di VITTORIO POLITO - È stato pubblicato in questi giorni da WIP Edizioni una novità editoriale di Giulio Mola, “Bari meravigliosa”, un racconto di ricordi ed emozioni della nostra bella Bari che non teme confronti con altre città.
Bari e baresità è un binomio che non si può scindere. La Baresità è tutto quello che riguarda la nostra bella città: storia, tradizioni, folclore, cucina, monumenti, chiese, teatri, modi di dire, comportamenti, proverbi, soprannomi, usi e costumi, dialetto, ecc. Baresità è anche San Nicola ed alcuni prodotti del mare che i baresi mangiano rigorosamente crudi.
L’autore con la nostalgia di Bari ha scritto “Bari meravigliosa” certamente con l’intento di riportare alla mente di coloro che sono avanti negli anni e per ricordare ai giovani, alcune realtà della nostra città che fanno parte delle tradizioni e quindi della storia di Bari.
Giulio Mola ricorda le gestualità dei baresi, il mare ed i venti, la rivalità tra baresi e leccesi, il Borgo antico fra misteri e riti magici, la Basilica e la festa di San Nicola, i sottani di Bari vecchia, Bari e le ‘luci rosse’, le case chiuse, il Cinema Marilon (oggi al suo posto insiste un palazzo), la Bari degli anni ’70, la figura del parcheggiatore abusivo Varichina, N’derr a la lanze, insomma ci parla di tutto quanto è stato Bari nel passato recente, senza dimenticare i locali storici, la spiaggia di ‘Pane e pomodoro’, il crudo di mare (l’irrinunciabile antipasto dei baresi), il calciatore Cassano, gli ulivi, la famosa ‘Peroni’, le ‘fornacelle’ (trattorie volanti ove si possono gustare involtini, sgagliozze, popizze), le focacce, le orecchiette ed i panzerotti (golosità per i baresi). Ce n’è per tutti i gusti. Mola non ha dimenticato quasi nulla. Si registra qualche imprecisione a proposito del dialetto barese e della terminologia relativa, perdonabile all’autore che vive a Milano e non aggiornato sul lessico di casa nostra. Chiude il simpatico volumetto il capitolo “Dieci cose da sapere sulle ragazze baresi (e come conquistarle)”!
Il testo (un utile manuale per il barese verace), arricchito da alcune fotografie mie e dell’autore sulla nostra città, riporta la prefazione di Uccio De Santis, geniale e frizzante comico di origini pugliesi, che sostiene che “Bari è una miscela esplosiva di tante cose belle, è un cocktail multigusto dell’essere pugliese, perché poi in fondo in fondo tutta la Regione si identifica con Bari, e Bari è unica”.
Giulio Mola, barese, giornalista professionista, è caposervizio sport presso la redazione milanese de “Il Giorno”. Ha collaborato con radio e varie “testate” pugliesi e, nel 2001, Antenna Tre ed emittenti collegate, occupandosi spesso di inchieste legate al mondo dello sport. Opinionista televisivo del Processo di Biscardi su 7Gold, attualmente è ospite delle trasmissioni di TeleLombardia e Antenna Tre. Inviato, fra l’altro, ai Mondiali di Germania, ha avuto la fortuna di raccontare la notte azzurra di Berlino 2006. Ha pubblicato MOU! (Mauro Pagliai Editori, 2010).
Bari e baresità è un binomio che non si può scindere. La Baresità è tutto quello che riguarda la nostra bella città: storia, tradizioni, folclore, cucina, monumenti, chiese, teatri, modi di dire, comportamenti, proverbi, soprannomi, usi e costumi, dialetto, ecc. Baresità è anche San Nicola ed alcuni prodotti del mare che i baresi mangiano rigorosamente crudi.
L’autore con la nostalgia di Bari ha scritto “Bari meravigliosa” certamente con l’intento di riportare alla mente di coloro che sono avanti negli anni e per ricordare ai giovani, alcune realtà della nostra città che fanno parte delle tradizioni e quindi della storia di Bari.
Giulio Mola ricorda le gestualità dei baresi, il mare ed i venti, la rivalità tra baresi e leccesi, il Borgo antico fra misteri e riti magici, la Basilica e la festa di San Nicola, i sottani di Bari vecchia, Bari e le ‘luci rosse’, le case chiuse, il Cinema Marilon (oggi al suo posto insiste un palazzo), la Bari degli anni ’70, la figura del parcheggiatore abusivo Varichina, N’derr a la lanze, insomma ci parla di tutto quanto è stato Bari nel passato recente, senza dimenticare i locali storici, la spiaggia di ‘Pane e pomodoro’, il crudo di mare (l’irrinunciabile antipasto dei baresi), il calciatore Cassano, gli ulivi, la famosa ‘Peroni’, le ‘fornacelle’ (trattorie volanti ove si possono gustare involtini, sgagliozze, popizze), le focacce, le orecchiette ed i panzerotti (golosità per i baresi). Ce n’è per tutti i gusti. Mola non ha dimenticato quasi nulla. Si registra qualche imprecisione a proposito del dialetto barese e della terminologia relativa, perdonabile all’autore che vive a Milano e non aggiornato sul lessico di casa nostra. Chiude il simpatico volumetto il capitolo “Dieci cose da sapere sulle ragazze baresi (e come conquistarle)”!
Il testo (un utile manuale per il barese verace), arricchito da alcune fotografie mie e dell’autore sulla nostra città, riporta la prefazione di Uccio De Santis, geniale e frizzante comico di origini pugliesi, che sostiene che “Bari è una miscela esplosiva di tante cose belle, è un cocktail multigusto dell’essere pugliese, perché poi in fondo in fondo tutta la Regione si identifica con Bari, e Bari è unica”.
Giulio Mola, barese, giornalista professionista, è caposervizio sport presso la redazione milanese de “Il Giorno”. Ha collaborato con radio e varie “testate” pugliesi e, nel 2001, Antenna Tre ed emittenti collegate, occupandosi spesso di inchieste legate al mondo dello sport. Opinionista televisivo del Processo di Biscardi su 7Gold, attualmente è ospite delle trasmissioni di TeleLombardia e Antenna Tre. Inviato, fra l’altro, ai Mondiali di Germania, ha avuto la fortuna di raccontare la notte azzurra di Berlino 2006. Ha pubblicato MOU! (Mauro Pagliai Editori, 2010).