro mestiere e non ho quella presunzione che hanno in molti di essere migliore di un altro solo perché si lavora in televisione... mi rendo conto di avere più attenzioni in quanto personaggio pubblico, ma mi interessa di più essere amata come persona e la gente me lo dimostra ogni giorno nel mio quotidiano e questo mi rende felice».
Era il 1992 e sei nella sigla di un programma di un certo Adriano Celentano. Che ricordi conservi dell'incontro con il 'Molleggiato'?
R:«Ero giovanissima e ho avuto la fortuna e l'onore di lavorare con un grandissimo, un artista completo».
Altri mostri sacri della tv con cui hai lavorato sono stati Raimondo Vianello e Sandra Mondaini. Era il 1997 e sei nel cast di I misteri di Cascina Vianello. Ti va di spendere due parole su questi due grandi mostri sacri della tv?
R:«Di Sandra e Raimondo ho un ricordo meraviglioso perché così come li vedete in tv erano nella realtà. Una coppia bellissima e tenerissima, due signori... mancano tanto!».
Importante è il tuo interesse verso il mondo dei bambini. Ricordiamo il tuo blog 'ilovebimbo.com'. Da dove nasce questa attenzione verso il mondo dei più piccoli?
R:«I LOVE BIMBO nasce dalla mia curiosità di mamma. Da quando ho avuto Brando che ora ha 12 anni qualsiasi professionista (pediatri, nutrizionisti, dermatologi, scrittori, maestre, ecc.) incontrassi lo bombardavo di domande perché volevo essere informata su tutto e in maniera naturale ho pensato che questo poteva essere d'aiuto anche a tanti altri genitori, e non solo, come me. I LOVE BIMBO è una sorta di diario/ giornale che affronta diversi temi che possono aiutare, informare o rubare un sorriso... e poi ci sono delle ricette pazzesche! Purtroppo ora è fermo da un po', facendo tutto da sola non ho avuto il tempo al ritorno dall'Isola dei Famosi di dedicarmici, però ci sono comunque degli articoli interessanti e sempre attuali da leggere».
E tu che bimba sei stata?
R:«Una bambina assolutamente tranquilla e serena. La mia più grande fortuna è quella di essere cresciuta con dei genitori meravigliosi che hanno saputo trasmettere a me e ai miei fratelli valori e principi. Non sono stati dei genitori severi ma esistevano delle regole di orari e di buon comportamento che dovevano essere rispettati».
L'aver iniziato così giovane a fare questo lavoro quanto ha tolto alla tua adolescenza?
R:«Ho iniziato a lavorare a 15 anni, ma ad una condizione: che i miei voti scolastici non ne risentissero… non è stata una passeggiata di salute ma mi sono diplomata e la mia carriera è andata alla grande. Certo, ho dovuto faticare con la mentalità ottusa di qualche professore che non vedeva di buon occhio il fatto che lavorassi ed invece di premiarmi mi puniva per le assenze... diverso sarebbe stato se avessi fatto un altro mestiere...».
Samantha, parliamo dell'Isola dei Famosi. Innanzitutto perché hai scelto di vivere un'esperienza così estrema?
R:«Prima di tutto non è stata una scelta facile e mai sarei partita se mio figlio non fosse stato d'accordo. È Brando il motore della mia vita. Le motivazioni che ti fanno scegliere di partire per un reality così estremo possono essere diverse: il desiderio di fare un'esperienza di vita unica, la voglia di mettersi in gioco e superare i propri limiti, il compenso, perché ovviamente non si va lì a titolo gratuito, e la speranza che dopo ti possa arrivare altro lavoro».
Che idea ti sei fatta sul caso Weinstein e su tutto ciò che ne è scaturito dopo in Italia?
R:«La molestia e la violenza sulle donne sono tematiche molto delicate e le vittime di queste azioni aberranti meritano il rispetto di tutti sempre e comunque. La cosa a cui bisogna stare attenti però è la differenza tra una molestia ed un approccio maldestro o maleducato... la linea è sottile ma si evince quando una donna si ritrae e dice no. Non entro nel dettaglio della vicenda di nessuna in particolare, non mi permetterei mai, ma denunciare il 'mostro' dopo aver ricevuto lavoro in cambio per anni mi fa orrore e soffro invece per tutte quelle donne che hanno urlato 'No' e avranno per sempre i segni di una violenza sul corpo e nell'anima... se è andata 'bene'!».
