La musica che cura la mente: nel Leccese evento per i pazienti psichiatrici

ALESSANO (LE) - Sabato 30 giugno 2018 (ore 18,30, piazza Castello) si terrà la manifestazione “Un gioioso miscuglio di Musica”, organizzata dal CSM di Maglie. A 40 anni dalla promulgazione della Legge Basaglia e in omaggio al 25° anniversario di don Tonino Bello vescovo.

La musica che cura la mente, il ritmo come terapia per i pazienti psichiatrici. In occasione dei 40 anni dall'approvazione della legge Basaglia, ed in omaggio alla ricorrenza del 25° anniversario di don Tonino Bello vescovo, il C.S.M. di Maglie - Dipartimento di Salute Mentale – ASL Lecce organizza, per il prossimo sabato 30 giugno 2018 ad Alessano (ore 18,30, piazza Castello), l’evento “Un gioioso miscuglio di Musica”.

La giornata si svolgerà con il patrocinio del Comune di Alessano e la partecipazione del Coro “I Cantori di Ippocrate”, dell'Associazione Culturale “Argalìo” di Corigliano d'Otranto, danzeranno con loro le “Dionisìe” dirette da Annarita Vizzi, ospiti e operatori sanitari delle CRAP leccesi.

Questa manifestazione, in linea con il progetto “Il ritmo è la cura”, si inserisce appieno nella riforma psichiatrica realizzata con la Legge 180, che – fanno sapere gli organizzatori - ha permesso di modernizzare l’impostazione clinica dell’assistenza, la quale non può essere separata dal contesto sociale in cui è praticata, instaurando rapporti umani rinnovati col personale e la società, riconoscendo completamente i diritti e le necessità dei pazienti seguiti e curati nelle strutture territoriali.

La legge 180, cosiddetta “legge Basaglia”, ha sancito la chiusura dei manicomi ed ha ridato dignità e diritti alle persone: "La cosa importante - ha scritto lo psichiatra Franco Basaglia - è che abbiamo dimostrato che l'impossibile diventa possibile".

La scelta di Alessano, paese natìo di don Tonino Bello e custode dei suoi insegnamenti, ma anche culla della “pizzica salentina”, è quindi il luogo ideale per offrire al progetto la possibilità di unire i professionisti dei gruppi musicali e gli operatori sanitari per combattere l'isolamento dei pazienti psichiatrici. Il “collante” è la danza popolare che oggi raduna annualmente 200.000 persone nella piazza di Melpignano per il “concertone finale” e conserva radici antichissime, risalenti ai culti orgiastici e dionisiaci di ispirazione mitologica approdati nella Magna Grecia pitagorica.

Un filo rosso, dunque, unisce il ritmo incalzante del tamburello, ritenuto capace di guarire dal morso della tarantola, alla possibilità di coinvolgere e scaricare stati di stress e di tensione in coloro che la ballano. Compresi i pazienti che hanno partecipato al progetto del CSM di Maglie, per i quali si è notata la preziosità dei progressi registrati ed il miglioramento del loro benessere.

Tale idea nasce, infatti, grazie ad esperienze già sperimentate che hanno visto quanto sia stato importante l'uso della musica, in particolare della pizzica, come terapia nei pazienti psichiatrici. Il tamburello si è rivelato un importante strumento per il trattamento di soggetti schizofrenici, bipolari, affetti da depressione maggiore che presentano anche delle difficoltà di integrazione sociale.

Ciò che si è notato è stato un cambiamento positivo nei pazienti sia da un punto di vista fisiologico che cognitivo psicologico. Questo è stato dimostrato attraverso l'utilizzo di test audiometrici e psicodiagnostici che in alcune aree hanno delineato una netta miglioria. I test audiometrici hanno messo in risalto come il paziente, dopo aver frequentato i corsi di danza e di tamburello, abbia migliorato le proprie capacità uditive e di ascolto. Tale dato è stato supportato poi, da una rilevanza positiva degli aspetti cognitivi dei soggetti presi in esame. Qualità come l'attenzione, la concentrazione, la relazione sociale hanno subìto delle notevoli e piacevoli variazioni sorprendendo tutti: pazienti ed operatori del settore, dimostrando di conseguenza la valenza della musicoterapia, come strumento integrativo delle terapie classiche. Motivo per cui si è deciso di proporre tale manifestazione, in linea col precedente progetto, è far sì che il lavoro svolto in passato non cadesse nel dimenticatoio.

La serata del 30 giugno sarà aperta da un dibattito, al quale sono stati invitati a partecipare il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’assessore regionale al Welfare Salvatore Ruggeri, il Direttore Generale ASL Lecce Ottavio Narracci, il Direttore del D.S.M ASL Lecce Serafino De Giorgi, il Sindaco di Alessano Francesca Torsello, l’assessore al Welfare Comune di Alessano Donato Melcarne, il Direttore del C.S.M. Maglie Donato Damiano Merico, la psicologa psicoterapeuta Rosa Ferraro, il medico - sociologo Mariano Di Monte ed i Direttori delle CRAP della provincia di Lecce. Modera lo psicologo psicoterapeuta del C.S.M. Maglie Luce Pignataro.

A seguire, sarà possibile visitare l’esposizione dei lavori realizzati dagli ospiti delle CRAP leccesi e, infine, alle 21 avrà inizio la sperimentazione musicale. 

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