ROMA - Un velivolo appartenente alla compagnia EasyJet ha dovuto essere evacuato venerdì sera all'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi in seguito a un violento comportamento tra un passeggero e membri dell'equipaggio. Il passeggero, dopo aver presumibilmente tirato una testata a uno steward di EasyJet è stato trascinato fuori dall'aereo.
Alcuni testimoni hanno rivelato che le tensioni hanno avuto inizio quando il volo, in partenza dall'aeroporto Charles De Gaulle di Parigi e diretto a Palma di Maiorca, ha fatto diverse ore di ritardo a causa di restrizioni sul traffico aereo. La scena ripresa con il cellulare da alcuni passeggeri è stata postata immediatamente sui social. Le immagini mostrano gli agenti della sicurezza saliti sull'aereo trascinare via l'uomo, che tenta di divincolarsi urlando. Un testimone che ha raccontato l'accaduto ai media ha dichiarato:"Alcuni passeggeri avevano bevuto alcol al terminal, mentre aspettavano il volo".
In considerazione del loro comportamento inappropriato, a un gruppo di uomini è stato quindi chiesto di lasciare l'aereo dai membri dell'equipaggio. Quattro di loro hanno accettato di uscire, mentre il quinto ha poi deciso di attaccare un membro dell'equipaggio tirando una testa allo steward, prima di essere portato con la forza fuori dall'aereo. Il volo è stato riprogrammato per la mattina successiva, a 13 ore di distanza dalla partenza prevista. "EasyJet è a conoscenza dell'episodio ed è estremamente dispiaciuta per l'equipaggio e i passeggeri", ha dichiarato un portavoce della compagnia aerea, "Non tolleriamo comportamenti minacciosi o violenti. Sicurezza e benessere delle persone sull'aereo sono nostra priorità".
Si sa che l'estate è tempo di vacanze e di viaggi verso le destinazioni più varie. Molti sono quelli che per raggiungere la propria meta prendono l’aereo e non passa giorno senza che si registrino cancellazioni, sovraprenotazioni o ritardi superiori alle tre ore. Quando a farne le spese è il proprio volo si perde la pazienza, ci si arrabbia, ci si ripromette di inviare reclamo alla compagnia aerea ma, complice probabilmente anche il silenzio colpevole delle compagnie sui diritti dei passeggeri, e la poca pubblicità delle istituzioni europee in merito, solo l’1% dei passeggeri va fino in fondo per ottenere quanto gli spetta. Un vero peccato, visto che la posta in gioco è alta!
Secondo il Regolamento CE 261/2004 e diverse sentenze della Corte di giustizia dell’Ue infatti, ogni passeggero il cui volo ha subito un ritardo di almeno tre ore (che non sia stato causato da circostanze eccezionali quali uno sciopero o condizioni meteorologiche eccezionali) ha infatti diritto ad un indennizzo che va da un minimo di 250 euro a un massimo di 600 euro a seconda della distanza percorsa. E ciò non solo per i voli interni all’Unione europea (indipendentemente dalla bandiera della compagnia), ma anche per quelli in partenza o in arrivo da un paese extra europeo, effettuati da una compagnia europea (o islandese, norvegese o svizzera). Per tali ragioni, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, consiglia di mantenere la calma e di agire legalmente una volta scesi dall'apparecchio, perchè piuttosto rimediare una denuncia a proprio carico è sempre meglio agire per un congruo indennizzo.
Alcuni testimoni hanno rivelato che le tensioni hanno avuto inizio quando il volo, in partenza dall'aeroporto Charles De Gaulle di Parigi e diretto a Palma di Maiorca, ha fatto diverse ore di ritardo a causa di restrizioni sul traffico aereo. La scena ripresa con il cellulare da alcuni passeggeri è stata postata immediatamente sui social. Le immagini mostrano gli agenti della sicurezza saliti sull'aereo trascinare via l'uomo, che tenta di divincolarsi urlando. Un testimone che ha raccontato l'accaduto ai media ha dichiarato:"Alcuni passeggeri avevano bevuto alcol al terminal, mentre aspettavano il volo".
In considerazione del loro comportamento inappropriato, a un gruppo di uomini è stato quindi chiesto di lasciare l'aereo dai membri dell'equipaggio. Quattro di loro hanno accettato di uscire, mentre il quinto ha poi deciso di attaccare un membro dell'equipaggio tirando una testa allo steward, prima di essere portato con la forza fuori dall'aereo. Il volo è stato riprogrammato per la mattina successiva, a 13 ore di distanza dalla partenza prevista. "EasyJet è a conoscenza dell'episodio ed è estremamente dispiaciuta per l'equipaggio e i passeggeri", ha dichiarato un portavoce della compagnia aerea, "Non tolleriamo comportamenti minacciosi o violenti. Sicurezza e benessere delle persone sull'aereo sono nostra priorità".
Si sa che l'estate è tempo di vacanze e di viaggi verso le destinazioni più varie. Molti sono quelli che per raggiungere la propria meta prendono l’aereo e non passa giorno senza che si registrino cancellazioni, sovraprenotazioni o ritardi superiori alle tre ore. Quando a farne le spese è il proprio volo si perde la pazienza, ci si arrabbia, ci si ripromette di inviare reclamo alla compagnia aerea ma, complice probabilmente anche il silenzio colpevole delle compagnie sui diritti dei passeggeri, e la poca pubblicità delle istituzioni europee in merito, solo l’1% dei passeggeri va fino in fondo per ottenere quanto gli spetta. Un vero peccato, visto che la posta in gioco è alta!
Secondo il Regolamento CE 261/2004 e diverse sentenze della Corte di giustizia dell’Ue infatti, ogni passeggero il cui volo ha subito un ritardo di almeno tre ore (che non sia stato causato da circostanze eccezionali quali uno sciopero o condizioni meteorologiche eccezionali) ha infatti diritto ad un indennizzo che va da un minimo di 250 euro a un massimo di 600 euro a seconda della distanza percorsa. E ciò non solo per i voli interni all’Unione europea (indipendentemente dalla bandiera della compagnia), ma anche per quelli in partenza o in arrivo da un paese extra europeo, effettuati da una compagnia europea (o islandese, norvegese o svizzera). Per tali ragioni, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, consiglia di mantenere la calma e di agire legalmente una volta scesi dall'apparecchio, perchè piuttosto rimediare una denuncia a proprio carico è sempre meglio agire per un congruo indennizzo.
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