Il tuo percorso nel mondo dello spettacolo ha dovuto affrontare ostacoli di questo tipo?
R:«Credo che un certo tipo di 'approccio' fisico avvenga nel momento in cui si intravede una possibilità di riuscita... io non ho mai dato quell'idea o ho avuto atteggiamenti che facessero pensare il contrario o forse anche perché ho avuto la fortuna di incontrare persone serie. Solo un paio di volte ho rifiutato degli inviti a cena e ho perso due programmi... magari la mia carriera avrebbe preso una piega diversa, ma allo specchio mi posso guardare senza vergogna!».
In quali progetti professionali ti vedremo impegnata nell'immediato futuro?
R:«Ci sono progetti di vario tipo ma finché non si firma...».
CONTACTS:
https://www.facebook.com/samantha.degrenet.10/
Nei primi anni '90 Samantha de Grenet inizia a raccogliere le prime soddisfazioni in ambito televisivo divenendo inviata nella trasmissione di Italia 1 “Modapolis” – senza dimenticare l’apparizione nella sigla di apertura del programma “Svalutation” di Celentano nel 1992 – per poi proseguire la sua carriera con programmi di successo quali Jammin, 8 mm assieme a Paolo Calissano e tanti altri, non disdegnando il cinema – nel 1995 è tra i Ragazzi della notte di Jerry Calà – e quindi la televisione al fianco di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello con cui nel 1997 gira “I misteri di Cascina Vianello” e che la stessa de Grenet ricorda così:« di Sandra e Raimondo ho un ricordo meraviglioso perché così come li vedete in tv erano nella realtà. Una coppia bellissima e tenerissima, due signori...mancano tanto!».
Samantha, innanzitutto permettimi di ringraziarti per questa chiacchierata e di chiederti come stai?
R:«Ma figurati grazie a te! Sto bene e cerco di fare sempre del mio meglio per godere di ogni giorno... certo i problemi e le piccole difficoltà ci sono, ma cerco sempre di affrontarli con positività...il bicchiere per me è sempre mezzo pieno».
Il mondo dello spettacolo e della televisione sono stati da sempre e sin da subito i tuoi habitat professionali. Cosa significa fare spettacolo e stare in un tubo catodico?
R:«In realtà il mondo della moda prima e quello della televisione dopo sono mondi ai quali non ho mai pensato quando ero piccola. Da bambina sognavo di diventare veterinaria, biologa marina, cameriera sui pattini, insomma lo spettacolo non era nei miei piani ma è entrato nella mia vita in modo casuale e naturale ed è forse per questo che lo affronto come un qualsiasi altro mestiere e non ho quella presunzione che hanno in molti di essere migliore di un altro solo perché si lavora in televisione... mi rendo conto di avere più attenzioni in quanto personaggio pubblico, ma mi interessa di più essere amata come persona e la gente me lo dimostra ogni giorno nel mio quotidiano e questo mi rende felice».
Era il 1992 e sei nella sigla di un programma di un certo Adriano Celentano. Che ricordi conservi dell'incontro con il 'Molleggiato'?
R:«Ero giovanissima e ho avuto la fortuna e l'onore di lavorare con un grandissimo, un artista completo».
Altri mostri sacri della tv con cui hai lavorato sono stati Raimondo Vianello e Sandra Mondaini. Era il 1997 e sei nel cast di I misteri di Cascina Vianello. Ti va di spendere due parole su questi due grandi mostri sacri della tv?
R:«Di Sandra e Raimondo ho un ricordo meraviglioso perché così come li vedete in tv erano nella realtà. Una coppia bellissima e tenerissima, due signori... mancano tanto!».
Importante è il tuo interesse verso il mondo dei bambini. Ricordiamo il tuo blog 'ilovebimbo.com'. Da dove nasce questa attenzione verso il mondo dei più piccoli?
