Debito Adp, Mennea: "Urgente l'accertamento delle responsabilità"

BARI - "In qualità di consiglieri regionali abbiamo l'obbligo di intervenire in caso di disavanzo accertato - cosa non ancora maturata - delle nostre aziende partecipate. Ma non possiamo rimanere muti di fronte a ciò che abbiamo letto a corredo di questo disegno di legge, ovvero la decisione a dir poco discrezionale di non applicare l’Iva su un contributo erogato dalla Regione. Per questo, è necessaria una verifica approfondita da parte della Regione sull'operato di Aeroporti di Puglia, valutando la possibilità di attivare tutte le azioni di salvaguardia dell’ente socio e dei pugliesi soci". Lo dichiara il consigliere regionale Ruggiero Mennea, in occasione dell'approvazione in Consiglio del debito fuori bilancio relativo all’Iva applicabile sul trasferimento di alcune annualità delle risorse finanziarie dalla Regione ad Adp per sviluppare il traffico low-cost avvenuto tra il 2009-2014 e 2014-2019. La somma quantificata è di 10.541.000 euro (a fronte di un imponibile che sfiora i 48 milioni di euro) e si riferisce alle iniziative per la campagna di comunicazione di Ryanair per il periodo 2014 - 2017.

"Tutto questo servirà anche a evitare – prosegue Mennea - che il bilancio possa essere inficiato da un possibile falso, oltre a ciò che è stato già accertato dalla guardia di finanza che ha configurato il reato di dichiarazione fiscale infedele. Questa - rimarca - è una questione molto particolare, che va affrontata subito e io vorrei che, in breve tempo, venissero eseguiti questi accertamenti, in modo da chiarire la vicenda una volta per tutte. Non appena la legge sarà pubblicata sul Burp, chiederò un'audizione agli assessori Giannini e Capone per constatare quali azioni hanno posto in essere per accertare le eventuali responsabilità legate a questa macroscopica svista, certificate non solo della guardia di finanza ma anche da autorevoli docenti universitari pagati dalla stessa società Adp. Resto convinto – conclude - che si è trattato di un pasticcio generato dalla leggerezza con cui Adp è gestita, negli ultimi anni, da alcuni dirigenti che sono lì oramai da troppo tempo".