Taranto, gli studenti dell’I.C. Moro lanciano il gadget della città: nasce la 'Hemp Bag', la borsa completamente eco
TARANTO - Si è appena concluso il progetto RivogliAMO Taranto… in startup: Taranto ha il suo gadget sostenibile da presentare ai turisti e alle scuole di G.R.E.E.N. in Europe.
Una borsa ecosostenibile realizzata interamente in canapa e contenente una piantina con le più belle attrazioni della città di Taranto: è il gadget che un gruppo di studenti dell’ I.C. Renato Moro ha realizzato in occasione del progetto “RivogliAMO Taranto… in startup”, che si inserisce nel percorso ERASMUS Plus, “G.r.e.e.n. in Europe”, di cui la scuola è capofila e che sta coinvolgendo Italia, Bulgaria, Gran Bretagna e Spagna.
G.r.e.e.n. in Europe – Green Entrepreneurial Education Network in Europe – è l’innovativo ed entusiasmante percorso formativo, durato quasi tre anni e fortemente sostenuto dalla DS della Renato Moro, Loredana Bucci, che si concluderà la prossima settimana con un meeting finale a Taranto.
Il progetto è nato con l’obiettivo di scambiare e diffondere tra i docenti e gli alunni di alcuni Paesi della Comunità Europea le “buone pratiche” di vita sana e di sviluppo economico sostenibile, capaci di contagiare, disseminare, diffondere iniziative, percorsi e prassi didattiche volti a far acquisire alle giovani generazioni, e quindi ai futuri cittadini del mondo, le conoscenze e le competenze fondamentali per maturare uno stile imprenditoriale e uno stile rispettoso dell’ambiente, a partire proprio dalla scuola del primo ciclo.
Il principale obiettivo del primo anno è stato lo scambio delle “buone pratiche” nel campo del Green lifestyle, della green economy e dello sviluppo sostenibile fra i tre Paesi partner: Paesi Baschi (Bermeo/Bilbao), Galles (Gilwern) e Bulgaria (Sofia).
L’altro obiettivo è stato la formazione e l’autoformazione dei docenti e degli alunni sui concetti di sostenibilità per mezzo di scambio di risorse o documenti utili e di risorse via web.
Da qui la necessità di acquisire e maturare competenze tecnologiche certificate attraverso un percorso mirato di formazione realizzatosi nel kich off meeting svoltosi a Taranto nel novembre 2016.
Questa opportunità formativa ha permesso di superare le distanze fisiche tra le varie scuole e gli attori coinvolti, favorendo la collaborazione online.
Alla base di queste buone pratiche è stato indispensabile maturare e implementare, nel corso dell’attività curricolare, competenze tecnologiche, linguistiche (inglese), di comunicazione pubblicitaria, di spirito di iniziativa e di imprenditorialità attraverso la stesura di semplici business plan.
Ed è proprio dal business plan che gli studenti coinvolti nel progetto “RivogliAMO Taranto… in startup” sono partiti per la creazione della HEMP BAG – questo il nome della borsa ecosostenibile –; borsa che, oltre a rappresentare l’esempio perfetto di imprenditorialità “green”, è un messaggio positivo per la città di Taranto.
Fondamentale è stato il supporto dei professori Luca Battista, Lucia Renò e Margherita Tagliente che – affiancando l’esperta, Stefania Ressa – hanno accompagnato per mano i ragazzi.
Perché la canapa? La canapa è una fibra tessile coltivata a Taranto; è una fibra potente che ha la capacità di ripulire l’aria dagli agenti inquinanti.
Sulla borsa – che sarà presentata durante la settimana dell’Erasmus dal 14 al 18 maggio alla presenza delle delegazioni di docenti degli alunni baschi, del Galles e bulgari e delle istituzioni locali – è stato cucito, inoltre, il logo stampato in 3D.
Per realizzare questo compito, gli studenti sono stati divisi in gruppi; a ciascun gruppo è stato assegnato un ruolo professionale ben definito.
Il logo di HEMP BAG è stato creato dal “gruppo design”, che ha inventato il nome e l'identità del marchio. Il “gruppo commerciale” si è occupato della definizione dei costi del prodotto e degli obiettivi di redditività.
Il “gruppo social media” ha creato una strategia per lanciare la borsa di canapa sul mercato attraverso i principali social network: Facebook e Instagram, soprattutto.
Il “gruppo stampa” ha lanciato l'annuncio a giornali, blog, radio e canali online e offline. Il gruppo “web designer”, infine, si è occupato della creazione del sito web.