R:«I LOVE BIMBO nasce dalla mia curiosità di mamma. Da quando ho avuto Brando che ora ha 12 anni qualsiasi professionista (pediatri, nutrizionisti, dermatologi, scrittori, maestre, ecc.) incontrassi lo bombardavo di domande perché volevo essere informata su tutto e in maniera naturale ho pensato che questo poteva essere d'aiuto anche a tanti altri genitori, e non solo, come me. I LOVE BIMBO è una sorta di diario/ giornale che affronta diversi temi che possono aiutare, informare o rubare un sorriso... e poi ci sono delle ricette pazzesche! Purtroppo ora è fermo da un po', facendo tutto da sola non ho avuto il tempo al ritorno dall'Isola dei Famosi di dedicarmici, però ci sono comunque degli articoli interessanti e sempre attuali da leggere».
E tu che bimba sei stata?
R:«Una bambina assolutamente tranquilla e serena. La mia più grande fortuna è quella di essere cresciuta con dei genitori meravigliosi che hanno saputo trasmettere a me e ai miei fratelli valori e principi. Non sono stati dei genitori severi ma esistevano delle regole di orari e di buon comportamento che dovevano essere rispettati».
L'aver iniziato così giovane a fare questo lavoro quanto ha tolto alla tua adolescenza?
R:«Ho iniziato a lavorare a 15 anni, ma ad una condizione: che i miei voti scolastici non ne risentissero… non è stata una passeggiata di salute ma mi sono diplomata e la mia carriera è andata alla grande. Certo, ho dovuto faticare con la mentalità ottusa di qualche professore che non vedeva di buon occhio il fatto che lavorassi ed invece di premiarmi mi puniva per le assenze... diverso sarebbe stato se avessi fatto un altro mestiere...».
Samantha, parliamo dell'Isola dei Famosi. Innanzitutto perché hai scelto di vivere un'esperienza così estrema?
R:«Prima di tutto non è stata una scelta facile e mai sarei partita se mio figlio non fosse stato d'accordo. È Brando il motore della mia vita. Le motivazioni che ti fanno scegliere di partire per un reality così estremo possono essere diverse: il desiderio di fare un'esperienza di vita unica, la voglia di mettersi in gioco e superare i propri limiti, il compenso, perché ovviamente non si va lì a titolo gratuito, e la speranza che dopo ti possa arrivare altro lavoro».
Che idea ti sei fatta sul caso Weinstein e su tutto ciò che ne è scaturito dopo in Italia?
R:«La molestia e la violenza sulle donne sono tematiche molto delicate e le vittime di queste azioni aberranti meritano il rispetto di tutti sempre e comunque. La cosa a cui bisogna stare attenti però è la differenza tra una molestia ed un approccio maldestro o maleducato... la linea è sottile ma si evince quando una donna si ritrae e dice no. Non entro nel dettaglio della vicenda di nessuna in particolare, non mi permetterei mai, ma denunciare il 'mostro' dopo aver ricevuto lavoro in cambio per anni mi fa orrore e soffro invece per tutte quelle donne che hanno urlato 'No' e avranno per sempre i segni di una violenza sul corpo e nell'anima... se è andata 'bene'!».
Il tuo percorso nel mondo dello spettacolo ha dovuto affrontare ostacoli di questo tipo?
R:«Credo che un certo tipo di 'approccio' fisico avvenga nel momento in cui si intravede una possibilità di riuscita... io non ho mai dato quell'idea o ho avuto atteggiamenti che facessero pensare il contrario o forse anche perché ho avuto la fortuna di incontrare persone serie. Solo un paio di volte ho rifiutato degli inviti a cena e ho perso due programmi... magari la mia carriera avrebbe preso una piega diversa, ma allo specchio mi posso guardare senza vergogna!».
In quali progetti professionali ti vedremo impegnata nell'immediato futuro?
R:«Ci sono progetti di vario tipo ma finché non si firma...».
CONTACTS:
https://www.facebook.com/samantha.degrenet.10/