LECCE - E’ un «esercito» di 43mila persone quello che nella nostra provincia soffre di ASMA. Perciò la Asl di Lecce ha aderito convintamente allo studio osservazionale proposto dal progetto per l’istituzione del Registro Nazionale Asma Grave.
Il progetto, unico in Italia, è promosso dall’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) e dall’Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri (AAIITO) ed è stato presentato a Milano nel dicembre scorso.
Attraverso la raccolta dei casi seguiti sarà possibile fenotipizzare i pazienti, ossia attribuire il corretto fenotipo e quindi poter scegliere la terapia biologica più adeguata per ciascun paziente.
Inoltre, sulla base dei parametri biologici, si possono seguire nel tempo i pazienti non responsivi a terapia, quindi avviare studi clinici mirati a comprendere meglio la patologia. Una terapia personalizzata dell’Asma che va regolata sulla base del livello di gravità della malattia.
Lo studio osservazionale, non interventistico, nella Asl di Lecce, è stato autorizzato dal Comitato Etico e dalla direzione generale, il 4 giugno scorso.
Responsabile principale dello studio è il Dr. Lionello Muratore, primario di Allergologia e Immunologia Clinica al “Vito Fazzi”, affiancato dal Dr. Domenico Toraldo, pneumologo presso il Centro di Riabilitazione cardio-respiratoria di San Cesario di Lecce.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Asma e l’Asma grave sono malattie molto complesse. Motivo per cui è importante saper identificare i vari fenotipi di malattia al fine di prescrivere una terapia sempre più personalizzata.
Gli specialisti definiscono l’Asma grave quando richiede trattamenti farmacologici a dosaggi elevati per lungo tempo con risultati clinici scarsi e inefficaci.
Nella provincia di Lecce, evidenze statistiche hanno stimato che le persone (di età superiore ai 15 anni) affette da Asma normale sono circa 43mila (pari al 6,1% della popolazione). Più colpite le donne (23.400 - pari al 6,6%) rispetto agli uomini (19.500 – pari al 5,5%). L’Asma grave invece colpisce nel Leccese circa 2200 – 4200 persone (5-10%).
Il progetto, unico in Italia, è promosso dall’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) e dall’Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri (AAIITO) ed è stato presentato a Milano nel dicembre scorso.
Attraverso la raccolta dei casi seguiti sarà possibile fenotipizzare i pazienti, ossia attribuire il corretto fenotipo e quindi poter scegliere la terapia biologica più adeguata per ciascun paziente.
Inoltre, sulla base dei parametri biologici, si possono seguire nel tempo i pazienti non responsivi a terapia, quindi avviare studi clinici mirati a comprendere meglio la patologia. Una terapia personalizzata dell’Asma che va regolata sulla base del livello di gravità della malattia.
Lo studio osservazionale, non interventistico, nella Asl di Lecce, è stato autorizzato dal Comitato Etico e dalla direzione generale, il 4 giugno scorso.
Responsabile principale dello studio è il Dr. Lionello Muratore, primario di Allergologia e Immunologia Clinica al “Vito Fazzi”, affiancato dal Dr. Domenico Toraldo, pneumologo presso il Centro di Riabilitazione cardio-respiratoria di San Cesario di Lecce.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Asma e l’Asma grave sono malattie molto complesse. Motivo per cui è importante saper identificare i vari fenotipi di malattia al fine di prescrivere una terapia sempre più personalizzata.
Gli specialisti definiscono l’Asma grave quando richiede trattamenti farmacologici a dosaggi elevati per lungo tempo con risultati clinici scarsi e inefficaci.
Nella provincia di Lecce, evidenze statistiche hanno stimato che le persone (di età superiore ai 15 anni) affette da Asma normale sono circa 43mila (pari al 6,1% della popolazione). Più colpite le donne (23.400 - pari al 6,6%) rispetto agli uomini (19.500 – pari al 5,5%). L’Asma grave invece colpisce nel Leccese circa 2200 – 4200 persone (5-10%).