BARI - Nota del consigliere Sergio Blasi. "Dalla conferenza stampa tenuta dall’Assessore Leo presso la Casa dello Studente di Via Adriatica, lo scorso 21 giugno, ho appreso la volontà di ricorrere in modo alquanto singolare a uno “studentato diffuso”. Che poi altro non sarebbe che una rete di abitazioni private messe a disposizione della popolazione studentesca, gestita esternamente all’Adisu ma finanziata dall’Adisu. Una sorta di Airbnb universitario a finanziamento pubblico e guadagno privato.
Personalmente - prosegue Blasi - ritengo sacrosante le osservazioni delle associazioni studentesche e dei sindacati in merito alla deriva molto sui generis e poco chiara che sta prendendo il diritto allo studio in questa regione, dove da tempo si stanno privatizzando tutta una serie di servizi che dovrebbero rimanere pubblici, a esclusivo vantaggio degli studenti.
Così, invece di pianificare una programmazione di edilizia universitaria seria, che intercetti finanziamenti europei indirizzati al recupero dei tanti immobili inutilizzati di proprietà della Regione e altri enti locali, si vende per innovazione un servizio para immobiliare a gestione privata. Faccio appello alla Giunta regionale affinché non dia seguito al “progetto pilota”, mortificando così anni e anni di lavoro e di battaglie per tutelare e potenziare il diritto allo studio in questa regione", conclude Blasi.
Personalmente - prosegue Blasi - ritengo sacrosante le osservazioni delle associazioni studentesche e dei sindacati in merito alla deriva molto sui generis e poco chiara che sta prendendo il diritto allo studio in questa regione, dove da tempo si stanno privatizzando tutta una serie di servizi che dovrebbero rimanere pubblici, a esclusivo vantaggio degli studenti.
Così, invece di pianificare una programmazione di edilizia universitaria seria, che intercetti finanziamenti europei indirizzati al recupero dei tanti immobili inutilizzati di proprietà della Regione e altri enti locali, si vende per innovazione un servizio para immobiliare a gestione privata. Faccio appello alla Giunta regionale affinché non dia seguito al “progetto pilota”, mortificando così anni e anni di lavoro e di battaglie per tutelare e potenziare il diritto allo studio in questa regione", conclude Blasi.
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