BARI - Nella mattinata di martedì 26 giugno 2018, l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso si è recato in strada Annunziata, a Bari vecchia, per ha parlare con i residenti, esasperati dai ripetuti allagamenti dovuti alle abbondanti piogge degli ultimi giorni.
Il cantiere di rifacimento della rete di fognatura bianca, di fognatura nera e della rete idrica in strada Annunziata, iniziato a luglio dello scorso anno, ha subito infatti un’interruzione di alcuni mesi dovuta al ritrovamento di una necropoli all’interno dei locali di proprietà comunale a ridosso della Muraglia, dove i lavori erano iniziati.
Ora, rimosse le diciotto sepolture, recuperati alcuni reperti archeologici e restaurata una porzione di muro antico messa alla luce dagli scavi manuali eseguiti in loco dagli esperti della Soprintendenza, il cantiere riprenderà finalmente il 9 luglio prossimo con la realizzazione della tubatura verticale che dal fondo dei locali comunali salirà in verticale fino a largo Annunziata, per poi procedere con la posa delle tubazioni lungo tutta la omonima strada.
Nel corso delle lavorazioni le basole presenti saranno sollevate e poi ricollocate e tutti i tubi idrici sospesi saranno definitivamente rimossi. “Dopo la visita del Papa riapriremo questo cantiere - ha commentato Giuseppe Galasso - confidando in un’esecuzione rapida delle lavorazioni necessarie a rendere vivibile una strada ripetutamente interessata da fenomeni di allagamento dovuti all’assenza della rete fognaria nonché alla conformazione della strada stessa, molto stretta, per di più ad una quota ben più bassa delle strade circostanti. Comprendo perfettamente la rabbia dei residenti, ed è la ragione per cui ho voluto incontrarli dopo le piogge di questa notte, che ancora una volta li hanno costretti a svuotare dall’acqua locali e abitazioni al piano strada. I lavori programmati consentiranno di risolvere una volta per tutte una questione che si trascina da troppi anni”.
L’intervento affidato all’impresa De Cicco, dell’importo complessivo di 360mila euro, è finanziato da vecchi residui economici del piano di riqualificazione “Urban”, nell’ambito del quale questi lavori erano stati previsti e mai realizzati sia a causa di oggettive complessità esecutive sia per verosimili ragioni economiche, poiché la soluzione progettata ha richiesto risorse finanziarie aggiuntive, individuate da questa amministrazione, che ha conseguentemente appaltato ed avviato il lavoro