di NICOLA ZUCCARO - Il 14 giugno 1968 muore a Napoli il poeta Salvatore Quasimodo. Dopo essere stato colpito il 13 giugno da un ictus, viene trasportato d'urgenza da Amalfi (dove si trovava per presiedere ad un premio di poesia) presso un ospedale del capoluogo campano. La letteratura italiana del '900 perde improvvisamente e tragicamente uno dei suoi principali interpreti. Nato a Modica (Siracusa) nel 1901, conobbe la sua notorietà nel con la poesia dal titolo 'Ed è subito sera'.
Fu da quel testo poetico che cominciò a delinearsi l'adesione di Quasimodo all'Ermetismo, ossia ad uno dei movimenti semisconosciuti dell'Italia letteraria del XX secolo. Ma quel legame che unì il poeta siciliano alla linea ermetica, però, fu riconosciuto ed evidenziato dalla città di Bari, un decennio dopo la sua scomparsa, con l'intitolazione del plesso di Scuola Media inferiore ubicato in via Napoli e abbattuto nel 2004.
Un riconoscimento motivato anche per la sua collaborazione con il settimanale barese Humanitas fondato da Pietro Delfino Pesce e che animò, dal 1911 al 1924, la vita civile e culturale del capoluogo pugliese.
Fu da quel testo poetico che cominciò a delinearsi l'adesione di Quasimodo all'Ermetismo, ossia ad uno dei movimenti semisconosciuti dell'Italia letteraria del XX secolo. Ma quel legame che unì il poeta siciliano alla linea ermetica, però, fu riconosciuto ed evidenziato dalla città di Bari, un decennio dopo la sua scomparsa, con l'intitolazione del plesso di Scuola Media inferiore ubicato in via Napoli e abbattuto nel 2004.
Un riconoscimento motivato anche per la sua collaborazione con il settimanale barese Humanitas fondato da Pietro Delfino Pesce e che animò, dal 1911 al 1924, la vita civile e culturale del capoluogo pugliese.