In sintesi, possiamo affermare di avere a Taranto la prima startup fatta integralmente da studenti della scuola media.
Una borsa ecosostenibile realizzata interamente in canapa e contenente una piantina con le più belle attrazioni della città di Taranto: è il gadget che un gruppo di studenti dell’ I.C. Renato Moro ha realizzato in occasione del progetto “RivogliAMO Taranto… in startup”, che si inserisce nel percorso ERASMUS Plus, “G.r.e.e.n. in Europe”, di cui la scuola è capofila e che sta coinvolgendo Italia, Bulgaria, Gran Bretagna e Spagna.
G.r.e.e.n. in Europe – Green Entrepreneurial Education Network in Europe – è l’innovativo ed entusiasmante percorso formativo, durato quasi tre anni e fortemente sostenuto dalla DS della Renato Moro, Loredana Bucci, che si concluderà la prossima settimana con un meeting finale a Taranto.
Il progetto è nato con l’obiettivo di scambiare e diffondere tra i docenti e gli alunni di alcuni Paesi della Comunità Europea le “buone pratiche” di vita sana e di sviluppo economico sostenibile, capaci di contagiare, disseminare, diffondere iniziative, percorsi e prassi didattiche volti a far acquisire alle giovani generazioni, e quindi ai futuri cittadini del mondo, le conoscenze e le competenze fondamentali per maturare uno stile imprenditoriale e uno stile rispettoso dell’ambiente, a partire proprio dalla scuola del primo ciclo.
Il principale obiettivo del primo anno è stato lo scambio delle “buone pratiche” nel campo del Green lifestyle, della green economy e dello sviluppo sostenibile fra i tre Paesi partner: Paesi Baschi (Bermeo/Bilbao), Galles (Gilwern) e Bulgaria (Sofia).
L’altro obiettivo è stato la formazione e l’autoformazione dei docenti e degli alunni sui concetti di sostenibilità per mezzo di scambio di risorse o documenti utili e di risorse via web.
Da qui la necessità di acquisire e maturare competenze tecnologiche certificate attraverso un percorso mirato di formazione realizzatosi nel kich off meeting svoltosi a Taranto nel novembre 2016.
Questa opportunità formativa ha permesso di superare le distanze fisiche tra le varie scuole e gli attori coinvolti, favorendo la collaborazione online.
Alla base di queste buone pratiche è stato indispensabile maturare e implementare, nel corso dell’attività curricolare, competenze tecnologiche, linguistiche (inglese), di comunicazione pubblicitaria, di spirito di iniziativa e di imprenditorialità attraverso la stesura di semplici business plan.
Ed è proprio dal business plan che gli studenti coinvolti nel progetto “RivogliAMO Taranto… in startup” sono partiti per la creazione della HEMP BAG – questo il nome della borsa ecosostenibile –; borsa che, oltre a rappresentare l’esempio perfetto di imprenditorialità “green”, è un messaggio positivo per la città di Taranto.
Fondamentale è stato il supporto dei professori Luca Battista, Lucia Renò e Margherita Tagliente che – affiancando l’esperta, Stefania Ressa – hanno accompagnato per mano i ragazzi.
Perché la canapa? La canapa è una fibra tessile coltivata a Taranto; è una fibra potente che ha la capacità di ripulire l’aria dagli agenti inquinanti.
Sulla borsa – che sarà presentata durante la settimana dell’Erasmus dal 14 al 18 maggio alla presenza delle delegazioni di docenti degli alunni baschi, del Galles e bulgari e delle istituzioni locali – è stato cucito, inoltre, il logo stampato in 3D.
Per realizzare questo compito, gli studenti sono stati divisi in gruppi; a ciascun gruppo è stato assegnato un ruolo professionale ben definito.
Il logo di HEMP BAG è stato creato dal “gruppo design”, che ha inventato il nome e l'identità del marchio. Il “gruppo commerciale” si è occupato della definizione dei costi del prodotto e degli obiettivi di redditività.
Il “gruppo social media” ha creato una strategia per lanciare la borsa di canapa sul mercato attraverso i principali social network: Facebook e Instagram, soprattutto.
Il “gruppo stampa” ha lanciato l'annuncio a giornali, blog, radio e canali online e offline. Il gruppo “web designer”, infine, si è occupato della creazione del sito web.
In sintesi, possiamo affermare di avere a Taranto la prima startup fatta integralmente da studenti della scuola media.