BARI - Il Presidente della Commissione regionale Sanità , Pino Romano replica al presidente del Gruppo consiliare di FI, Nino Marmo sulla questione RSA. “Caro Presidente Marmo, rispondo per quanto di mia competenza all’invito che mi hai rivolto circa la ipotesi di impugnativa dello Stato alla legge sulle RSA.
Comprendo le motivazioni che ti hanno portato a modificare sostanzialmente il tuo punto di vista espresso non più di 3 mesi fa, ma dissento proprio per il percorso che ha accompagnato le due leggi regionali n. 9 e 53 del 2017 su tale materia.
La L.R. n. 9/17, approvata dall’Aula alla unanimità , subisce alcune modifiche per aderire ai ‘consigli del Governo’ per evitarne la impugnativa.
Nel mentre la Giunta licenzia il testo che recepisce le ‘osservazioni’ del Governo arriva alla Presidenza del Consiglio la costituzionalità della Legge regionale in questione rispetto alle leggi nazionali.
La L.R. n. 53/17 subisce lo stesso iter. Sempre per adeguare la stessa ai ‘suggerimenti del Ministero della Salute’ la modifica. Tre giorni dopo il varo del D.D.L della Giunta, arriva l’impugnativa dello Stato che riduce a tre le questioni di merito; il recepimento nella alta e media intensità di cura dei livelli essenziali di assistenza, la eliminazione della bassa intensità di cura e la definizione del voucher.
Adeguiamo ed approviamo in Aula con la sola astensione dei 5stelle. Ora le tue conoscenze (romane o baresi) ti informano della esistenza di una ennesima osservazione del Governo (peraltro ampiamente annunciata da via Gentile).
A questo punto della vicenda emblematicamente pregnata da interessi contrapposti (ex RSA ospedaliere e ex RSA ed altri modelli territoriali), faccio mie le tue preoccupazioni sul ‘facciamo presto’ e divento un fervente sostenitore della teoria del primo San Tommaso: ‘non credo se non vedo’.
Questo balletto delle mancate verità mi ha un po’ scocciato, anche perché non è ancora chiaro se il Governo regionale sostiene le leggi in questione che il suo Consiglio regionale ha approvato, oppure rema contro.
Vogliamo far presto? Perfetto. Acceleriamo l’iter per la entrata in vigore dei regolamenti attuativi delle due leggi in questione a partire dalla approvazione in Giunta per renderle operative già prima della pausa estiva.
Quando e se lo Stato (e non il Governo) attraverso la sua avvocatura impugnerà la legge in questione, ci adegueremo, esattamente come abbiamo fatto in tantissime altre occasioni.
Tra l’altro, se non ho compreso male, la ‘osservazione’ attuale del Governo, è in netto contrasto con la impugnativa precedente; ma questa è un’altra storia. Per quanto mi concerne, caro Nino, ritengo di dover difendere una coerenza politica che porto avanti da un po’ di tempo”.
Comprendo le motivazioni che ti hanno portato a modificare sostanzialmente il tuo punto di vista espresso non più di 3 mesi fa, ma dissento proprio per il percorso che ha accompagnato le due leggi regionali n. 9 e 53 del 2017 su tale materia.
La L.R. n. 9/17, approvata dall’Aula alla unanimità , subisce alcune modifiche per aderire ai ‘consigli del Governo’ per evitarne la impugnativa.
Nel mentre la Giunta licenzia il testo che recepisce le ‘osservazioni’ del Governo arriva alla Presidenza del Consiglio la costituzionalità della Legge regionale in questione rispetto alle leggi nazionali.
La L.R. n. 53/17 subisce lo stesso iter. Sempre per adeguare la stessa ai ‘suggerimenti del Ministero della Salute’ la modifica. Tre giorni dopo il varo del D.D.L della Giunta, arriva l’impugnativa dello Stato che riduce a tre le questioni di merito; il recepimento nella alta e media intensità di cura dei livelli essenziali di assistenza, la eliminazione della bassa intensità di cura e la definizione del voucher.
Adeguiamo ed approviamo in Aula con la sola astensione dei 5stelle. Ora le tue conoscenze (romane o baresi) ti informano della esistenza di una ennesima osservazione del Governo (peraltro ampiamente annunciata da via Gentile).
A questo punto della vicenda emblematicamente pregnata da interessi contrapposti (ex RSA ospedaliere e ex RSA ed altri modelli territoriali), faccio mie le tue preoccupazioni sul ‘facciamo presto’ e divento un fervente sostenitore della teoria del primo San Tommaso: ‘non credo se non vedo’.
Questo balletto delle mancate verità mi ha un po’ scocciato, anche perché non è ancora chiaro se il Governo regionale sostiene le leggi in questione che il suo Consiglio regionale ha approvato, oppure rema contro.
Vogliamo far presto? Perfetto. Acceleriamo l’iter per la entrata in vigore dei regolamenti attuativi delle due leggi in questione a partire dalla approvazione in Giunta per renderle operative già prima della pausa estiva.
Quando e se lo Stato (e non il Governo) attraverso la sua avvocatura impugnerà la legge in questione, ci adegueremo, esattamente come abbiamo fatto in tantissime altre occasioni.
Tra l’altro, se non ho compreso male, la ‘osservazione’ attuale del Governo, è in netto contrasto con la impugnativa precedente; ma questa è un’altra storia. Per quanto mi concerne, caro Nino, ritengo di dover difendere una coerenza politica che porto avanti da un po’ di tempo”.