Emissioni odorigene, Borraccino: "Servono misure più stringenti anche in vista del nuovo piano dei rifiuti"
Una precedente legge, la n. 7 del ’99, rimandava a delle delibere di Giunta regionale attuative che non sono state mai fatte. La n. 23 del 2015 ha introdotto per la prima volta degli elementi e dei criteri discriminanti, ma certamente non rispondeva pienamente alle necessità di controllare adeguatamente le emissioni odorigene.
Il nuovo ddl invece appare piuttosto affrettato e superficiale. Pensiamo infatti che occorreva fare di più per migliorare le precedenti leggi. Soprattutto dovevano essere prese maggiormente in considerazione le preziose osservazioni dell'Arpa, che più volte suggeriva varie modalità sui controlli. Occorreva infatti evitare gli elementi discrezionali che questa legge mantiene all'interno del proprio testo normativo. Spiace purtroppo constatare che questi suggerimenti, che giungevano da un ente istituzionale super partes, non sono stati recepiti per la stesura della legge, quando invece era opportuno stabilire delle misure stringenti per le emissioni odorigene. Anche in vista del nuovo piano regionale dei rifiuti, che proprio in queste ore è oggetto di confronto con associazioni, istituzioni prima dell’approvazione in Consiglio regionale, serve adottare criteri chiari ed inequivocabili. Sappiamo che nel nuovo piano sono previsti impianti di compostaggio anaerobico alcuni dei quali anche molto vicini a centri abitati, dunque anche per questo c'è bisogno di buone norme e maggiori controlli".
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